giovedì 30 novembre 2017
mercoledì 29 novembre 2017
martedì 28 novembre 2017
il Curvometro Cervinarese | Valdiano - Audax Cervinara
Curvometro Cervinarese 26.11.2017
12^ giornata Eccellenza girone B
Asd Valdiano - Audax Cervinara (1-0)
Finalmente una trasferta di spessore dopo tante domeniche
difficili e tormentate. I Nuovi Ribelli stanno portando avanti il famoso
ricambio generazionale e gli Ultras Audax Cervinara hanno nuova linfa vitale. La
tappa di questa dodicesima giornata è in provincia di Salerno. Il glorioso Valdiano
gioca a Casalbuono, un freddo paesino di poco più di mille anime infreddolite.
I pisciauoli di montagna sono devoti a San Antero, 19º vescovo di Roma e papa
della Chiesa cattolica dal 21 novembre 235 al 3 gennaio 236.
La Cervinara Ultras si muove in furgoncino e autovetture.
Una mini carovana per una trentina di Audaci Seguaci che nel settore ospiti
troveranno un’altra dozzina di Cervinaresi, giunti in maniera autonoma.
Come da tradizione gli Ultras arrivano in ritardo. Quasi tre
ore di viaggio per gli amanti del Cervo, a caccia di una vittoria per portare a
casa tre punti “saporiti”. Tarantelle all’entrata e oltre dieci minuti di tifo dall'esterno. Entrati, pezze appese all’inglese e tanta voglia di esserci.
Siamo al
minuto trentottesimo del primo tempo ed il risultato è fisso sullo zero a zero.
In campo c’è un buon Cervinara, sterile in attacco per pura sfortuna. Il primo
coro, fatto a rispondere, è quasi un biglietto da visita: Noi vogliamo questa
vittoria rimbomba in casa degli ex rossoneri.
Nessuna forma di tifo locale. Il Vallo non segue più il
Valdiano. Sono lontani i tempi in cui da queste parti venivano a giocare
squadre come il Palermo, la Lodigiani Roma, la Juve Stabia, il Frosinone, il
Crotone, il Trapani, lo Sporting Benevento o il Littoria. Anni ruggenti al
Centro Sportivo Meridionale di San Rufo. Il tifo era caloroso e costante. Il
nuovo Valdiano è davvero una compagine ostica, infatti strappa i tre punti ad
un Audax sfortunato e incerottato.
Il campionato è lungo ed in salita, ma i
leoni guidati da Pasqualino Iuliano, aiutati dal Dodicesimo Uomo in campo,
possono ruggire fino alla fine, senza rimorsi .
Gli atleti hanno espresso un
ottimo calcio, con trame di gioco pulite ed un centrocampo invalicabile, per
buona parte della gara. In questa manciata di minuti del primo tempo parte il lungo
Faccelo sto gol che si trasforma in Libertà per gli ultrà non ci avrete mai
come volete voi.
Tamburo presente, fondamentale per mantenere il ritmo delle
tante manate che hanno accompagnato il Cervo in una battaglia, persa in campo e
vinta sulle gradinate.
Nell’aria ci sono nuovi stimoli e il Che bello è quando esco
di casa per andare allo stadio a vedere il Cervo è pressoché emblematico. Cervinara
ama l’Audax.
Il risultato sul prato verde non cambia, nonostante la pioggia di
occasioni, tutte svanite per na'ntecchia. Esposto uno striscione cartaceo per l’arrivo
del piccolo Domenico, un neoCervinarese, nato da una coppia (Zazà &
Assunta) spesso in prima linea sulle gradinate del Canada e degli stadi in
Campania.
Il Noi siamo il Cervinara si sente fino a Lagonegro e
intanto calano le tenebre sul freddo pomeriggio riscaldato solo dal tifo frizzante
dei giovani UAC. Cervinara olé non ci posso far niente dura tantissimo e
infiamma il settore ospiti a capienza ridotta (omologato per cento cristiani e
basta).
Cervinara dai, noi non ti lasceremo mai è accompagnato da
tamburo e battimani. Come gli altri cori dura abbastanza da creare un’atmosfera
davvero audace, oltre il risultato e le difficoltà.
Sventolate alcune bandiere
a scacchi e altre semplici bianco e blu.C’è fermento e serve tanta umiltà. Si
rivede qualche vecchia faccia, ma defilata. Potenzialmente sappiamo che il
valore reale della tifoseria è ben più cospicuo. Ora si vive alla giornata e si
cerca di far buon viso a cattivo gioco.
Dopo un rocambolesco calcio d’angolo, però, arriva la rete
dei padroni di casa.
Esplode il settore occupato da caratteristici personaggi
locali.
Il sostegno del quadrato non accenna a calare d’intensità. Parte il Fino
al novantesimo Cervo alè, seguito da un ardito Noi vogliamo questa vittoria!
Non mancano mai i cori per i diffidati e contro la repressione.
