martedì 31 ottobre 2017

il Curvometro Cervinarese | Faiano 1965 - Audax Cervinara



Curvometro Cervinarese 29.10.2017
8^ giornata Eccellenza girone B
Us Faiano 1965- Audax Cervinara 1935 (2-2)

Tutto era pronto per sospendere, a malincuore, le attività del gruppo a data da destinarsi a causa di molteplici fatti interni al gruppo. L’indiscusso capo ultras Presiello si era fatto da parte dopo cinque lunghi anni ed il ciclo UAC sembrava essere arrivato al capolinea. Quasi in contemporanea i “vecchi” Rebels si sono defilati, non sciogliendosi sia chiaro, ma restando “congelati” in attesa di tempi migliori. La Zona Audax è ridotta all’osso a causa dell’esiguo numero di attivisti e da un paio di stagioni vivacchia senza sussulti.
La Brigata Trescine, al centro della balaustra contro il sorrento, al momento è ferma in attesa di sviluppi o svolte significative. 
Serviva uno scossone per destare tutto il Movimento, forse appagato dai grandi traguardi tagliati tra maggio e giugno di questo indimenticabile 2017. 
Nel bene e nel male.
La struttura interna degli UAC venne messa in piedi con ben quattro colonne alla base. Rebels, Brigata Trescine, Zona Audax e Nuovi Ribelli. Proprio questi ultimi, attivi già da sette anni, erano nati per dar vita al “gruppo” della meglio gioventù Cervinarese. 
Sempre presenti, anche loro tra alti e bassi, hanno macinato tantissimi chilometri con i più grandi ed oggi stanno prendendo le redini in mano. 
La realtà Cervinarese odierna vive un ricambio generazionale unico nella sua lunga storia.
Ad Agropoli e a Palma Campania era uscita allo scoperto la situazione difficile che attraversava la Cervinara Ultras. Quando stavano per apparire i titoli di coda o quasi dell’avventura targata Ultras Audax, ecco la reazione delle nuove leve
Un fulmine a ciel sereno in quel di Pontecagnano ha riscritto la storia del Cervo sulle gradinate. 
Poco più di una dozzina di giovanotti hanno raggiunto il Campo Crudele che ospita le gare del Faiano per tifare e stare insieme. Le pezze appese sono il segnale che in molti si aspettavano. Cervinara prima di tutto, Nuovi Ribelli e daspo volant ultras manent a firma UAC.
I cori e i battimani di quei piccoli pazzi hanno lasciato a bocca aperta anche la trentina di tifosi Cervinaresi sparpagliati lungo il settore ospiti. 
Il tifo per l’Audax non è morto.
Il rispetto per i diffidati e la voglia di vivere la partita in maniera differente hanno aperto un nuovo ciclo per tutta la tifoseria. In preventivo ci sono tantissime difficoltà da superare, ma visto che ognuno ha scelto la propria strada, si devono rispettare tutte le scelte, sia di chi ha preso tempo, sia di chi non ne vuole sapere più nulla, sia di coloro che vogliono mettersi in discussione e continuare questa AvventurAudace.
In campo la squadra non vince più. Abituata a giocare sempre in dodici, sente la scollatura con l’ambiente più caldo del mondo biancobluazzurro
Contro i biancoverdi salerntani è pari. Due a due e tutti a casa. Nelle ultime quattro giornate ben tre pareggi e una sconfitta macchiano una terza posizione divisa con l’odiato sorrento. I rossoneri sono reduci, invece, da quattro vittorie consecutive. Da fanalino di coda sono passati nei quartieri alti del girone B di Eccellenza in un mese.
La prossima sfida casalinga sarà ancora a porte chiuse. Gli strascichi del dopo sorrento sono ancora visibili, ma l’ennesimo divieto di accesso allo Stadio Canada Roberto Cioffi non fermerà il cuore di intero paese che ha dimostrato di amare questi colori nei momenti vincenti.
A nostro avviso è nelle difficoltà che si vede l’amore puro e disinteressato. 
Per ora si vive alla giornata, con molta umiltà ed un pizzico di speranza in più dopo l’eclatante gesto dei Nuovi Ribelli.

