martedì 28 novembre 2017

il Curvometro Cervinarese | Valdiano - Audax Cervinara



Curvometro Cervinarese 26.11.2017
12^ giornata Eccellenza girone B
Asd Valdiano - Audax Cervinara (1-0)

Finalmente una trasferta di spessore dopo tante domeniche difficili e tormentate. I Nuovi Ribelli stanno portando avanti il famoso ricambio generazionale e gli Ultras Audax Cervinara hanno nuova linfa vitale. La tappa di questa dodicesima giornata è in provincia di Salerno. Il glorioso Valdiano gioca a Casalbuono, un freddo paesino di poco più di mille anime infreddolite. 
I pisciauoli di montagna sono devoti a San Antero, 19º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 21 novembre 235 al 3 gennaio 236.
La Cervinara Ultras si muove in furgoncino e autovetture. Una mini carovana per una trentina di Audaci Seguaci che nel settore ospiti troveranno un’altra dozzina di Cervinaresi, giunti in maniera autonoma.
Come da tradizione gli Ultras arrivano in ritardo. Quasi tre ore di viaggio per gli amanti del Cervo, a caccia di una vittoria per portare a casa tre punti “saporiti”. Tarantelle all’entrata e oltre dieci minuti di tifo dall'esterno. Entrati, pezze appese all’inglese e tanta voglia di esserci. 

Siamo al minuto trentottesimo del primo tempo ed il risultato è fisso sullo zero a zero. In campo c’è un buon Cervinara, sterile in attacco per pura sfortuna. Il primo coro, fatto a rispondere, è quasi un biglietto da visita: Noi vogliamo questa vittoria rimbomba in casa degli ex rossoneri.
Nessuna forma di tifo locale. Il Vallo non segue più il Valdiano. Sono lontani i tempi in cui da queste parti venivano a giocare squadre come il Palermo, la Lodigiani Roma, la Juve Stabia, il Frosinone, il Crotone, il Trapani, lo Sporting Benevento o il Littoria. Anni ruggenti al Centro Sportivo Meridionale di San Rufo. Il tifo era caloroso e costante. Il nuovo Valdiano è davvero una compagine ostica, infatti strappa i tre punti ad un Audax sfortunato e incerottato. 
Il campionato è lungo ed in salita, ma i leoni guidati da Pasqualino Iuliano, aiutati dal Dodicesimo Uomo in campo, possono ruggire fino alla fine, senza rimorsi . 
Gli atleti hanno espresso un ottimo calcio, con trame di gioco pulite ed un centrocampo invalicabile, per buona parte della gara. In questa manciata di minuti del primo tempo parte il lungo Faccelo sto gol che si trasforma in Libertà per gli ultrà non ci avrete mai come volete voi. 
Tamburo presente, fondamentale per mantenere il ritmo delle tante manate che hanno accompagnato il Cervo in una battaglia, persa in campo e vinta sulle gradinate.
Nell’aria ci sono nuovi stimoli e il Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a vedere il Cervo è pressoché emblematico. Cervinara ama l’Audax. 
Il risultato sul prato verde non cambia, nonostante la pioggia di occasioni, tutte svanite per na'ntecchia. Esposto uno striscione cartaceo per l’arrivo del piccolo Domenico, un neoCervinarese, nato da una coppia (Zazà & Assunta) spesso in prima linea sulle gradinate del Canada e degli stadi in Campania.
Il Noi siamo il Cervinara si sente fino a Lagonegro e intanto calano le tenebre sul freddo pomeriggio riscaldato solo dal tifo frizzante dei giovani UAC. Cervinara olé non ci posso far niente dura tantissimo e infiamma il settore ospiti a capienza ridotta (omologato per cento cristiani e basta).
Cervinara dai, noi non ti lasceremo mai è accompagnato da tamburo e battimani. Come gli altri cori dura abbastanza da creare un’atmosfera davvero audace, oltre il risultato e le difficoltà. 