La difesa della
mentalità è una caratteristica del movimento ultras, nato nei gloriosi anni
Novanta a Cervinara.
In campo la squadra del presidente Joe Ricci sente il calore
dell’irriducibile manipolo ed il Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai arriva
al momento giusto. Il Fuori le palle è un grido spontaneo, lanciato per cercare
di raddrizzare la gara anche negli ultimi frangenti finali come contro il Nola
al Canada Roberto Cioffi. Rispolverato l’Amarsi ancora, colonna sonora degli spareggi,
legato indissolubilmente alla bolgia di quelle splendide giornate.
Al triplice fischio in
settore è comunque in festa.
Loro e i ragazzi hanno lottato ed è questo ciò che
conta.
A fine gara, al di là della sconfitta immeritata, la squadra viene sotto
al settore a cantare l’ormai consueto “dal Trentacinque”. Tutto tranquillo al
ritorno e tutti carichi per il prossimo impegno a Castel San Giorgio. Questa
immensa passione, nata nel 1935, non avrà mai fine.
C’è davvero qualcosa di
magico tra la cittadina caudina e il calcio, quello vero, fatto ancora di
Uomini e non di burattini al soldo dei ricottari di turno.
Si respira aria nuova, ariAudace!
Voto finale: 8
Nonostante il ritardo iniziale prova di spessore. Costanti e
rumorosi. A tratti colorati.
Voto canoro: 7,5
Si sente che i ragazzi hanno voglia di cantare e sostenere
questa Maglia. In crescita.
Striscioni esposti:
NUOVI RIBELLI, UAC 1935, CERVINARA PRIMA DI TUTTO
Curiosità:
Presente qualche reduce della Zona Audax. Segnali o
occasionali?
lunedì 27 novembre 2017
fototifo_uac
Nuovi Ribelli UAC a Casalbuono, Salerno (17/18)
foto scattate da Vincenzo De Lucia Asd Audax Cervinara 1935
domenica 26 novembre 2017
fototifo_uac
Audaci Seguaci contro il Valdiano (17/18)
foto scattata da Vincenzo De Lucia Asd Audax Cervinara 1935
Etichette:
fototifo_uac
Ubicazione:
84030 Casalbuono SA, Italia
sabato 25 novembre 2017
avversari_uac
Avversari/Valdiano
Nessuna forma di tifo organizzato. Hanno avuto un momento di
gioia con la promozione in Eccellenza e come accade in questi casi nacque un’aggregazione
estemporanea.
Infatti, nelle partite successive non si sono visti né sentiti i rossoblù valdianesi.
In passato, invece, c’era una bella realtà da queste parti, capace di disputare alcuni campionati tra i professionisti. Cercando in rete abbiamo trovato due
video molto datati.
Il primo è la raccolta di cori degli Ultras Valdiano, mentre
il secondo risale alla sfida con la Cavese vinta dai salernitani per ben tre
reti a zero.
Precisiamo però che il Valdiano 1985 è scomparso nel 1990 dopo
cinque incredibili anni di gloria tra serie C2 e Interregionale. Questo di domenica è un
Valdiano diverso anche nei colori. Quelli del passato erano Rossoneri, invece
il Valdiano moderno, nato appena nove anni fa, ha scelto le casacche Rossoblu.
La Scheda
Squadra: Asd Valdiano Calcio
anno fondazione: 2008
colori: rossoblu
nome gruppi:-Ultras Valdiano
gruppi storici: Club
Fedelissimi “Gerardo Ritorto”
gemellaggi: -
simpatie: Palermo
antipatie: Gelbison
rivalità: Cavese, Pollese, Turris Consilina, Portici.
politica: -
Stadio: Vertucci di Teggiano ora San Giovanni di Sassano ora
Comunale di Casalbuono (Sa)
città: Atena lucana, Auletta, Buonabitacolo, Caggiano,
Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa,
Petina, Polla, Sala Consilina, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, San Rufo,
Sanza, Sassano, Sant’Arsenio e Teggiano.
sito: http://www.asdvaldiano.it/
venerdì 24 novembre 2017
mercoledì 22 novembre 2017
martedì 21 novembre 2017
fototifo_uac
Etichette:
fototifo_uac
Ubicazione:
83012 Cervinara AV, Italia
il Curvometro Cervinarese | Audax Cervinara - Nola 1925
Curvometro Cervinarese 19.11.2017
11^ giornata Eccellenza girone B
Audax Cervinara – Nola (4-3)
Non è una domenica qualsiasi al Canada Roberto Cioffi di
Cervinara. Non è in palio la serie D o la Coppa Italia Dilettanti. C’è da
difendere una storia, un movimento, un’idea che è diventata realtà.
La
Cervinara Ultras è ancora in piedi e l’ha dimostrato in questa partita
novembrina.
Appena mercoledì scorso sembrava tutto o quasi finito.
Contro gli odiati conciari alle porte di Salerno si è toccato davvero il fondo.
Fuori dalla competizione regionale in un silenzio da brividi sulle gradinate.