Voto finale: 7+
Per il valore della presenza in trasferta visto il frangente buio delle ultime settimane.
Voto canoro: 6+
Buon primo tempo e crollo nella ripresa.
Striscioni esposti:
NUOVI RIBELLI, CERVINARA PRIMA DI TUTTO, DASPO VOLANT ULTRAS MANENT UAC
Curiosità:

Snobbati gli ottavi di Coppa Italia a Solofra. Una cosa è sicura: c’è molto da lavorare per mantenere un livello degno del nome.

domenica 29 ottobre 2017

venerdì 27 ottobre 2017

avversari_uac



Prossimi avversari/ Faiano 1965

Assenza totale di interesse e di sostegno per i Biancoverdi salernitani nati nel 1965. L’anno scorso l’Audax strappò i tre punti con un buon numero di sostenitori presenti al Campo Crudele di Pontecagnano.
Per ulteriori informazioni sul Faiano:

La scheda
Squadra: U.S. Faiano
nome gruppo: nessuno
anno fondazione: 1965
colori: biancoverde
amicizie: /
rivalità: Asd Picciola.
politica: tendenzialmente neri (ultras)
Stadio: XXIII giugno 1978 ex "Campo Crudele"

città: Pontecagnano Faiano (Salerno)

martedì 24 ottobre 2017

fototifo_uac



Ultras Audax contro i sorrentini (17/18)
foto scattata da Vincenzo De Lucia Asd Audax Cervinara 1935

lunedì 23 ottobre 2017

fototifo_uac



Striscione apparso la notte prima della gara a porte chiuse contro la Virtus Avellino.

il Curvometro Cervinarese | Audax Cervinara - Virtus Avellino



Curvometro Cervinarese 21.10.2017
7^ giornata Eccellenza girone B

Audax Cervinara 1935 – Virtus Avellino (1-1)

Gara  a porte chiuse. Esposto uno striscione in balaustra: VINCERE, messo in nottata.
Pessima la scelta delle maglie "granata". 

domenica 22 ottobre 2017

sabato 21 ottobre 2017

avversari_uac



Avversari_uac/Virtus Avellino

Porte chiuse per tutti. La sfida casalinga non avrà un pubblico a causa della squalifica dello Stadio Canada Roberto Cioffi. Peccato, perché in passato questa gara aveva dato spunti interessanti sulle gradinate. I Virtussini non sono riusciti ad essere costanti e l’entusiasmo iniziale, purtroppo, si è spento via via. In questi quattro anni di vita il movimento ha fatto vedere "qualcosa" di buono.


I Virtus Fans hanno continuato a dar vita ad un’aggregazione golicarda & alcoolica che ha sostenuto i Biancoverdi in parecchie occasioni, sia in casa sia in trasferta. Non hanno né continuità, né grandi numeri, ma incarnano il vecchio spirito Ultras, scanzonato e pronto a divertirsi per difendere i colori della Maglia. Non hanno materiale del gruppo e coltivano lo stile casuale. Qualche adesivo, tuttavia, è stato stampato e campeggia per le strade della città Irpina. Sempre presenti con gli Avellinesi litri e litri di alcoolici esteri e tipicamente locali. Sventolano qualche bandierina e usano spesso il tamburo per accompagnare il tifo.




Ottimo il rapporto tra le opposte fazioni, soprattutto in passato e per antichi legami di amicizia.
Il primo incontro dell’Audax contro la Virtus è datato settembre 2014, in Promozione. Un pareggio per due a due, mentre la prima trasferta del 2015 venne baciata da una vittoria pirata all’Annino Roca di San Tommaso. Ad Avellino gli Ultras Audax tornarono a novembre dello steso anno, ma anche in quel caso la gara fu giocata a porte chiuse. Gli UAC c'erano.
L’Audax vinse per due a uno e alimentò i sogni degli spareggi. La gara di ritorno della stagione 2015/16 finì per quattro a zero per gli uomini del presidente Joe Ricci. 
L’ultimo incontro risale all’estate scorsa sul neutro di di San Michele di Serino. Al Renzulli presente un manipolo di rumorosi UAC ed in campo uno zero a zero da calcio estivo
Il trionfo dei neoLupi in Promozione ha smosso un bel po’ la situazione in casa Virtussina. 
Molte le partite con una colonna sonora e un discreto numero di assidui sostenitori.
Probabilmente sarebbero venuti a Cervinara, ma le Lega ha vietato l'ingresso alla gente amante di queste splendide giornate, vissute a rovinarsi le corde vocali per una Passione.

