venerdì 28 aprile 2017

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Avversari/S.S.Ebolitana 1925

La rubrica “Avversari”, sospesa nel girone di ritorno, torna in occasione della trentesima ed ultima giornata del girone B di Eccellenza. Arrivano “i fratelli” Ebolitani e prendiamo l’occasione al volo per informare i tanti seguaci del sito.
Riportiamo la storia della Eboli Ultras:
Parlare del tifo organizzato ad Eboli vuol dire innanzitutto fare riferimento alla nascita del Nucleo Sconvolti Ultrà Eboli, abbreviato in (NSUE) nel 1984. Nonostante le categorie non certo di primo livello per l’epoca, con l’Ebolitana che era solita veleggiare in serie D, o più spesso in eccellenza o promozione, la vecchia curva del Massajoli è sempre stata animata da questo storico gruppo e le trasferte erano sempre numerose, con i famosi due o tre pullman sempre pieni ad ogni partita fuori casa.


Sul finire degli anni ’80 poi fu siglato il primo gemellaggio ufficiale, con gli ultras del Savoia di Torre Annunziata, seguito pochissimi anni dopo da un altro storico gemellaggio, con l’Audace Cerignola. Da segnalare inoltre lo splendido rapporto instaurato tra la tifoseria eburina con il campione brasiliano Josè Guimaraes Dirceu, che per due stagioni, dal 1989 al 1991 vestì la casacca biancazzurra, e fu autore di uno dei gol che gli ebolitani ricordano con maggiore soddisfazione, grazie a una magistrale punizione all’88°, contro quella che allora era la capolista del girone di serie D ossia la Juve Stabia (che poi vinse il campionato).
Allo stesso tempo all’epoca nacquero già i primi scontri e dissidi con altre tifoserie, in particolare con Paganese, Scafatese, Sant’Antonio Abate e con la Juve Stabia stessa. In particolare con le “vespe” stabiesi i contatti tra le tifoserie iniziarono nel prepartita, per continuare durante e terminare alcune ore dopo il match.  In questo periodo c’è da segnalare la presenza in curva di altri piccoli gruppi di tifosi, sempre appartenenti al Nucleo, che si riconoscevano dietro propri striscioni, e dunque ricordiamo i vari Gruppo Basetta, Sbullonati, Morrison Group e Boys Eboli.
Nel corso degli anni ’90, dopo la vergognosa retrocessione in promozione dell’Ebolitana, la curva del Massajoli crebbe sempre di più, complici anche risultati decisamente migliori che riporteranno la squadra biancazzurra di nuovo in serie D, dopo la trionfale cavalcata del campionato 1995-96.


Collettivo Hobos
Altri disordini in questi anni si verificarono con l’Angri (durante una partita di coppa Italia), con il Potenza e con il Gragnano. Ritornata in serie D, e stabilizzatasi qualche anno in questa categoria, nel 1997 nacquero gli Eburi Fans e l’anno successivo nel 1998 il Collettivo Hobos, che si affiancarono al Nucleo, aggiungendo altro colore e collaborando ad alcune riuscitissime coreografie nella gloriosa curva del Massajoli (ricordiamo in particolare quelle con il sipario contro Sant’Anastasia e il copri curva “EBVRVM” contro la Casertana).
In particolare, gli Hobos si notarono per il loro lunghissimo striscione di oltre 20 metri e gli Ebvri fans per il materiale molto curato, dalle bandiere, agli stendardi. Dal canto suo, il Nucleo continuò ad andare avanti e a produrre anch’esso materiale di prim'ordine, come le sciarpe a bande, la fanzine “Nucleo” che veniva sempre distribuita ad ogni partita casalinga, oltre ad una miriade di adesivi del gruppo e della squadra. Nella seconda parte degli anni ’90 sono da segnalare le trasferte di Cava dei Tirreni (con oltre 500 ebolitani tutti con le pettorine azzurre), a Caserta (dove nacque la rivalità anche con i casertani), oltre ai lunghissimi viaggi in Sicilia, dove al di là dei risultati più o meno positivi, la presenza degli ultras ebolitani non è mai mancata, e in questo periodo nacque anche un forte rispetto con la tifoseria dell’Akragas (Agrigento).
Nel periodo tra la fine degli anni ’90 e il 2000, ricordiamo la trasferta in quel di Angri in treno (i famosi 77 del treno per Angri!), lo spareggio per l’accesso in D disputato allo stadio Arechi di Salerno sempre contro l’Angri, con circa 2000 tifosi ebolitani sistemati in curva sud.
In questo decennio sono ugualmente da ricordare altri piccoli gruppi di ultras provenienti dai gruppi principali, ma che esponevano propri striscioni:  Gruppo Baruffa, Sing Sing e Sick Fans.