Per risalire bisogna essere umili e guardare
avanti.
L’occasione per riscrivere il presente si presenta ai Nuovi Ribelli che
hanno deciso di continuare a seguire la Maglia nata nel 1935. Gli altri ragazzi si sono leggermente defilati, per vari
motivi.
Il ciclo aperto proprio con il Nola oltre dieci anni fa vive una nuova
fase. Da quel gennaio 2007 ne hanno fatto di strada gli Audaci Seguaci.
Presenti in ogni stadio o campo di periferia. Colorati e calorosi anche quando
si balbettava in Promozione senza mire o speranze.
La lungimiranza è stata
premiata, perché il ricambio generazionale non è una cosa semplice. Quando
nacquero i Nuovi Ribelli furono in molti sminuire l’importanza di un gruppo di
ragazzini. Invece, quel manipolo di giovanissimi è cresciuto al
fianco dello Zoccolo Duro UAC, restando in piedi per la seconda volta. La prima
fu nel 2010/11, proprio dopo la finalissima persa in casa contro l’odiata Sanità
di Napoli. In pochi continuarono a crederci dopo la sconfitta, la mancata
iscrizione e il tonfo in Prima Categoria dopo quasi trent’anni tra Eccellenza e
Promozione.
I Nuovi Ribelli si tuffarono in quell’avventura, consapevoli dei
limiti, ma vogliosi di difendere questi magici Colori. Ora, dopo parecchie
stagioni, eccoli lì.
L’undicesima giornata resterà impressa nelle corde vocali
di quasi cinquanta giovanotti che hanno trascinato l’Audax del Presidente Joe
Ricci e dell’Allenatore Pasqualino Iuliano.
Rocambolesco quattro a tre dal
sapore unico.
Un’altalena di emozioni che rilancia il Cervo ai vertici del
calcio regionale Campano.
L’atmosfera iniziale non è delle migliori. Troppe giornate a
porte chiuse, una doppia assenza in Coppa e la difficile situazione interna in
seno agli UAC, dopo la fine dell’era Presiello, non lasciavano presagire nulla
di buono.
Dietro la balaustra esplode la voglia di riscatto dei N.R. che contribuiscono
all’impresa degli Uomini capitanati da Alessio Befi, anche se l'attaccante purosangue abbandona il
terreno di gioco dopo pochi minuti a causa di un infortunio.
L’inizio è davvero da brividi: Noi Vogliamo questa vittoria,
fatto a rispondere si sente decisamente bene. Parte il Ricordo quand’ero
fanciullo sognavo una maglia e un pallò accompagnato da un redivivo tamburo.
Tante le manate degli Ultras, che cancellano il periodo buio con un tifo fatto
di tanto cuore e tanta sana rabbia agonistica.
Diffidato sempre presente è il
doveroso tributo a chi non può seguire il gruppo e la squadra. Numericamente
non sono tantissimi, ma cantano tutti e tutti impegnano fino a perdere la voce.
Tutti compatti.
Son sempre qui e canterò così, finchè non morirà finchè non
finirà questa vita ultras e il messaggio lanciato tra bandiere a scacchi e a
bande biancoblu.
Il non ci avrete mai come volete voi infiamma la balaustra
ed è uno spettacolo ascoltare il tifo e vedere l’entusiasmo crescere. Le
gradinate vogliono vincere ed il motivetto cambia in e segnalo per noi e
faccelo sto gol. Noi vogliamo questa vittoria con il tamburo rende bene.
Il Ti amo e non sarai mai solo, te lo diciamo in coro, che
non sarai mai solo è leggermente veloce, soprattutto i battimani sembrano
applausi a scena aperta.
Segna per noi, bisogna vincere, seguito da Magico Cervo alè,
resiste anche alla rete avversaria che mette in salita la gara. Il tifo non ne
risente e i presenti invitano gli atleti a tirare fuori gli attributi: Ragazzi, fuori le palle.
Secco.
Intanto, gli spalti si vanno riempendo e si notano tante
facce note, che preferiscono guardare la partita sparpagliati. La gente come
noi non molla mai è uno dei cori più lunghi, preciso nel momento più difficile
del Cervo. I primi venti minuti sono positivi e lasciano ben sperare.
La voglia
di sostenere l’Audax era tanta.
Noi siamo il Cervinara, a rispondere, mette la
firma alla nuova fase del tifo organizzato.
Rispolverato il Che bello è quando esco di casa per andare
allo stadio a vedere il Cervo.
Altro coro contro la repressione: Diffidato olé, non mollare
perché, tutta quanta la curva è con te.
Al trentatreesimo arrivano gli ospiti
in curva. Una cinquantina i nolani, guidati dagli Essepienne ed accompagnati
dai alcuni gemellati, gli Old Fans di Fondi.
L’arrivo degli oltre cinquanta ospiti non interferisce sulla
prova dei Cervinaresi, anzi.
Le diffide passano solo gli ultras restano è fatto
bene e dura abbastanza.