Per informazioni sulla storia degli avversari:

La scheda
Squadra: Usd Virtus Avellino 2013
nome gruppo: “Virtussini”, Virtus Fans;
anno fondazione: 2013
colori: bianco verde
amicizie: Aiello del Sabato (Av)
antipatie: fc paolisi
rivalità: Solofra eOratorio Don Guanella Secondigliano (Na)
politica: apolitici
Stadio: Renzulli di San Michele di Serino (Av)
Città: Avellino

sito: http://www.usdvirtusavellino.it/

venerdì 20 ottobre 2017

CAPRI - AUDAX CERVINARA 1957/1958



Tifosi Cervinaresi in trasferta a Capri. (1957/58)
Chiunque avesse informazioni sul reperto può scrivere a cervinaresi@gmail.com.

giovedì 19 ottobre 2017

2007/2017



Audax Cervinara 1935 - Boys Nola (06/07)
7 gennaio 2007 - Promozione girone C

2007/2017

Siamo riusciti a recuperare questa fantastica foto nel momento di massima euforia della scorsa stagione. Mentre tutto il Popolo Cervinarese e la tifoseria BiancoBluAzzurra sognava la serie D e grandi traguardi, noi di CervinarAudace per un attimo ci siamo fermati a pensare e riflettere sulle origini dell’ultima Cervinara Ultras.

Il 2006 fu un anno particolare per la piazza, appena retrocessa dalla tanto agognata Eccellenza con appena sedici punti frutto di appena due vittorie, dieci pareggi e ben diciotto sconfitte. L’anno nero per l’Irpinia del calcio minore a causa della tripla retrocessione. Con il Cervinara della Famiglia Casale, scesero di categoria l’Eclanese di Mirabela Eclano e il Baiano 1929.
Le gradinate del Canada erano gremite da poche decine di tifosi, non organizzati e di rado c’era un pubblico degno di tal nome. Il Movimento era tutto impegnato nella Curva Sud dell’U.S.Avellino 1912 sotto la sigla del Cervinara Clan Ultras Avellino. Il gruppo, intitolato alla memoria di due Lupi Cervinaresi, Salvatore De Simone e Antonio Mazzariello, prematuramente scomparsi, aveva assorbito tutte le forze locali. Rari e sporadici i casi di Cervinaresi a Napoli o in altre curve, sempre come cani sciolti. 
L’estate del 2006, però, vide nascere, quasi casualmente, un’esplosione di entusiasmo nelle piazze grazie alla vittoria mondiale della Nazionale di calcio. 
Sotto la luna delle notti magiche di quella “stagione” indimenticabile, tutta la cittadina all’ombra del Partenio tornò a cantare unita e a festeggiare in massa un evento sportivo. 
A coordinare l’evento spuntò lo striscione ULTRAS CERVINARA 1989, anno del primo nucleo che animava l'allora in ristrutturazione Stadio Comunale, ora intitolato anche alla memoria di Don Roberto Ciffi. 
La breve e intensa parentesi  figlia delle vittorie di Lippi, Del Piero, Cannavaro, Grosso, però, lasciò il segno. Paradossalmente fu quel calcio moderno a dare quella spinta in più. 
Scintille nel buio, come le centinaia di torce accese tra lo sventolio di centinaia di Tricolori, caratteristica mantenuta fino ad ora. Quelle fiamme accesero l’Audacia sepolta da un cumulo di polvere. Cervinara ha il tifo nel codice genetico e questa foto, risalente a poco più di dieci anni fa, testimonia la nascita degli ULTRAS AUDAX CERVINARA. 