Brigata Ultras Eboli
Con la successiva promozione in serie D dopo il lungo cammino dei playoff, conclusosi con l’invasione biancazzurra in quel di Polla per la finale contro il Francavilla, nel 2001 l’Ebolitana abbandona il vecchio e glorioso stadio Massajoli, in favore del più nuovo e capiente stadio Dirceu. A fine settembre dello stesso anno, in corrispondenza del giorno dei SS. Cosma e Damiano (festività molto sentita in città), nacque un nuovo gruppo ultras, la Brigata Massajoli, che dopo pochi anni cambiò il nome in quello definitivo di Brigata Ultras Eboli.

Da ricordare lo striscione del gruppo, il primo in pvc stampato, e gli stendardi del gruppo di vario tipo, ma anch’essi per la maggior parte tutti stampati. In questi primi anni del 2000 vanno ricordate le numerose presenze in trasferta, in particolare a Pagani, Ischia, Battipaglia, Matera, Melfi, Potenza. Nel campionato 2001/2002, da segnalare i derby con la Paganese, sempre ricchi di striscioni e cori di sfottò, oltre a quelli con la Battipagliese: uno in coppa Italia e gli altri, nelle due sfide  in campionato, dove gli scontri furono segnati da atti violenti, soprattutto allo stadio Dirceu nella partita del 2 dicembre 2001, con i reparti celere che dovettero intervenire con i lacrimogeni per evitare il peggio tra le due tifoserie.

La stagione successiva, dopo un esaltante Ebolitana-Angri, che vide la vittoria dell’Ebolitana sia in campo (per 1-0) che sugli spalti e fuori, il Nucleo 1984 decise di sciogliersi, dopo 18 anni di onorata attività. Gli esponenti del gruppo comunque restarono sempre vicino alla casacca biancazzurra, ma senza l’impegno di prima.  Purtroppo allo scioglimento del Nucleo corrispose anche la retrocessione dell’Ebolitana in Eccellenza, oltre ai famigerati fatti della gara Angri-Ebolitana. Questa, fu disputata sull'inidoneo campo di Sant’Anastasia, in seguito ai quali vi fu purtroppo un’altra ondata di diffidati e di svariati feriti.



Dopo un interlocutorio campionato di Eccellenza, nel 2004 (lo stesso anno in cui si è celebrato il ventennale della fondazione del gruppo) la società viene rilevata proprio da alcuni ultras che avevano militato nel vecchio Nucleo 1984, e magicamente l’Ebolitana vinse il campionato di Eccellenza ritornando in D, con il tifo guidato dai gruppi rimanenti, ossia Hobos, Ebvri Fans e Brigata. Nel 2005 fu confermato i gemellaggio con gli ultras di Torre Annunziata, durante un Ebolitana-Savoia di coppa Italia. Nel nuovo campionato di serie D, una squadra ha però inciso fortemente sul destino della tifoseria eburina: il Cosenza.

Gli scontri nella partita d’andata, provocarono una fitta pioggia di diffide a danno degli ebolitani, e non fu possibile per gli stessi presenziare al ritorno al “S. Vito” di Cosenza. Come si può facilmente immaginare, un episodio del genere provocò una ferita profonda tra i supporters ebolitani, al punto che si aprì una delle fasi più buie per l’intero movimento del tifo organizzato in città. Defilatisi gli Ebvri Fans, e sciolti anche gli Hobos, per alcuni anni a seguire le sorti dell’Ebolitana è rimasta solo la Brigata 2001, che nonostante campi a volte ai limiti dell’impraticabilità e risultati non certo entusiasmanti, non ha mai fatto mancare la presenza in casa e in trasferta.