Il livello è buono e nessuno avrebbe scommesso mille lire
prima della partita.
Molto potente il coro sulle note di
Rita Pavone: Perché la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la
partita pallone, perché? Perché, Cervinara io lo amo più di te. Troppo veloce
il battimani, ma proprio su questo coro Colarusso pareggia sotto il naso dei gigliati.
Esulta il Canada con il classico Mi diverto solo se vedo
vincere il Cervo.
Finisce il primo tempo con un ritrovato entusiasmo sulle
gradinate.
La gente come noi non molla mai, sottolineano i Nuovi Ribelli che
nei primi quarantotto minuti non ha mai abbassato la guardia.
Inizio lento nel secondo tempo e addirittura si sentono i
nolani che in curva fanno la loro egregia prestazione. I Cervinaresi aprono uno
striscione cartaceo, fatto molto bene, con scritto Forza Luca in rossoblu. Il
messaggio è per lo sfortunato ultras della Sambenedettese che è in coma da
qualche giorno dopo un episodio alquanto nebuloso. Seguiremo gli sviluppi di
questa vergognosa vicenda.
Gli Ultras Audax hanno un buon rapporto con alcuni
ragazzi della Samb conosciuti dopo il terremoto dell’agosto 2016. Gli UAC,
insieme alle tifoserie della Valle Caudina, raccolsero tantissimi aiuti per i
terremotati, oltre le rivalità campanilistiche. I napoletani bianconeri
applaudono allo striscione esposto dalle nuove leve, comparso in molte piazze
italiane ed anche all’estero.
Si alza un forte Forza Luca non mollare che precede un
massiccio no al calcio moderno.
La mentalità ultras, fatta di regole non scritte, unisce gli
amanti di un mondo che sta crollando sotto i colpi di repressione e interessi
economici. Onore a chi difende il difendibile.
Cervinara olè non ci
posso far niente il mio cuore lo sai batte solo per te è tra i migliori
pezzi della giornata, fatto tra uno
sventolio continuo di vessilli e tanti battimani.
Immancabile il coro per i fratelli di Eboli: Ebolitana &
Cervinara!
Te lo dico con la voce te lo dico forte ancor ed in campo la squadra
non molla, lotta su ogni pallone, pur senza sbrogliare la matassa. Il Nola è
messo bene in campo, ma l’Audax ha quella spinta in più grazie al sostegno
continuo dagli appassionati.
I numeri complessivi sono abbastanza scarsi, ma a noi
interessa la qualità.
La quantità si vedrà da maggio ad agosto.
Gli Ultimi
romantici ribadiscono, senza mezze misure: Noi siamo il Cervinara!
Segna per noi, bisogna vincere e l’Audax passa in vantaggio
con la Lince Zerrillo.
Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai accompagna la
palla in porta.
Si scalda il Canada e puntuale dopo la rete parte il Mi diverto
solo se vedo vincere il Cervo, forza grande Cervinara, non ti lasceremo mai.
Il
tifo cresce e il Cervo prende le misure per mettere a tappeto gli avversari.
I
Nuovi Ribelli salutano, ancora una volta, i daspati locali con Diffidato sempre
presente..
Questo secondo tempo passerà alla storia per lo
scoppiettante finale.
L'autorete di un difensore caudino rimette in carreggiata la città di Giordano Bruno. Due due.
L’Audax non si blocca e triplica con un super Zerrillo.
Sorrisi tra i
padroni di casa che mancavano da settimane. Sembrava fatta, ma i blasonati ospiti in casacca a strisce riescono nell’impresa.
Tre a tre e bruniani in festa che accendono qualche torcia in curva.
Il quadrato BiancoBluAzzurro non si ferma mai ed è
un bel punto di partenza.
Oltre il risultato, come giusto che sia.
Gli sforzi di tutti,
oltre il novantesimo, vengono premiati con un calcio di rigore a pochi secondi
dal termine. Colarusso insacca e si scrive una nuova pagina di storia, in campo
e sulle gradinate.
Il Dodicesimo Uomo in campo è indispensabile per questa
squadra che regala audaci ed indelebili emozioni.
I tre punti rilanciano definitivamente
la compagine nata nel 1935, ora a sole due lunghezze dalla vetta occupata dall’Agropoli.
La Cervinara Ultras vive alla giornata e continua a crederci.
Finale con Dal Trentacinque insieme agli leoni con la Maglia
sudata.
Voto finale: 8
L’undicesima giornata potrebbe essere la prima di un nuovo
ciclo.
Voto canoro:7+
Impegno lodevole e sostegno continuo. Molti cori eseguiti
con stile.
Striscioni esposti:
NUOVI RIBELLI, UAC 1935, CERVINARA PRIMA DI TUTTO.