Il Cervo era impegnato contro la nobile decaduta Nola 1925, iscritta in Promozione con il nome Boys Nola. Il Cervinara Clan non era impegnato al seguito dei Lupi d’Irpinia a causa della prolungata sosta natalizia. L’Avellino, infatti, tornò in campo contro il Gallipoli il 14 gennaio 2007.
Un agguerrito Cervinara bloccò il lanciatissimo Nola sullo zero a zero, grazie al sostegno incessante, aiutato anche dai secchi di plastica racimolati all'ultimo istante. Un fulmine a ciel sereno.
Un petardo da brividi nell'anima di quegli Audaci Seguaci che hanno macinato innumerevoli chilometri per una Maglia.
Il primo anno della gestione Starace si chiuse con in buon quinto posto, cinquantuno punti, tredici vittorie, dodici pareggi e solo cinque sconfitte. Il Nola nonostante lo sgambetto arrivò in Eccellenza dalla porta di servizio con il ripescaggio.
Quella splendida domenica pomeriggio, seppur nuvolosa e fredda, rivide molte vecchie facce e tantissime nuove leve unite dalla magia del Cervinara. 
Chi perse la voce quel giorno ricorda bene.
Il Canada dell'epoca non aveva la mastodontica copertura odierna ed il settore ospiti era fatto da una rete divisoria, sempre sulle stesse gradinate occupate dai Cervinaresi. 
Un particolare da analizzare per la sua profonda valenza. 
Non essendoci più una tifoseria organizzata a difesa della città, i dirigenti furono costretti a ricavare un settore ospiti per poter iscriversi in Eccellenza. Sfregiarono il nostro stadio, divenuto terra di conquista per le tifoserie avversarie.
I nolani quel giorno vennero in buon numero, sulle ali del rinato entusiasmo dopo il crollo. 
Ci furono sfottò da entrambi i fronti, senza incidenti di rilievo e venne rispolverata una vecchia antipatia risalente al 1995/96.
La Cervinara Ultras si schierò a difesa di Cervinara dopo tanto tempo ed è restata lì, odiata e fiera, fino all'amara domenica di pochi giorni fa ad Agropoli.
Oltre dieci stagioni, più o meno, con un solo chiodo fisso.

Il pubblico di Cervinara - Nola che affollò gli spalti meravigliò tutti i presenti, non i vecchi Ultras. Loro hanno sempre creduto nello spirito ribelle che si respira da queste parti. 
La storia parla da sola. 
Probabilmente, dopo l’abbandono di Presiello come CapoUltras, cambieranno un bel po’ di cose e vedremo se il ricambio generazionale sarà all'altezza o se c’è bisogno di tempo per tornare a vedere la bolgia del Canada.
E’ la natura delle cose. Bisogna essere oggettivi e cercare di pensare alla giornata perché un ciclo si è chiuso, anche se non del tutto a causa degli strascichi pesanti del dopo-ariano.
Poco più di dieci anni e una lunga marcia fatta di gioie e dolori, vittorie e sconfitte, trasferte di massa e manipoli muti di sparuta presenza
Amicizie, rivalità, scontri, risate, colore, voce e tanta passione senza rendiconto.
Cervinara prima di tutto recita una delle prime pezze apparse dopo i gloriosi anni Novanta. 
Frase che calza a pennello per identificare gli UAC.

Negli ultimi giorni circola la voce di una possibile sospensione delle attività. Con l’entrata in gioco dei “muccusi”, le nuove leve, andrebbero ad ingrossare le fila dei Nuovi Ribelli, il gruppo più giovane. Sono loro quelli destinati a guidare la tifoseria in futuro. 
Il giocattolo, sia chiaro per gli sciacalli, non è rotto. 
E’ arrugginito e logorato, ma non molla.

A breve sarà diramato il comunicato ufficiale a firma del Direttivo.
Per ora godiamoci questa foto e tuffiamoci nel passato. Riviviamo quell’istante lungo dieci anni. Emozioni da Ultimi Romantici. 
Sì, proprio quelle che non puoi minimamente capire se non le hai vissute sulla pelle e con le corde vocali.

AVANTI UAC, OLTRE LA MORTE!

PORTE CHIUSE!



goliardia_uac



NUOVI RIBELLI



Nuovi Ribelli sotto la neve (10/11)

lunedì 16 ottobre 2017

domenica 15 ottobre 2017

avversari_uac




Avversari/Agropoli 1921

Scontro al vertice per il Magico Cervo, impegnato nella difficile, ma non impossibile, trasferta in terra salernitana. Ad Agropoli i ragazzi guidati da Pasqualino Iuliano scenderanno in campo, finalmente di domenica, in uno stadio che fino a qualche mese fa ha ospitato la tanto desiderata serie D. Intitolato a Raffaele Guariglia, vanta una capienza di cinquemila spettatori. La struttura è idonea per ben altri palcoscenici, anche se il tifo è abbastanza altalenante. Il sostegno per i Delfini Azzurri è legato soprattutto alle sfide contro la battipagliese, l’Ebolitana e non ultimo il Gelbison Vallo Diano. I “cilentani 17/18” hanno un seguito scarso in casa ed inesistente in trasferta, nonostante un buon potenziale. Infatti, quando c’è la partita di cartello sono capaci di belle coreografie. Occasionalmente. 