Sventolate alcune bandiere a scacchi e altre semplici bianco e blu.C’è fermento e serve tanta umiltà. Si rivede qualche vecchia faccia, ma defilata. Potenzialmente sappiamo che il valore reale della tifoseria è ben più cospicuo. Ora si vive alla giornata e si cerca di far buon viso a cattivo gioco.
Dopo un rocambolesco calcio d’angolo, però, arriva la rete dei padroni di casa. 
Esplode il settore occupato da caratteristici personaggi locali. 
Il sostegno del quadrato non accenna a calare d’intensità. Parte il Fino al novantesimo Cervo alè, seguito da un ardito Noi vogliamo questa vittoria! 
Non mancano mai i cori per i diffidati e contro la repressione. 
La difesa della mentalità è una caratteristica del movimento ultras, nato nei gloriosi anni Novanta a Cervinara.

In campo la squadra del presidente Joe Ricci sente il calore dell’irriducibile manipolo ed il Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai arriva al momento giusto. Il Fuori le palle è un grido spontaneo, lanciato per cercare di raddrizzare la gara anche negli ultimi frangenti finali come contro il Nola al Canada Roberto Cioffi. Rispolverato l’Amarsi ancora, colonna sonora degli spareggi, legato indissolubilmente alla bolgia di quelle splendide giornate
Al triplice fischio in settore è comunque in festa. 
Loro e i ragazzi hanno lottato ed è questo ciò che conta. 
A fine gara, al di là della sconfitta immeritata, la squadra viene sotto al settore a cantare l’ormai consueto “dal Trentacinque”. Tutto tranquillo al ritorno e tutti carichi per il prossimo impegno a Castel San Giorgio. Questa immensa passione, nata nel 1935, non avrà mai fine. 
C’è davvero qualcosa di magico tra la cittadina caudina e il calcio, quello vero, fatto ancora di Uomini e non di burattini al soldo dei ricottari di turno.
Si respira aria nuova, ariAudace!

Voto finale: 8
Nonostante il ritardo iniziale prova di spessore. Costanti e rumorosi. A tratti colorati.
Voto canoro: 7,5
Si sente che i ragazzi hanno voglia di cantare e sostenere questa Maglia. In crescita.
Striscioni esposti:
NUOVI RIBELLI, UAC 1935, CERVINARA PRIMA DI TUTTO
Curiosità:
Presente qualche reduce della Zona Audax. Segnali o occasionali?

lunedì 27 novembre 2017

fototifo_uac






Nuovi Ribelli UAC a Casalbuono, Salerno (17/18)
foto scattate da Vincenzo De Lucia Asd Audax Cervinara 1935

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Guarda il servizio di UserTv
Valdiano - Audax Cervinara (1-0)

domenica 26 novembre 2017

sabato 25 novembre 2017

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Avversari/Valdiano

Nessuna forma di tifo organizzato. Hanno avuto un momento di gioia con la promozione in Eccellenza e come accade in questi casi nacque un’aggregazione estemporanea. 
Infatti, nelle partite successive non si sono visti né sentiti i  rossoblù valdianesi.
In passato, invece, c’era una bella realtà da queste parti, capace di disputare alcuni campionati tra i professionisti. Cercando in rete abbiamo trovato due video molto datati.



Il primo è la raccolta di cori degli Ultras Valdiano, mentre il secondo risale alla sfida con la Cavese vinta dai salernitani per ben tre reti a zero. 



Precisiamo però che il Valdiano 1985 è scomparso nel 1990 dopo cinque incredibili anni di gloria tra serie C2 e Interregionale. Questo di domenica è un Valdiano diverso anche nei colori. Quelli del passato erano Rossoneri, invece il Valdiano moderno, nato appena nove anni fa, ha scelto le casacche Rossoblu. 

La Scheda
Squadra: Asd Valdiano Calcio
anno fondazione: 2008
colori: rossoblu
nome gruppi:-Ultras Valdiano
 gruppi storici: Club Fedelissimi “Gerardo Ritorto”
gemellaggi: -
simpatie: Palermo
antipatie: Gelbison
rivalità: Cavese, Pollese, Turris Consilina, Portici.
politica: -
Stadio: Vertucci di Teggiano ora San Giovanni di Sassano ora Comunale di Casalbuono (Sa)
città: Atena lucana, Auletta, Buonabitacolo, Caggiano, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Petina, Polla, Sala Consilina, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sanza, Sassano, Sant’Arsenio e Teggiano.
sito: http://www.asdvaldiano.it/

mercoledì 22 novembre 2017

martedì 21 novembre 2017

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Audaci Seguaci contro il Nola (17/18)
foto scattate da Vincenzo De Lucia /Asd Audax Cervinara 1935

il Curvometro Cervinarese | Audax Cervinara - Nola 1925



Curvometro Cervinarese 19.11.2017
11^ giornata Eccellenza girone B
Audax Cervinara – Nola (4-3)