I Vecchi Hobos
Nel campionato 2006/2007 nasce inoltre un forte rispetto, soprattutto da parte del gruppo Brigata, con gli ultras del Barletta. Inoltre nello stesso campionato vi è da ricordare la presenza degli ultras di Cerignola allo stadio di Lavello per l’andata dei playout di serie D, dove fu rinnovato lo storico gemellaggio con i pugliesi. Nonostante le oltre 4000 presenze nella gara di ritorno al “Dirceu”, l’Ebolitana non ebbe la meglio sul Lavello e retrocesse un’altra volta in eccellenza, aprendo così un periodo difficilissimo per il tifo ebolitano, costretto di nuovo per anni a confrontarsi con campi e tifoserie di livello nettamente inferiore al proprio blasone. In questo decennio nel 2004 e nel 2005 ricordiamo tra l’altro la nascita degli “Ultras ’04” e dei “Vecchi Hobos” che per alcuni anni hanno contribuito alla causa del tifo ebolitano.

Nel 2009 è nato un nuovo gruppo ultras, Pessimi Elementi, che così si va ad affiancarsi alla “Brigata”, facendo in modo che le presenze in casa ed in trasferta fossero leggermente più numerose che in passato.


La crescita numerica del gruppo Brigata è stata accompagnata dalla creazione di numeroso materiale come sciarpe, stendardi, adesivi, bandieroni di ottima fattura. Anche i Pessimi Elementi hanno fatto lo stesso, con sciarpe, felpe, adesivi e con lo striscione in pvc bianco, con scritta azzurra.
Da menzionare inoltre la massiccia presenza in quel di Striano, per la finale playoff Striano-Ebolitana nel maggio 2009, che purtroppo però, nonostante il pareggio sul campo, ha visto il successo della formazione napoletana ai danni dell’Ebolitana a causa di una migliore posizione in campionato. L’anno successivo è stato quello della definitiva rinascita sia per la squadra che per il tifo, con alcune partite dove davvero il tifo ha toccato picchi degni di nota. Il campionato si  concluso con l’approdo in serie D per mezzo dei playoff, con oltre 3500 presenze allo stadio “Dirceu” per la finalissima playoff contro l’Isernia il 13 giugno 2010.
Da segnalare in questi anni prima il gemellaggio con la tifoseria di Sarno, poi dopo qualche anno il forte rapporto di amicizia con gli UAC di Cervinara (in particolare con il gruppo Pessimi Elementi) e il peggioramento dei rapporti con gli ultras della Cavese, in occasione di una partita amichevole disputata nell’agosto 2010 allo stadio “Lamberti” di Cava.


Eboli, stadio Dirceu: curva Nord
Nel campionato di serie D 2010/2011 inoltre si forma un altro gruppo ultras, Amstaff Ultras Eboli, contestualmente alla creazione di uno striscione unico in curva nord, che riporta la sigla UCM (unione coerenza mentalità), dietro al quale si riconoscono i due gruppi ultras già in attività più l’ultimo arrivato Amstaff, assieme ad altri ultras storici provenienti chi dal Nucleo, chi dagli Hobos, ecc. Da segnalare la rivalità nata con la Turris, oltre che la conferma della rivalità con la Casertana. E’ stata inoltre siglata un’amicizia con le tifoserie di Acireale e Noto.



La Scheda
Squadra: Società Sportiva Ebolitana
anno fondazione: 1935
colori: biancoblu
nome gruppi: Pessimi Elementi 2009, Ultras, Curva Nord Ultras Eboli, Nucleo Sconvolti Ultrà Eboli, Boys Eboli, Sick Fans, Gruppo Basetta, Sbullonati, Eburi Fans, Gruppo Baruffa, Morrison Group, Sing Sing, Fedayn, Amstaff Ultras Eboli, Collettivo Hobos, Vecchi Hobos, Brigata Massajoli poi Brigata Ultras Eboli, Ultras ’04, Zona 167, Unione Coerenza Mentalità.
gemellaggi: Audace Cerignola, Sarnese, Castrovillari, Savoia, Audax Cervinara 1935, S.S. Nola 1925
amicizie: Acireale, Noto.
rivalità: Battipagliese, Turris, Angri, Casertana, Portici, Scafatese, Cosenza.
politica: apolitici
Stadio: Josè Dirceu e/o Comunale Massajoli

città: Eboli (Sa)

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Ultras Audax Cervinara a San Martino (12/13)

Foto scattata da Pietro Esposito
Sabato 16 Marzo 2013 - Campionato di Promozione - Girone C
 Stadio comunale "Melina Pignatelli" San Martino V.C.(AV).