Curiosità:
Esordio per la nuova pezza degli UAC 1935 esposta in
balaustra. Presenti in forma anonima molti ragazzi della Brigata Trescine e
della Zona Audax. Solo il tempo rimargina le ferite e/o le fratture.domenica 19 novembre 2017
sabato 18 novembre 2017
avversari_uac
Avversari/nolani
Il 15 dicembre 1996 venne disputato il primo incontro contro
l’allora Virtus Nola, compagine che raccolse l’eredità della gloriosa società
sportiva Nola, nata nel 1925 e radiata nel 1995. Allo Stadio Comunale di
Airola, a causa dell’inagibilità del Canada, la gara finì in parità. Scaramucce
tra dirigenti e clima teso a fine gara. Gli Ultrà Nola erano, però, in coma profondo
dopo l’incredibile caduta dalla serie C1 all’Eccellenza grazie al titolo acquistato
dai rossoblu del Castel San Giorgio.
Lo storico sgambetto dell’Audax ai nolani risale 2006/07.
Un tifo primordiale sospinse i biancoazzurri fino al pareggio che ammutolì la presenza ospite, convinta di trovare i tre punti per terra. Fu proprio il pareggio del Canada che fermò la scalata al girone C della Promozione campana. Casualmente il Boys Nola venne ammesso in Eccellenza acquistando il titolo del Lacco Ameno e cambiando denominazione in Atletico Nola.
Tempi duri fino al 2014, anno che vide il ritorno del vecchio nome e di un ritorno di fiamma dopo anni abbastanza grigi. Nella scorsa stagione sono tornate a galla le vecchie ruggini, anche se fino alla fine della gara non ci furono sfottò, a parte una scaramuccia tra tifosi per dei Caffè Borghetti.
Un tifo primordiale sospinse i biancoazzurri fino al pareggio che ammutolì la presenza ospite, convinta di trovare i tre punti per terra. Fu proprio il pareggio del Canada che fermò la scalata al girone C della Promozione campana. Casualmente il Boys Nola venne ammesso in Eccellenza acquistando il titolo del Lacco Ameno e cambiando denominazione in Atletico Nola.
Tempi duri fino al 2014, anno che vide il ritorno del vecchio nome e di un ritorno di fiamma dopo anni abbastanza grigi. Nella scorsa stagione sono tornate a galla le vecchie ruggini, anche se fino alla fine della gara non ci furono sfottò, a parte una scaramuccia tra tifosi per dei Caffè Borghetti.
Questo riportarono i giornali l’indomani:
NAPOLI. In relazione all’incontro di calcio Nola Cervinara,
valido per il Campionato Eccellenza, disputatosi in data 02.10.2016 presso
l’impianto di Nola, sono stati emessi da questa Divisione di Polizia
Anticrimine della Questura partenopea 3 provvedimenti di divieto di accesso
alle manifestazioni sportive nei confronti di altrettanti sostenitori del Nola,
per la durata di quattro anni, con obbligo di presentazione presso il
Commissariato di Nola. Al termine della partita, alla quale avevano assistito
circa duecento tifosi locali e settanta ospiti, personale della Polizia di
Stato del Commissariato di Nola aveva provveduto alla scorta dell’autobus con a
bordo i tifosi del Cervinara. Durante il tragitto, all’altezza dell’alveo di
Casamarciano, circa quindici persone, alcune con il volto travisato da
passamontagna e sciarpe, improvvisamente, tendevano un agguato dopo essersi
nascoste dietro una folta vegetazione, e iniziavano a scagliare grosse pietre
all’indirizzo del pullman con a bordo 50 tifosi ospiti, danneggiandolo e
rompendo alcuni vetri e colpendo il conducente, che veniva refertato per
lesioni presso la Casa di Salute S. Lucia. Il personale di Polizia, prontamente
sceso dalle autovetture di servizio, si poneva all’inseguimento dei teppisti,
nel frattempo datisi alla fuga nelle campagne circostanti, riconoscendo, senza
ombra di dubbio, tre individui non travisati, tra i 24 e i 30 anni, tutti
appartenenti al gruppo di tifosi identificati dalla sigla U.C.A. (Ultras
Cattive Abitudini), fra quelli che avevano partecipato al lancio di pietre. Nel
corso dell’inseguimento venivano rinvenuti due razzi da segnalamento, un’asta
in plastica per bandiera ed un berretto di colore marrone che, dalle riprese
effettuate durante la partita, risultava essere stato indossato nello stadio da
uno dei tre soggetti a torso nudo. Personale del Commissariato, in serata, si
portava presso l’abitazione dei tre tifosi del Nola, per poi condurli presso
gli uffici, dove venivano denunciati in stato di libertà per lancio di
materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, danneggiamento e
lesioni. Per questi motivi, considerata la gravità e la premeditazione
dell’azione violenta del gruppo, il Questore di Napoli ha applicato ai tifosi
responsabili dei disordini il provvedimento amministrativo del Divieto di accesso
alle manifestazioni sportive (DASPO) per quattro anni, con obbligo di firma
presso il Commissariato di Nola in occasione degli incontri di calcio, che
verranno disputati dal Nola. Tutti i provvedimenti, su proposta della Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, sono stati convalidati dal Gip
presso il Tribunale di Napoli.