Non è una domenica qualsiasi al Canada Roberto Cioffi di Cervinara. Non è in palio la serie D o la Coppa Italia Dilettanti. C’è da difendere una storia, un movimento, un’idea che è diventata realtà. 
La Cervinara Ultras è ancora in piedi e l’ha dimostrato in questa partita novembrina.
Appena mercoledì scorso sembrava tutto o quasi finito. Contro gli odiati conciari alle porte di Salerno si è toccato davvero il fondo. Fuori dalla competizione regionale in un silenzio da brividi sulle gradinate.  
Per risalire bisogna essere umili e guardare avanti. 
L’occasione per riscrivere il presente si presenta ai Nuovi Ribelli che hanno deciso di continuare a seguire la Maglia nata nel 1935. Gli altri ragazzi si sono leggermente defilati, per vari motivi. 
Il ciclo aperto proprio con il Nola oltre dieci anni fa vive una nuova fase. Da quel gennaio 2007 ne hanno fatto di strada gli Audaci Seguaci. Presenti in ogni stadio o campo di periferia. Colorati e calorosi anche quando si balbettava in Promozione senza mire o speranze. 

La lungimiranza è stata premiata, perché il ricambio generazionale non è una cosa semplice. Quando nacquero i Nuovi Ribelli furono in molti sminuire l’importanza di un gruppo di ragazzini. Invece, quel manipolo di giovanissimi è cresciuto al fianco dello Zoccolo Duro UAC, restando in piedi per la seconda volta. La prima fu nel 2010/11, proprio dopo la finalissima persa in casa contro l’odiata Sanità di Napoli. In pochi continuarono a crederci dopo la sconfitta, la mancata iscrizione e il tonfo in Prima Categoria dopo quasi trent’anni tra Eccellenza e Promozione. 
I Nuovi Ribelli si tuffarono in quell’avventura, consapevoli dei limiti, ma vogliosi di difendere questi magici Colori. Ora, dopo parecchie stagioni, eccoli lì. 

L’undicesima giornata resterà impressa nelle corde vocali di quasi cinquanta giovanotti che hanno trascinato l’Audax del Presidente Joe Ricci e dell’Allenatore Pasqualino Iuliano. 
Rocambolesco quattro a tre dal sapore unico. 
Un’altalena di emozioni che rilancia il Cervo ai vertici del calcio regionale Campano.

L’atmosfera iniziale non è delle migliori. Troppe giornate a porte chiuse, una doppia assenza in Coppa e la difficile situazione interna in seno agli UAC, dopo la fine dell’era Presiello, non lasciavano presagire nulla di buono. 

Dietro la balaustra esplode la voglia di riscatto dei N.R. che contribuiscono all’impresa degli Uomini capitanati da Alessio Befi, anche se l'attaccante purosangue abbandona il terreno di gioco dopo pochi minuti a causa di un infortunio.

L’inizio è davvero da brividi: Noi Vogliamo questa vittoria, fatto a rispondere si sente decisamente bene. Parte il Ricordo quand’ero fanciullo sognavo una maglia e un pallò accompagnato da un redivivo tamburo. Tante le manate degli Ultras, che cancellano il periodo buio con un tifo fatto di tanto cuore e tanta sana rabbia agonistica

Diffidato sempre presente è il doveroso tributo a chi non può seguire il gruppo e la squadra. Numericamente non sono tantissimi, ma cantano tutti e tutti impegnano fino a perdere la voce. 
Tutti compatti. 
Son sempre qui e canterò così, finchè non morirà finchè non finirà questa vita ultras e il messaggio lanciato tra bandiere a scacchi e a bande biancoblu.
Il non ci avrete mai come volete voi infiamma la balaustra ed è uno spettacolo ascoltare il tifo e vedere l’entusiasmo crescere. Le gradinate vogliono vincere ed il motivetto cambia in e segnalo per noi e faccelo sto gol. Noi vogliamo questa vittoria  con il tamburo rende bene.
Il Ti amo e non sarai mai solo, te lo diciamo in coro, che non sarai mai solo è leggermente veloce, soprattutto i battimani sembrano applausi a scena aperta.