TUTTI AL CANADA!



lunedì 24 aprile 2017

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Cervinaresi ad Avellino (12/13)

il Curvometro Cervinarese | Santa Maria Cilento - Audax Cervinara



Curvometro Cervinarese 22.04.2017
XXIX giornata – Eccellenza Girone B
Polisportiva Santa Maria Cilento - Audax Cervinara 1935 (1-3)

Trasferta amara per gli Ultras Audax Cervinara, non per l’Audax 1935 che sbanca il Carrano di Castellabate, la ridente cittadina giallorossa in provincia di Salerno. 
Tre a uno il risultato finale che contribuisce all’entusiasmante cavalcata ai vertici della Campania dilettante. Un traguardo epico per il calcio Cervinarese. 
Per gli Ultras, invece, una giornata di merda da cancellare.

Oggi non ci sono giustificazioni che reggono per il numero elevato di assenti.
Problemi logistici all’ultimo minuto, impegni di lavoro e imprevisti vari mettono alle corde lo Zoccolo duro degli UAC. 
Onore al manipolo presente, anche se senza materiale ed in silenzio.
L’Eccellenza ha segnato uno spartiacque nella storia del tifo organizzato Cervinarese. 
E’ evidente.
Il macigno più grande è la spietata repressione che sta vincendo tante battaglie liberticide contro gli Ultras in ogni stadio d’Italia, dalla Serie A alla Terza Categoria.
Le sbavature interne e le tarantelle esterne stanno facendo il resto.
In Italia la lista dei “diffidati” tra poco supererà il numero dei sostenitori sulle gradinate. 
In queste realtà, invece, basta ben qualche daspo in più per mettere in difficoltà le cosiddette tifoserie minori. Il clima non è dei migliori, non solo a Cervinara. I risultati del rettangolo di gioco possono invertire la rotta, per fortuna. 
Servono gli attributi da parte di tutti coloro che hanno a cuore questa splendida e audace realtà, basata sull’amicizia e sulla fratellanza.
Alle porte ci sono gli spareggi per la serie D.
Siamo ad un passo da un sogno, probabilmente più grande di noi, dal punto di vista calcistico.
La Cervinara Ultras, invece, vive giornatacce buie.
Il ricambio generazionale è lento, mentre la Vecchia Guardia invecchia.
C’è una piazza calorosa, sì, ma non continua e assidua come un tempo.
Queste ultime gare rappresenteranno un banco di prova importante, per tutti.
Le decisioni sul futuro degli UAC saranno prese, con saggezza e stile, dopo la fine della stagione.
Oggi siamo in corsa per la Storia e le sterili polemiche non servono.
Occorre rispolverare l’entusiasmo contagioso del Cervinara e risvegliare la passione audace degli ultimi anni.
La Cervinara Ultras è un mondo fatto di innumerevoli chilometri macinati in campi, campetti e stadi di periferia, a volte senza nemmeno i guardialinee.
La Cervinara Ultras è fatta di risate goliardiche e sincere, di vittorie spettacolari in campo e sugli spalti, di sconfitte ingiuste e dolorose, di porte chiuse da aprire, di corde vocali lacerate, di calli sulle mani, di infiniti litri di birra, vino e di sudore, tra lo sventolio di bandiere cucite a mano, che si perdono nell’acre fumo delle torce, con un tamburo di sottofondo che dà il ritmo giusto e lascia riprendere fiato…
La Cervinara Ultras è l’amore per la propria Città.
La Cervinara Ultras è la voce degli Ultimi Ribelli Romantici.
La Cervinara Ultras è la pura esaltazione di una passione, senza fine e senza fini.
Tutto sommato, la stagione 2016/17 è stata lunga, ostica ed ha segnato profondamente il gruppo, nel bene e nel male.

...e a Castellabate? 

Piangere sulla birra versata è inutile. Bisogna prenderne un’altra.
Subito.