Nella gara di ritorno non accadde nulla. Porte chiuse e
striscione TRASFERTE LIBERE degli UAC che disertarono. L’Audax strappò quattro
su sei punti al blasonato Nola 1925. L’amicizia in comune con la Eboli Ultras
ha smussato gli angoli nei mesi successivi, nonostante un chiaro striscione
degli UAC riferito ai nolani.
Al di là dell’episodio contro gli Audaci Seguaci, la
tifoseria gigliata ha una lunga storia che riportiamo grazie ad un interessante
articolo di Nello Cassese, molto preciso nell’analizzare la storia del tifo
bianconero fino ad oggi.
Campionato di Promozione Campano 2014-2015, apparentemente
non dovrebbe avere nulla a che fare con l’S.S. Nola 1925, e invece quest’anno
la storia del calcio a Nola si intreccia con questo campionato. Dopo anni di
“elemosina”, di passaggi di testimone, di porte chiuse e di pellegrinaggi verso
altre strutture, il calcio nolano è tornato nella città bruniana.
È strano pensare ad un calcio a Nola che non sia almeno dilettantistico (pur rispettando la Promozione, che è una categoria importante), ma è questo uno sport che non perdona, in cui spesso bisogna vendere l’anima al diavolo, in cui bisogna sporcarsi le mani e ripartire; e allora, se lo spirito è questo, benvenuta Promozione, bentornato S.S.Nola. Con il ritorno del calcio a Nola è tornato l’entusiasmo, sono tornate le famiglie allo stadio, i bambini hanno cominciato a salire i gradini degli spalti con i papà, hanno cominciato a chiedersi cosa fossero quelle casacche bianconere in quel prato verde. E allora fingiamo di essere tutti bambini, la domanda da farsi è cos’è il Nola?, la risposta non possono che darcela chi il Nola l’ha sempre vissuto : i tifosi.
È strano pensare ad un calcio a Nola che non sia almeno dilettantistico (pur rispettando la Promozione, che è una categoria importante), ma è questo uno sport che non perdona, in cui spesso bisogna vendere l’anima al diavolo, in cui bisogna sporcarsi le mani e ripartire; e allora, se lo spirito è questo, benvenuta Promozione, bentornato S.S.Nola. Con il ritorno del calcio a Nola è tornato l’entusiasmo, sono tornate le famiglie allo stadio, i bambini hanno cominciato a salire i gradini degli spalti con i papà, hanno cominciato a chiedersi cosa fossero quelle casacche bianconere in quel prato verde. E allora fingiamo di essere tutti bambini, la domanda da farsi è cos’è il Nola?, la risposta non possono che darcela chi il Nola l’ha sempre vissuto : i tifosi.
Un mix di divertimento, passione, tafferugli, personaggi
storici, è tutto questo la storia del tifo a Nola. Adulti e bambini, tutti accorrevano
allo stadio e cercavano di entrarvi con qualsiasi mezzo; si poteva assistere al
simpatico siparietto in cui i bambini chiedevano a sconosciuti adulti di farli
entrare insieme a loro, spacciandoli per proprii figli, per risparmiare così il
biglietto, altri bambini invece scorgevano tratti di partita dai buchi del
cancello arrugginito dove poi un giorno sarebbe stata costruita la curva. Tra
gli spalti c’erano personaggi quasi “mitici”, come “Bambiniello” e “Mille
mosse”, “O’ Sicc”; quest’ultimo è ricordato soprattutto per il suo “fritto
misto”, il suo repertorio di canzoni napoletane con il quale intratteneva la
gente sugli spalti.
“Mitologico” è invece il personaggio di Gigginiello, magazziniere del Nola, da una vita al servizio dei bianconeri. Con l’ascesa del Nola Calcio, venivano a formarsi sempre più gruppi ultras, pronti a sostenere il team a e a difendere il nome e l’onore della città e della squadra con ogni mezzo. Già nei primi anni ’80 si registravano piccole formazioni di ragazzi che seguivano il Nola ovunque. Nell’88 nasce “Impero Bianconero”, che da un’identità al tifo nolano organizzato; infatti in pochi anni nasceranno gruppi come i Fedayn, Brigate, Rebels & Demon’s, Indians, Nasty Boys.
Con l’approdo in C\1 arrivarono i confronti con squadre blasonate e i primi scontri, nacquero i primi antagonismi storici, soprattutto contro i supporters Casertani, Avellinesi e della Turris. Lo scontro con il tifo avellinese continuava spesso anche dopo la fine delle partite, vista la vicinanza con la città di Baiano, sede di un importante gruppo del tifo avellinese (New Bush 1989).