Segna per noi, bisogna vincere, seguito da Magico Cervo alè, resiste anche alla rete avversaria che mette in salita la gara. Il tifo non ne risente e i presenti invitano gli atleti a tirare fuori gli attributi: Ragazzi, fuori le palle. Secco.

Intanto, gli spalti si vanno riempendo e si notano tante facce note, che preferiscono guardare la partita sparpagliati. La gente come noi non molla mai è uno dei cori più lunghi, preciso nel momento più difficile del Cervo. I primi venti minuti sono positivi e lasciano ben sperare. 
La voglia di sostenere l’Audax era tanta. 
Noi siamo il Cervinara, a rispondere, mette la firma alla nuova fase del tifo organizzato.
Rispolverato il Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a vedere il Cervo.
Altro coro contro la repressione: Diffidato olé, non mollare perché, tutta quanta la curva è con te. 

Al trentatreesimo arrivano gli ospiti in curva. Una cinquantina i nolani, guidati dagli Essepienne ed accompagnati dai alcuni gemellati, gli Old Fans di Fondi.
L’arrivo degli oltre cinquanta ospiti non interferisce sulla prova dei Cervinaresi, anzi. 
Le diffide passano solo gli ultras restano è fatto bene e dura abbastanza. 
Il livello è buono e nessuno avrebbe scommesso mille lire prima della partita. 
Molto potente il coro sulle note di Rita Pavone: Perché la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita pallone, perché? Perché, Cervinara io lo amo più di te. Troppo veloce il battimani, ma proprio su questo coro Colarusso pareggia sotto il naso dei gigliati.
Esulta il Canada con il classico Mi diverto solo se vedo vincere il Cervo
Finisce il primo tempo con un ritrovato entusiasmo sulle gradinate. 
La gente come noi non molla mai, sottolineano i Nuovi Ribelli che nei primi quarantotto minuti non ha mai abbassato la guardia.

Inizio lento nel secondo tempo e addirittura si sentono i nolani che in curva fanno la loro egregia prestazione. I Cervinaresi aprono uno striscione cartaceo, fatto molto bene, con scritto Forza Luca in rossoblu. Il messaggio è per lo sfortunato ultras della Sambenedettese che è in coma da qualche giorno dopo un episodio alquanto nebuloso. Seguiremo gli sviluppi di questa vergognosa vicenda. 
Gli Ultras Audax hanno un buon rapporto con alcuni ragazzi della Samb conosciuti dopo il terremoto dell’agosto 2016. Gli UAC, insieme alle tifoserie della Valle Caudina, raccolsero tantissimi aiuti per i terremotati, oltre le rivalità campanilistiche. I napoletani bianconeri applaudono allo striscione esposto dalle nuove leve, comparso in molte piazze italiane ed anche all’estero.
Si alza un forte Forza Luca non mollare che precede un massiccio no al calcio moderno.
La mentalità ultras, fatta di regole non scritte, unisce gli amanti di un mondo che sta crollando sotto i colpi di repressione e interessi economici. Onore a chi difende il difendibile.
Cervinara olè non ci posso far niente il mio cuore lo sai batte solo per te è tra i migliori pezzi della giornata, fatto tra uno sventolio continuo di vessilli e tanti battimani.

Immancabile il coro per i fratelli di Eboli: Ebolitana & Cervinara! 
Te lo dico con la voce te lo dico forte ancor ed in campo la squadra non molla, lotta su ogni pallone, pur senza sbrogliare la matassa. Il Nola è messo bene in campo, ma l’Audax ha quella spinta in più grazie al sostegno continuo dagli appassionati. 
I numeri complessivi sono abbastanza scarsi, ma a noi interessa la qualità. 
La quantità si vedrà da maggio ad agosto. 
Gli Ultimi romantici ribadiscono, senza mezze misure: Noi siamo il Cervinara!