Le sfide tra Agropoli e Audax Cervinara iniziano nel 1997/98 in Eccellenza. Doppia sconfitta per due reti a una, sia all’andata che al ritorno. L’Agropoli arrivò quinto con 58 punti che non gli valsero gli spareggi, a quei tempi non previsti. Salivano solo le prime due e l’Audax Cervinara si salvò senza grattacapi grazie ai 32 punti conquistati. In panchina iniziò la stagione l’ex presidente Cervinarese, Angelantonio Starace, padre del grande Potito, campione internazionale di Tennis. La conquista della seconda salvezza consecutiva portò la firma del mitico Vincenzo Iuliano, detto Chiatton, padre dell’attuale allenatore BiancoBluAzzurro, colonna del calcio Caudino e amatissimo dalla Piazza.

L’anno dopo i ruoli si invertirono in classifica e sul rettangolo di gioco. L’Audax si vendica della doppia sconfitta e strappa ben sei punti ai Delfini. Due a zero all’andata e un secco uno a zero in trasferta. I saraceni scivolarono in Promozione con ben 73 reti al passivo, racimolando la miseria di 16 punti in 30 gare. Anche nel 98/99 la panchina saltò di Turtoro a cui subentrò Franco Stanzione. Da segnalare il vergognoso episodio capitato proprio sette giorni la vittoria contro l’Agropoli. Il Cervinara era impegnato con il Gragnano e Stanzione venne invitato come ospite nella seguitissima trasmissione sportiva curata da uno dei capi ultrà del Napoli, Palummella, al secolo Gennaro Montuori.
Palummella, capo storico del Commando Ultrà Curva B (C.U.C.B.), era anche il Direttore Sportivo dei gialloblu in Eccellenza. Il clima cordiale del giovedì in trasmissione, tuttavia non ebbe seguito la domenica allo stadio. Giornata molto movimentata per la squadra ed i tifosi presenti.

Le due compagini si ritrovano nel 2004/05, sempre in Eccellenza Girone B. L’Agropoli asfalta il malcapitato Cervo con un tennistico ed umiliante sei a zero. Al ritorno, invece, pari casalingo per uno a uno, che rimedia in parte la pessima figura. Dopo dodici mesi, una vittoria a testa ed entrambe tra le rispettive mura amiche. Uno a zero al Canada e tre a zero al Guariglia. Il Cervinara retrocesse e l’Agropoli, invece, perse gli spareggi per la D contro il Gragnano.
Per l’esattezza, il 24 giugno 2012 l’allora A.C. Cervinara devastò il Real Agropoli nella finalissima in Prima Categoria per accedere in Promozione. La partita contro la seconda compagine della cittadina salernitana è tornata a galla in queste ore, non per il successo sul campo, ma per la splendida vittoria in Tribunale del Comune di Cervinara, assolto dall’accusa di responsabilità oggettiva legata a presunti danneggiamenti del torpedone ospite. 
Episodio che ha visto la totale estraneità degli UAC, impegnati a festeggiare il salto di categoria ed il ritorno dei segnalinee. Nella stessa stagione, 11/12, la vera Agropoli conquistò la serie D direttamente. La Quarta Serie fece anche breccia nel tifo locale. Nacquero i Supporters Agropoli e venne aperto il circolo in memoria di Carmine Palluotto, amate del Delfino scomparso prematuramente. Lo striscione casalingo era di ottima fattura: US AGROPOLI 1921 SUPPORTERS. Il gruppo ultras più conosciuto è quello dei Blue Dolphins. Poi ricordiamo la sezione Porto, i Facinors, gli Ultras Saraceni e la pezza Identità Saracena. Nome che si ripete anche nella pallacanestro con la Brigata, appunto, Saracena. Da queste parti seguono anche la palla arancione e si registra anche un buon seguito al palazzetto dello sport.

La tifoseria ha vissuto una serie incredibili di spareggi sia per salire che per salvarsi. Le vittorie scatenarono l’entusiasmo sulle gradinate, ma le delusioni le resero deserte. La serie D ha regalato ricordi indelebili ai tifosi azzurri. Trasferte a Messina, Cosenza, Licata, un tempo allenata da un certo Zeman in serie B. Indimenticabili i duelli con Cavese, Frattese, Reggina, Siracusa, Vigor Lamezia, Marsala, Noto, Roccella Jonica e Acireale, per citarne qualcuna.