L’episodio entrato nella storia del calcio nolano è sicuramente quello del 18 Aprile 1993, giorno del derby di ritorno tra Nola e Avellino; i tifosi nolani portarono al centro del campo una pecora di cartapesta, questo provocò l’ira dei tifosi avellinesi che invasero il campo e la distrussero, tuttavia subito dopo comparve tra gli spalti nolani una nuova pecora di cartapesta, lasciando di stucco i tifosi avellinesi. L’inimicizia con la Casertana cominciò invece nell’anno dell’esordio in C\1, quando a Caserta fu vietato l’accesso ai vessilli nolani, mentre i supporters vennero accalcati in un angolino a fianco alla tribuna locale. La “vendetta” nolana si vide nel match di ritorno quando gli ultras nolani bruciarono vari striscioni dei supporters casertani, che risposero con una sassaiola.
Il 29 Novembre 1992 invece gli ultrá nolani bruciarono lo striscione del gruppo casertano “Boys Vanvitelli” e furono costretti dalle forze dell’ordine, dopo un acceso scontro con i casertani, ad abbandonare lo stadio.
“Mitologico” è invece il personaggio di Gigginiello, magazziniere del Nola, da una vita al servizio dei bianconeri. Con l’ascesa del Nola Calcio, venivano a formarsi sempre più gruppi ultras, pronti a sostenere il team a e a difendere il nome e l’onore della città e della squadra con ogni mezzo. Già nei primi anni ’80 si registravano piccole formazioni di ragazzi che seguivano il Nola ovunque. Nell’88 nasce “Impero Bianconero”, che da un’identità al tifo nolano organizzato; infatti in pochi anni nasceranno gruppi come i Fedayn, Brigate, Rebels & Demon’s, Indians, Nasty Boys.
Con l’approdo in C\1 arrivarono i confronti con squadre blasonate e i primi scontri, nacquero i primi antagonismi storici, soprattutto contro i supporters Casertani, Avellinesi e della Turris. Lo scontro con il tifo avellinese continuava spesso anche dopo la fine delle partite, vista la vicinanza con la città di Baiano, sede di un importante gruppo del tifo avellinese (New Bush 1989).
L’episodio entrato nella storia del calcio nolano è sicuramente quello del 18 Aprile 1993, giorno del derby di ritorno tra Nola e Avellino; i tifosi nolani portarono al centro del campo una pecora di cartapesta, questo provocò l’ira dei tifosi avellinesi che invasero il campo e la distrussero, tuttavia subito dopo comparve tra gli spalti nolani una nuova pecora di cartapesta, lasciando di stucco i tifosi avellinesi. L’inimicizia con la Casertana cominciò invece nell’anno dell’esordio in C\1, quando a Caserta fu vietato l’accesso ai vessilli nolani, mentre i supporters vennero accalcati in un angolino a fianco alla tribuna locale. La “vendetta” nolana si vide nel match di ritorno quando gli ultras nolani bruciarono vari striscioni dei supporters casertani, che risposero con una sassaiola.
Il 29 Novembre 1992 invece gli ultrá nolani bruciarono lo striscione del gruppo casertano “Boys Vanvitelli” e furono costretti dalle forze dell’ordine, dopo un acceso scontro con i casertani, ad abbandonare lo stadio.
Con i supporters della Turris invece
i rancori cominciarono quando, nel campo neutro di Portici, i tifosi corallini
rubarono lo striscione “Brigate” ai nolani. Degna di essere ricordata è comunque
il gemellaggio con i tifosi della Juve Stabia in occasione di una partita di
solidarietà in cui ci furono scambi di sciarpe e striscioni; tuttavia i tifosi
stabiesi non incentivarono più di tanto questa situazione e, anzi, anni dopo alcuni cani sciolti stabiesi
arrivarono addirittura ad aggredire dei supporters nolani.
In generale, in questi anni Nola era una delle piazze più calde del Meridione, spesso si vedevano episodi di guerriglia tra tifoserie, soprattutto se venivano offesi i colori bianconeri e la città di Nola; i supporters nolani seguivano ovunque la squadra e ai calciatori e allo staff chiedevano il massimo impegno. Tuttavia nella stagione 92-93 si arrivò ad un episodio singolare: due calciatori, Rovano e Casale, furono allontanati dalla squadra per mano degli ultras, che li accusavano di scarso impegno e di denigrare il nome di Nola.
In generale, in questi anni Nola era una delle piazze più calde del Meridione, spesso si vedevano episodi di guerriglia tra tifoserie, soprattutto se venivano offesi i colori bianconeri e la città di Nola; i supporters nolani seguivano ovunque la squadra e ai calciatori e allo staff chiedevano il massimo impegno. Tuttavia nella stagione 92-93 si arrivò ad un episodio singolare: due calciatori, Rovano e Casale, furono allontanati dalla squadra per mano degli ultras, che li accusavano di scarso impegno e di denigrare il nome di Nola.