Segna per noi, bisogna vincere e l’Audax passa in vantaggio con la Lince Zerrillo. 
Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai accompagna la palla in porta. 
Si scalda il Canada e puntuale dopo la rete parte il Mi diverto solo se vedo vincere il Cervo, forza grande Cervinara, non ti lasceremo mai. 
Il tifo cresce e il Cervo prende le misure per mettere a tappeto gli avversari. 
I Nuovi Ribelli salutano, ancora una volta, i daspati locali con Diffidato sempre presente..
Questo secondo tempo passerà alla storia per lo scoppiettante finale. 
L'autorete di un difensore caudino rimette in carreggiata la città di Giordano Bruno. Due  due. 
L’Audax non si blocca e triplica con un super Zerrillo. 
Sorrisi tra i padroni di casa che mancavano da settimane. Sembrava fatta, ma i blasonati ospiti in casacca a strisce riescono nell’impresa. 
Tre a tre e bruniani in festa che accendono qualche torcia in curva. 
Il quadrato BiancoBluAzzurro non si ferma mai ed è un bel punto di partenza. 
Oltre il risultato, come giusto che sia. 

Gli sforzi di tutti, oltre il novantesimo, vengono premiati con un calcio di rigore a pochi secondi dal termine. Colarusso insacca e si scrive una nuova pagina di storia, in campo e sulle gradinate.
Il Dodicesimo Uomo in campo è indispensabile per questa squadra che regala audaci ed indelebili emozioni
I tre punti rilanciano definitivamente la compagine nata nel 1935, ora a sole due lunghezze dalla vetta occupata dall’Agropoli. 
La Cervinara Ultras vive alla giornata e continua a crederci.
Finale con Dal Trentacinque insieme agli leoni con la Maglia sudata.

Voto finale: 8
L’undicesima giornata potrebbe essere la prima di un nuovo ciclo.
Voto canoro:7+
Impegno lodevole e sostegno continuo. Molti cori eseguiti con stile.
Striscioni esposti:
NUOVI RIBELLI, UAC 1935, CERVINARA PRIMA DI TUTTO.
Curiosità:
Esordio per la nuova pezza degli UAC 1935 esposta in balaustra. Presenti in forma anonima molti ragazzi della Brigata Trescine e della Zona Audax. Solo il tempo rimargina le ferite e/o le fratture.

domenica 19 novembre 2017

sabato 18 novembre 2017

avversari_uac



Avversari/nolani

Il 15 dicembre 1996 venne disputato il primo incontro contro l’allora Virtus Nola, compagine che raccolse l’eredità della gloriosa società sportiva Nola, nata nel 1925 e radiata nel 1995. Allo Stadio Comunale di Airola, a causa dell’inagibilità del Canada, la gara finì in parità. Scaramucce tra dirigenti e clima teso a fine gara. Gli Ultrà Nola erano, però, in coma profondo dopo l’incredibile caduta dalla serie C1 all’Eccellenza grazie al titolo acquistato dai rossoblu del Castel San Giorgio.
Lo storico sgambetto dell’Audax ai nolani risale 2006/07.
Un tifo primordiale sospinse i biancoazzurri fino al pareggio che ammutolì la presenza ospite, convinta di trovare i tre punti per terra. Fu proprio il pareggio del Canada che fermò la scalata al girone C della Promozione campana. Casualmente il Boys Nola venne ammesso in Eccellenza acquistando il titolo del Lacco Ameno e cambiando denominazione in Atletico Nola.
Tempi duri fino al 2014, anno che vide il ritorno del vecchio nome e di un ritorno di fiamma dopo anni abbastanza grigi. Nella scorsa stagione sono tornate a galla le vecchie ruggini, anche se fino alla fine della gara non ci furono sfottò, a parte una scaramuccia tra tifosi per dei Caffè Borghetti
Questo riportarono i giornali l’indomani:


NAPOLI. In relazione all’incontro di calcio Nola Cervinara, valido per il Campionato Eccellenza, disputatosi in data 02.10.2016 presso l’impianto di Nola, sono stati emessi da questa Divisione di Polizia Anticrimine della Questura partenopea 3 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive nei confronti di altrettanti sostenitori del Nola, per la durata di quattro anni, con obbligo di presentazione presso il Commissariato di Nola. Al termine della partita, alla quale avevano assistito circa duecento tifosi locali e settanta ospiti, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Nola aveva provveduto alla scorta dell’autobus con a bordo i tifosi del Cervinara. Durante il tragitto, all’altezza dell’alveo di Casamarciano, circa quindici persone, alcune con il volto travisato da passamontagna e sciarpe, improvvisamente, tendevano un agguato dopo essersi nascoste dietro una folta vegetazione, e iniziavano a scagliare grosse pietre all’indirizzo del pullman con a bordo 50 tifosi ospiti, danneggiandolo e rompendo alcuni vetri e colpendo il conducente, che veniva refertato per lesioni presso la Casa di Salute S. Lucia. Il personale di Polizia, prontamente sceso dalle autovetture di servizio, si poneva all’inseguimento dei teppisti, nel frattempo datisi alla fuga nelle campagne circostanti, riconoscendo, senza ombra di dubbio, tre individui non travisati, tra i 24 e i 30 anni, tutti appartenenti al gruppo di tifosi identificati dalla sigla U.C.A. (Ultras Cattive Abitudini), fra quelli che avevano partecipato al lancio di pietre. Nel corso dell’inseguimento venivano rinvenuti due razzi da segnalamento, un’asta in plastica per bandiera ed un berretto di colore marrone che, dalle riprese effettuate durante la partita, risultava essere stato indossato nello stadio da uno dei tre soggetti a torso nudo. Personale del Commissariato, in serata, si portava presso l’abitazione dei tre tifosi del Nola, per poi condurli presso gli uffici, dove venivano denunciati in stato di libertà per lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, danneggiamento e lesioni. Per questi motivi, considerata la gravità e la premeditazione dell’azione violenta del gruppo, il Questore di Napoli ha applicato ai tifosi responsabili dei disordini il provvedimento amministrativo del Divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO) per quattro anni, con obbligo di firma presso il Commissariato di Nola in occasione degli incontri di calcio, che verranno disputati dal Nola. Tutti i provvedimenti, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, sono stati convalidati dal Gip presso il Tribunale di Napoli.


Nella gara di ritorno non accadde nulla. Porte chiuse e striscione TRASFERTE LIBERE degli UAC che disertarono. L’Audax strappò quattro su sei punti al blasonato Nola 1925. L’amicizia in comune con la Eboli Ultras ha smussato gli angoli nei mesi successivi, nonostante un chiaro striscione degli UAC riferito ai nolani.
Al di là dell’episodio contro gli Audaci Seguaci, la tifoseria gigliata ha una lunga storia che riportiamo grazie ad un interessante articolo di Nello Cassese, molto preciso nell’analizzare la storia del tifo bianconero fino ad oggi.
Campionato di Promozione Campano 2014-2015, apparentemente non dovrebbe avere nulla a che fare con l’S.S. Nola 1925, e invece quest’anno la storia del calcio a Nola si intreccia con questo campionato. Dopo anni di “elemosina”, di passaggi di testimone, di porte chiuse e di pellegrinaggi verso altre strutture, il calcio nolano è tornato nella città bruniana.
È strano pensare ad un calcio a Nola che non sia almeno dilettantistico (pur rispettando la Promozione, che è una categoria importante), ma è questo uno sport che non perdona, in cui spesso bisogna vendere l’anima al diavolo, in cui bisogna sporcarsi le mani e ripartire; e allora, se lo spirito è questo, benvenuta Promozione, bentornato S.S.Nola. Con il ritorno del calcio a Nola è tornato l’entusiasmo, sono tornate le famiglie allo stadio, i bambini hanno cominciato a salire i gradini degli spalti con i papà, hanno cominciato a chiedersi cosa fossero quelle casacche bianconere in quel prato verde. E allora fingiamo di essere tutti bambini, la domanda da farsi è cos’è il Nola?, la risposta non possono che darcela chi il Nola l’ha sempre vissuto : i tifosi.