Avanti Ultras Audax Cervinara, chi si ferma è Pignataro!

Chelsea Head Hunters | documentario Tele+ (anni 90)




Documentario "sleale" di un infiltrato tra gli Hooligans del Chelsea.

mercoledì 12 aprile 2017

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Settore Ospiti | Alessandria



Settore Ospiti/Approfondimenti Ultras

Nuova rubrica per CervinarAudace. Mancava una finestra sul mondo ultras "esterno" alla nostra realtà. Abbiamo fatto girare qualche documentario, una mancata di film e ora diffondiamo articoli che reputiamo interessanti. 
Pubblichiamo una lettera scritta per un Ultras dell’Alessandria, segnalata dal vecchio caro amico “Tonino”.
Buona lettura e LIBERTA’ per gli ULTRAS d’Italia.

LETTERA APERTA AD AUDI
Caro Audi,
lo sai che queste cose (scavalcare ed entrare in campo al termine di Alessandria-Giana Ermino) non si fanno e non si devono fare;
lo sai che non si devono fare anche perché ti becchi 5 anni di DASPO e c’è qualcuno che gode;
lo sai che sono cose da brutto Ultrà cattivo, da tifoso della preistoria, quando gli stadi erano pieni e in curva c’erano strumenti pericolosi per l’ordine pubblico come i tamburi, i fumogeni, le trombe, qualche petardo (orrore!);
lo sai che quando becchi 4 pere in casa dalla potentissima Giana Erminio devi essere contento e continuare a battere le mani perché altrimenti turbi l’unità dell’ambiente;
lo sai che se prendi 4 pere dalla  potentissima Giana Erminio la colpa è dei tifosi che, a fine partita (dopo che le 4 pere sono già state servite), si incavolano leggermente;
lo sai che se tu lavori in fabbrica a 1.200 Euro al mese e loro ne prendono 10.000 per dare dei calci ad un pallone, il cretino sei tu che li insulti quando non fanno bene il loro lavoro;
lo sai che se Braglia perde 5 partite in trasferta su 6 devi continuare a dire che è un grandissimo allenatore;
lo sai che se scavalchi fai arrabbiare quelli che arrivano allo stadio in SUV e che non vogliono vedere queste brutte cose;
lo sai che quelli che vogliono vedere la partita dal  pitch view (ma che diavolo sarà?) non sopportano certe sceneggiate;
lo sai che queste cose non le devi fare perché c’è gente che ha visto meno di un centesimo delle partite dei grigi che hai visto tu, ma che pretende di dirti come si deve tifare l’Alessandria;
lo sai che queste cose non le devi fare perché dopo 43 anni passati a farci prendere in giro nei campionati e negli stadi più squallidi, la paura di veder arrivare il 44° deve farti saltare e battere le mani per la gioia;
lo sai che queste cose non si devono fare perché quando, 36 anni fa, a Carrara le abbiamo prese di santa ragione, loro, per fortuna, non c’erano e quello era un altro calcio;
lo sai che queste cose non si devono fare perché noi non la pensiamo e non siamo come loro.
Audi, lo sai che queste cose non si devono fare, ma tu sei sempre un GRANDE!
Con affetto, Massimo Taggiasco.


domenica 9 aprile 2017

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Audaci Seguaci a Pontecagnano (16/17)
foto scattate da Vincenzo De Lucia / Asd Audax Cervinara 1935

sabato 8 aprile 2017

il Curvometro Cervinarese | Asd Picciola - Audax Cervinara



Curvometro Cervinarese 05.04.2017
XXVIII giornata – Eccellenza Girone B
Asd Picciola -Audax Cervinara 1935 (1-0)