Le rivalità del tifo agropolitano sono tre: Gelbison Vallo della Lucania, Battipagliese, Cavese ed Ebolitana. Ecco cosa riportarono i giornali cilentani, schierati a difesa degli azzurri, dopo Eboli:

Brutto episodio di cronaca nella giornata di oggi ad Eboli. Doveva essere un giorno dedicato allo sport. Allo Stadio Massaioli andava in scena l'incontro tra l'Ebolitana capolista e i delfini. Sulle tribune c'erano circa 200 tifosi eburini ed una cinquantina di sostenitori dell'Agropoli, alcuni dei quali giunti con dei pullman organizzati. Tutto è filato liscio fino a quando i padroni di casa non sono passati in vantaggio. A quel punto, i tifosi ebolitani hanno iniziato i cori contro il pubblico agropolese che ha evitato di rispondere alle provocazioni. Il silenzio però non è bastato e a fine gara è scoppiata la guerriglia. I tifosi dell'Agropoli stavano abbandonando il campo con i sostenitori dell'Ebolitana che continuavano nei cori contro di loro. All'improvviso, i cancelli del settore dello stadio riservato ai tifosi di casa si aprono e gli ultras ebolitani iniziano a correre nello spazio antistante il campo dove gli agropolesi stavano salendo sui pullman. Gli ebolitani hanno iniziato a lanciare bottiglie e pietre contro gli agropolesi incapaci di reagire, danneggiando i loro pullman. Per fortuna invece nessun danno alle persone. Inermi le forze dell'ordine in numero esiguo a fronte dei circa 50 ultras eburini.


Nel 2015/16 i Blue Dolphins chiamarono a raccolta i Delfini che si erano allontanati dallo stadio per altri lidi: Riportiamo il loro comunicato: 
In quasi cento anni di storia l’Agropoli Calcio ne ha viste di tutti i colori. Dai momenti bui ai gloriosi passando per gli anni nei quali la squadra non godeva della giusta attenzione. Purtroppo quest’ultimo caso si sta nuovamente riproponendo, proprio nell’anno in cui c’era più bisogno dell’affetto della gente. La gestione Cerruti Magna, non ci nascondiamo dietro ad un dito, ha vissuto momenti di gloria ma anche brutti passaggi. Una squadra di calcio dovrebbe però, a prescindere da tutto, ricevere l’affetto incondizionato dalla sua gente. Comprendiamo però che “il pallone” vive di risultati e senza quelli difficilmente si ottiene il giusto seguito. Ma per risultati cosa s’intende? È sempre facile fare le feste per i campionati vinti ma i più dovrebbero comprendere che raggiungere una salvezza quest’anno varrebbe più di mille vittorie. Una salvezza che questo organico di ragazzini, perché di questo parliamo, insegue lottando sudando e combattendo ogni domenica per i nostri colori. C’è qualcosa meglio di questo? Tutto questo semplicemente per far capire che, allo stato attuale, l’Agropoli rischia fortemente di retrocedere da una categoria per la quale abbiamo lottato tutti insieme. Sarebbe bello fare altrettanto anche in questo travagliato anno. Si vince insieme e si perde insieme ma purtroppo sono sempre meno le persone che ogni domenica danno il proprio apporto alla squadra. Per noi è sempre stato un dovere e un piacere sostenere i nostri colori e sarebbe bello condividere con voi questo privilegio. Domenica 20 Marzo i delfini affronteranno la cruciale sfida salvezza contro la Palmese allo stadio Guariglia, quale occasione migliore per poter dimostrare che l’Agropoli calcistica non è morta e mai lo sarà? Con la certezza di non aver, con queste parole, sprecato fiato siamo certi di vedere nuovamente il Guariglia pieno come dovrebbe essere. Sempre forza Agropoli!

Nel 2017 è retrocesso sul campo, aspettando invano il ripescaggio, da buoni pisciaiuoli. Il delfino, invece, è condannato a nuotare di nuovo in Eccellenza. Punta al ritorno diretto nel tempio dal calcio minore nazionale, ma farà i conti con l’Audax Cervinara.

La Scheda

Squadra: Unione Sportiva Agropoli
anno fondazione: 1921
colori: azzurro
nome gruppi: Blue Dolphins, Ultrà Agropoli sezione Porto, Facinors, Brigata Saracena, Agropoli Supporters, Identità Saracena, Gruppo Sballato,1921;
gemellaggi: Sant’Antonio Abate
rivalità: Gelbison, Battipagliese, Cavese, Ebolitana
politica: apolitici
Stadio: Raffaele Guariglia (5000 posti)

città:Agropoli (Salerno)