Un mix di divertimento, passione, tafferugli, personaggi storici, è tutto questo la storia del tifo a Nola. Adulti e bambini, tutti accorrevano allo stadio e cercavano di entrarvi con qualsiasi mezzo; si poteva assistere al simpatico siparietto in cui i bambini chiedevano a sconosciuti adulti di farli entrare insieme a loro, spacciandoli per proprii figli, per risparmiare così il biglietto, altri bambini invece scorgevano tratti di partita dai buchi del cancello arrugginito dove poi un giorno sarebbe stata costruita la curva. Tra gli spalti c’erano personaggi quasi “mitici”, come “Bambiniello” e “Mille mosse”, “O’ Sicc”; quest’ultimo è ricordato soprattutto per il suo “fritto misto”, il suo repertorio di canzoni napoletane con il quale intratteneva la gente sugli spalti.
 “Mitologico” è invece il personaggio di Gigginiello, magazziniere del Nola, da una vita al servizio dei bianconeri. Con l’ascesa del Nola Calcio, venivano a formarsi sempre più gruppi ultras, pronti a sostenere il team a e a difendere il nome e l’onore della città e della squadra con ogni mezzo. Già nei primi anni ’80 si registravano piccole formazioni di ragazzi che seguivano il Nola ovunque. Nell’88 nasce “Impero Bianconero”, che da un’identità al tifo nolano organizzato; infatti in pochi anni nasceranno gruppi come i Fedayn, Brigate, Rebels &  Demon’s, Indians, Nasty Boys.

Con l’approdo in C\1 arrivarono i confronti con squadre blasonate e i primi scontri, nacquero i primi antagonismi storici, soprattutto contro i supporters Casertani, Avellinesi e della Turris. Lo scontro con il tifo avellinese continuava spesso anche dopo la fine delle partite, vista la vicinanza con la città di Baiano, sede di un importante gruppo del tifo avellinese (New Bush 1989).
L’episodio entrato nella storia del calcio nolano è sicuramente quello del 18 Aprile 1993, giorno del derby di ritorno tra  Nola e Avellino; i tifosi nolani portarono  al centro del campo una pecora di cartapesta, questo provocò l’ira dei tifosi avellinesi che invasero il campo e la distrussero, tuttavia subito dopo comparve tra gli spalti nolani una nuova pecora di cartapesta, lasciando di stucco i tifosi avellinesi. L’inimicizia con la Casertana cominciò invece nell’anno dell’esordio in C\1, quando a Caserta fu vietato l’accesso ai vessilli nolani, mentre i supporters vennero accalcati in un angolino a fianco alla tribuna locale. La “vendetta” nolana si vide nel match di ritorno quando gli ultras nolani bruciarono vari striscioni dei supporters casertani, che risposero con una sassaiola.
Il 29 Novembre 1992 invece gli ultrá nolani bruciarono lo striscione del gruppo casertano “Boys Vanvitelli” e furono costretti dalle forze dell’ordine, dopo un acceso scontro con i casertani, ad abbandonare lo stadio. 


Con i supporters della Turris invece i rancori cominciarono quando, nel campo neutro di Portici, i tifosi corallini rubarono lo striscione “Brigate” ai nolani. Degna di essere ricordata è comunque il gemellaggio con i tifosi della Juve Stabia in occasione di una partita di solidarietà in cui ci furono scambi di sciarpe e striscioni; tuttavia i tifosi stabiesi non incentivarono più di tanto questa situazione e, anzi, anni dopo alcuni cani sciolti stabiesi arrivarono addirittura ad aggredire dei supporters nolani.

