venerdì 12 dicembre 2014

storiAudace





StoriAudace/ I primi 45 minuti UAC

La stagione 2008/09 passerà alla storia come il campionato di preparazione del ritorno del tifo organizzato sulle gradinate dello Stadio Canada, che nel frattempo era diventato uno stadio eccellente, con tanto di tribuna ristrutturata e coperta dopo l’esilio forzato al Pignatelli di San Martino.  La squadra era abbandonata a se stessa. Gli Ultras Cervinaresi si erano dedicati quasi tutti all’U.S.Avellino 1912 con il Cervinara Clan e il Movimento locale era passato in secondo piano, a causa di vari problemi. Ci furono dei piccoli lampi d’orgoglio cittadino, ma fino al 14 settembre 2008 tutto era in balia degli eventi. L’occasione per sostenere anche il Cervinara si presentò in quella storica prima giornata, soprattutto perché l’UeSse giocò il sabato contro il Cittadella. E’ tipico delle realtà di provincia seguire il proprio paese ed il capoluogo, un po’ come le società e la nazionale. Non mancava l’amore per Cervinara, anzi il nome dell’Audace cittadina girava gli stadi di serie B e serie C, insieme a tutto il Popolo Irpino in ogni angolo d’Italia, da Como a Catania.
La sorte portò al Canada proprio una squadra dal nome emblematico, la Rinascita U.S. Vico di Palma Campania. L’allora allenatore Ferraro ed il Presidente Starace fecero di tutto per creare l’atmosfera in città e mettere le basi per il ritorno del tifo sulle gradinate del campo sportivo. Le nuove generazioni di Cervinaresi avevano voglia di assaporare la Magia del Cervinara, ammirata solo tramite qualche foto ed i racconti di chi visse quegli splendidi anni novanta.
La risposta fu ottima. Un centinaio di appassionati tornò per cantare, divertirsi e portare il Cervo alla vittoria. Ma qualcosa andò storto. Prima di tutto venne esposto un enorme striscione Ospiti in curva? No, grazie ed apparve per la prima volta la sigla UAC per firmare il chiaro messaggio, riferito al nuovo settore, che però venne destinato agli ospiti, cosa che dura fino ad oggi.
Eravamo affascinati da quel settore, dove poter essere più liberi di coinvolgere tanta altra gente, senza temere il giudizio della massa. Non c’erano striscioni, né tanto meno sciarpe o felpe. C’erano solo i Cervinaresi orfani dell’Audax Cervinara. Decine di fumogeni, torce, un paio di bandiere e tanta voce accompagnarono la prima giornata di quel campionato di Promozione.

Quella stessa estate rappresentò  l’inizio di un ciclo. Già durante gli Europei, visti in villa comunale, vennero esposti alcuni striscioni profetici nella centralissima Via Roma: Ridateci l’Audax, Ultras Cervinara ed uno in ricordo di Gabriele Sandri, Giustizia per Gabbo, l’ultras laziale assassinato in un autogrill l’11 novembre 2007.
La Rinascita Ultras non ci fu con la Rinascita Vico. Purtroppo, tutto durò soli 45 minuti. Un tifo spettacolare, che uscì dal cuore di chi c’era. Ma visti i ferrei divieti imposti dalle fdo il nucleo fondatore degli UAC preferì disertare lo stadio tra primo e secondo tempo, lasciando tutti a bocca aperta.
La piazza c’era, la voglia pure, la società voleva investire, ma la repressione era dietro l’angolo.

Durante quella stagione venne ricordato il giovane Lello Esposito, ex calciatore del Cervinara, prematuramente scomparso. I ragazzi realizzarono uno striscione in sua memoria, ma senza tifo o altro. Poi nulla di particolare fino all’ultima sfida, dal sapore eccellente. La bolgia tornò per la ghiotta occasione di festeggiare la salvezza contro l’odiata capolista Solofra, il 25 aprile 2009. I conciari avrebbero dovuto invadere Cervinara, godendosi il ritorno in Eccellenza. Non si poteva lasciare il nostro stadio in mano ai gialloblu… 

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