Il mercoledì del “riscatto” per la Cervinara Ultras è, però, segnato da una pesante sconfitta per ben tre reti a zero contro la modesta Picciola. A Pontecagnano l’Audax incappa in una giornata decisamente negativa e arretra in classifica, pur mantenendo un posto ai vertici del girone, che fa sognare un’intera comunità.
Lo stadio Ventitré giugno settantotto è gremito da poco più di cento sportivi salernitani, mentre per la Cervinara Ultras presenti una ventina di Audaci Seguaci.
La partita iniziata con un tiepido sole, viene scombussolata all’improvviso da un temporale primaverile. Per gli Ultras Audax Cervinara la doccia scozzese è di vitale importanza. 
Il tifo è spettacolare sotto il diluvio. 
Quarantacinque minuti di fuoco, bagnati fino al midollo, con le mani al cielo invocando la libertà per tutti gli Ultras d’Italia. 
Onore ai presenti che hanno onorato la mentalità del gruppo e le assenze forzate. 
Bello lo spettacolo della sparuta minoranza, armata di bandierone con la coccarda tricolore Bianco, Blu e Azzurra. Certo, il numero esiguo potrebbe apparire come dato negativo, ma secondo la logica Ultras è meglio essere pochi, fidati e distinti, che tanti senza anima e senza stile. 
La repressione è continua e senza tregua. 
Il Movimento Ultras è sotto attacco e bisogna darsi una regolata per guardare in faccia alla realtà.
I numeri delle presenze sono in calo in tutte le realtà e le decine di diffidati, nelle rispettive curve, iniziano a pesare e non poco.
Gli UAC oggi danno una bella lezione di tifo a loro stessi. 
Battimani, cori a rispondere e facce felici accompagnano la squadra negli spogliatoi. 
Nella seconda parte della gara, crollo in campo per gli increduli Cervinaresi presenti. 
Da segnalare la presenza di un Pasquale Ferraro, versione Tifoso esagitato, sulle gradinate dell'impianto pontecagnanese. 
Per novanta minuti sembrava il Pasquale di un tempo, quello Cervinarese verace che viveva di Audax e Cervinara. Inutile, purtroppo, la sua rabbia. 
La rete Cervinarese viene trafitta per ben tre volte prima del fischio finale. 
Tre cazzotti incassati dagli uomini del capitano Felice Pepe, che a fine gara vengono a salutare la frangia ultras al seguito di questi Colori.
Nessuna contestazione, ma tanta carica per le prossime tre gare. Duecentosettanta minuti che decideranno una stagione da inserire negli annali dell’Audax Cervinara. 
Il gruppo torna a casa‘nfuso, aggrasut' & felice. 
Dopo la sosta ci aspettano le ultime battaglie, che sono tutti pronti combattere.
Ricordato con i cori il buon Massimo che ci ha lasciato in settimana. 
Questa “prova” è dedicata a Lui.
Ciao Massimì.

Voto finale: 8
Grazie alla pioggia battente il gruppo vola…
Voto canoro:6
Ottimo primo tempo, mentre la seconda parte della gara è condizionata dal risultato negativo.
Striscioni esposti:
DASPO VOLANTI ULTRAS MANENT, REBELS ULTRA’ 1993 , CERVINARA PRIMA DI TUTTO.
Curiosità:
Il ritorno del mitico Boccolino, al secolo Gennaro Lengua, nelle fila dell’Audax. L’ex calciatore Cervinarese, protagonista di tante battaglie negli anni Ottanta e Novanta, apprezzato e rispettato dalla Piazza, è tornato in campo per aiutare “le nuove leve”. Tra gli spettatori c’era anche un ex calciatore del calcio minore cilentano, ossia il grande Mazzola di Cannalonga, fratello del dottor Pizzolante, dirigente e medico sociale dell’Audax da sempre.


CervinarAudace saluta questi due pezzi di storia di un calcio fatto di polvere, sudore e tanta passione.


In pochi ricordano questa formazione Cervinarese, in maglia viola, che militava nella Prima Categoria dei primi anni Ottanta.
Nella foto, pubblicata da Angelo Marchese, si riconoscono: Franco Brevetti, Lorenzo Ricci, Angelantonio Starace (capitano), Salvatore Lengua, Gennaro Lengua detto "Boccolino", Gemma di Altavilla. Accosciati da sinistra: Orazio Perrotta, Riccardo Mignuolo, Peppe Lombardi, D'Agostino, Gennaro Falzarano e il piccolo Carmine Picca. 

L'ex presidente Angelantonio Starace commentò quest'immagine, dove alle spalle si intravede il vecchio scalcinato Canada: Una squadra di ragazzi che portavo per mano. Tutti alle prime esperienze, educatissimi e talentuosi. Erano gli anni che Cervinara partoriva calciatori a iosa.