In generale, in questi anni Nola era una delle piazze più calde del Meridione, spesso si vedevano episodi di guerriglia tra tifoserie, soprattutto se venivano offesi i colori bianconeri e la città di Nola; i supporters nolani seguivano ovunque la squadra e ai calciatori e allo staff chiedevano il massimo impegno. Tuttavia nella stagione 92-93 si arrivò ad un episodio singolare: due calciatori, Rovano e Casale, furono allontanati dalla squadra per mano degli ultras, che li accusavano di scarso impegno e di denigrare il nome di Nola.
Con la discesa della squadra e con i vari fallimenti si è venuto a decimare anche il movimento ultras nolano. Il primo gruppo organizzato moderno degno di nota è “Vecchia Militanza Nola”, seguito da “Nucleo Scozia”, del 2002. Attualmente il gruppo ultras più importante è il gruppo “Essepienne”, nato nel 2008 da due gruppi, “Nolani” e “Del Nola Ultras”; altri gruppi sono “Antichi Valori”, “Cattive Abitudini”, “Ultras Nola sez. Casamarciano” e il gruppo femminile “Rosa vive”, questi ultimi tre gruppi sono perlopiù sottogruppi degli Essepienne.
Il movimento ultras moderno è autofinanziato e non ha mai fatto mancare il proprio supporto al Nola Calcio. La costante nella storia dell’S.S. Nola è di sicuro la tifoseria, Nola è una piazza calda e calorosa e merita piazze migliori. Dopo ogni caduta, dopo ogni fallimento, ciò che resta è il piacere di “uscire di casa per andare allo stadio a tifare il Nola”, ancora una volta.
Ecco il calcio a Nola; ieri, oggi e domani.

La scheda

Squadra: Società Sportiva Nola
città: Nola (Na)
anno fondazione: 1925
colori: bianconero
gruppi: Essepienne, Ultras Cattive Abitudini, Antichi Valori, 1925, U.N. Casamarciano e Rosa Vive.
gruppi storici: Ultrà Nola, Fedayn, Indians, Nasty Boys, Brigate, Cruels, Rebels, Vecchia Militanza Nola, Del Nola Ultras, Nolani e Nucleo Scozia.
amicizie: Fondi, Juve Stabia, Acireale, Salernitana, Ebolitana, Sora.
rivalità: Avellino, Casertana, Audax Cervinara (UCA), Catania, Cicciano, Arzanese, Boys Caivanese, Ercolano, Afragolese, Cosenza, Baiano, Rinascita Vico, Stasia e Saviano.
Stadio: Comunale di Nola

giovedì 16 novembre 2017

mentalità_uac



FORZA LUCA!

Luca Fanesi è un ultras della Sambenedettese di 44 anni padre di due figli piccoli che durante alcuni scontri in Vicenza-Samb è stato preso a manganellate in testa dalla celere.
Da quel momento Luca è in coma in un ospedale vicentino.
La sua famiglia accorsa a Vicenza per stargli vicino è supportata in tutto e per tutto dalla stessa tifoseria del Vicenza.
Nessuno ne parla, né i media locali né i media nazionali.
Le forze dell’ordine stanno cercando di insabbiare tutto facendo passare l’accaduto come una caduta accidentale, ma tutti hanno visto.
Fai girare la notizia a tutti i tuoi “fratelli Ultras".
FORZA LUCA NON MOLLARE !

il Curvometro Cervinarese | Audax Cervinara - solofra



Curvometro Cervinarese 15.11.2017
Sedicesimi di Coppa Italia Dilettanti Campania
Audax Cervinara 1935 - solofra (1-3)

Triste mercoledì pomeriggio a Cervinara. Poche decine di presenti sulle gradinate che assistono inermi all’eliminazione dalla competizione nazionale. Assente il sostegno organizzato in questa delicata sfida per continuare il cammino in Coppa Italia Dilettanti.
Si aspettano tempi migliori. 
Tra porte chiuse e diserzioni generali la Cervinara Ultras vive un momento estremamente difficile e la squadra in campo ne risente. Infatti, al triplice fischio esultano i conciari nel gelo del Canada.

Sono lontani i tempi in cui le gare infrasettimanali erano la palestra per i più giovani. Per anni c'è sempre stato un manipolo di UAC presenti in ogni angolo della Campania.
Purtroppo, questo è uno dei limiti del gruppo, oggi amplificato dallo scollamento tra vecchia e nuova generazione. Questo è il prezzo da pagare per creare un vero ricambio generazionale e non restare schiavi della più odiosa casualità.
In settimana l'Audax Cervinara è stato premiato dai vertici del calcio regionale per la splendida stagione scorsa. L'euforia passata per il Cervo si trasforma in miraggio nel deserto delle gradinate dedicate alla memoria di Roberto Cioffi.