Con la discesa della squadra e con i vari fallimenti si è
venuto a decimare anche il movimento ultras nolano. Il primo gruppo organizzato
moderno degno di nota è “Vecchia Militanza Nola”, seguito da “Nucleo Scozia”,
del 2002. Attualmente il gruppo ultras più importante è il gruppo “Essepienne”,
nato nel 2008 da due gruppi, “Nolani” e “Del Nola Ultras”; altri gruppi sono
“Antichi Valori”, “Cattive Abitudini”, “Ultras Nola sez. Casamarciano” e il
gruppo femminile “Rosa vive”, questi ultimi tre gruppi sono perlopiù
sottogruppi degli Essepienne.
Il movimento ultras moderno è autofinanziato e non ha mai fatto mancare il proprio supporto al Nola Calcio. La costante nella storia dell’S.S. Nola è di sicuro la tifoseria, Nola è una piazza calda e calorosa e merita piazze migliori. Dopo ogni caduta, dopo ogni fallimento, ciò che resta è il piacere di “uscire di casa per andare allo stadio a tifare il Nola”, ancora una volta.
Ecco il calcio a Nola; ieri, oggi e domani.
Il movimento ultras moderno è autofinanziato e non ha mai fatto mancare il proprio supporto al Nola Calcio. La costante nella storia dell’S.S. Nola è di sicuro la tifoseria, Nola è una piazza calda e calorosa e merita piazze migliori. Dopo ogni caduta, dopo ogni fallimento, ciò che resta è il piacere di “uscire di casa per andare allo stadio a tifare il Nola”, ancora una volta.
Ecco il calcio a Nola; ieri, oggi e domani.
La scheda
Squadra: Società Sportiva Nola
città: Nola (Na)
anno fondazione: 1925
colori: bianconero
gruppi: Essepienne, Ultras Cattive Abitudini, Antichi Valori,
1925, U.N. Casamarciano e Rosa Vive.
gruppi storici: Ultrà Nola, Fedayn, Indians, Nasty Boys, Brigate,
Cruels, Rebels, Vecchia Militanza Nola, Del Nola Ultras, Nolani e Nucleo Scozia.
amicizie: Fondi, Juve Stabia, Acireale, Salernitana, Ebolitana,
Sora.
rivalità: Avellino, Casertana, Audax Cervinara (UCA), Catania,
Cicciano, Arzanese, Boys Caivanese, Ercolano, Afragolese, Cosenza, Baiano, Rinascita
Vico, Stasia e Saviano.
Stadio: Comunale di Nola
Stadio: Comunale di Nola
venerdì 17 novembre 2017
giovedì 16 novembre 2017
mentalità_uac
FORZA LUCA!
Luca Fanesi è un ultras della Sambenedettese di 44 anni padre di due figli piccoli che durante alcuni scontri in Vicenza-Samb è stato preso a manganellate in testa dalla celere.
Da quel momento Luca è in coma in un ospedale vicentino.
La sua famiglia accorsa a Vicenza per stargli vicino è supportata in tutto e per tutto dalla stessa tifoseria del Vicenza.
Nessuno ne parla, né i media locali né i media nazionali.
Da quel momento Luca è in coma in un ospedale vicentino.
La sua famiglia accorsa a Vicenza per stargli vicino è supportata in tutto e per tutto dalla stessa tifoseria del Vicenza.
Nessuno ne parla, né i media locali né i media nazionali.
Le forze dell’ordine stanno cercando di insabbiare tutto facendo passare l’accaduto come una caduta accidentale, ma tutti hanno visto.
Fai girare la notizia a tutti i tuoi “fratelli Ultras".
FORZA LUCA NON MOLLARE !
Fai girare la notizia a tutti i tuoi “fratelli Ultras".
FORZA LUCA NON MOLLARE !
il Curvometro Cervinarese | Audax Cervinara - solofra
Curvometro Cervinarese 15.11.2017
Sedicesimi di Coppa Italia Dilettanti Campania
Audax Cervinara 1935 - solofra (1-3)
Triste mercoledì pomeriggio a Cervinara. Poche decine di
presenti sulle gradinate che assistono inermi all’eliminazione dalla
competizione nazionale. Assente il sostegno organizzato in questa delicata sfida per continuare il cammino in Coppa Italia Dilettanti.
Si aspettano tempi migliori.
Tra porte chiuse e diserzioni
generali la Cervinara Ultras vive un momento estremamente difficile e la
squadra in campo ne risente. Infatti, al triplice fischio esultano i conciari nel gelo del Canada.
Sono lontani i tempi in cui le gare infrasettimanali erano la palestra per i più giovani. Per anni c'è sempre stato un manipolo di UAC presenti in ogni angolo della Campania.
Purtroppo, questo è uno dei limiti del gruppo, oggi amplificato dallo scollamento tra vecchia e nuova generazione. Questo è il prezzo da pagare per creare un vero ricambio generazionale e non restare schiavi della più odiosa casualità.
In settimana l'Audax Cervinara è stato premiato dai vertici del calcio regionale per la splendida stagione scorsa. L'euforia passata per il Cervo si trasforma in miraggio nel deserto delle gradinate dedicate alla memoria di Roberto Cioffi.
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