StoriAudace/ I primi 45 minuti UAC
La stagione 2008/09 passerà alla
storia come il campionato di preparazione del ritorno del tifo organizzato
sulle gradinate dello Stadio Canada, che nel frattempo era diventato uno stadio
eccellente, con tanto di tribuna ristrutturata e coperta dopo l’esilio forzato
al Pignatelli di San Martino. La squadra
era abbandonata a se stessa. Gli Ultras Cervinaresi si erano dedicati quasi
tutti all’U.S.Avellino 1912 con il Cervinara Clan e il Movimento locale era
passato in secondo piano, a causa di vari problemi. Ci furono dei piccoli lampi
d’orgoglio cittadino, ma fino al 14 settembre 2008 tutto era in balia degli
eventi. L’occasione per sostenere anche
il Cervinara si presentò in quella storica prima giornata, soprattutto perché
l’UeSse giocò il sabato contro il Cittadella. E’ tipico delle realtà di
provincia seguire il proprio paese ed il capoluogo, un po’ come le società e la
nazionale. Non mancava l’amore per Cervinara, anzi il nome dell’Audace
cittadina girava gli stadi di serie B e serie C, insieme a tutto il Popolo
Irpino in ogni angolo d’Italia, da Como a Catania.
La sorte portò al Canada proprio una squadra dal nome
emblematico, la Rinascita U.S. Vico di Palma Campania. L’allora allenatore Ferraro
ed il Presidente Starace fecero di tutto per creare l’atmosfera in città e
mettere le basi per il ritorno del tifo sulle gradinate del campo sportivo. Le
nuove generazioni di Cervinaresi avevano voglia di assaporare la Magia del
Cervinara, ammirata solo tramite qualche foto ed i racconti di chi visse quegli
splendidi anni novanta.
La risposta fu ottima. Un
centinaio di appassionati tornò per cantare, divertirsi e portare il Cervo alla
vittoria. Ma qualcosa andò storto. Prima di tutto venne esposto un enorme
striscione Ospiti in curva? No, grazie ed apparve per la prima volta la sigla
UAC per firmare il chiaro messaggio, riferito al nuovo settore, che però venne
destinato agli ospiti, cosa che dura fino ad oggi.
Eravamo affascinati da quel
settore, dove poter essere più liberi di coinvolgere tanta altra gente, senza temere
il giudizio della massa. Non c’erano striscioni, né tanto meno
sciarpe o felpe. C’erano solo i Cervinaresi orfani dell’Audax Cervinara. Decine
di fumogeni, torce, un paio di bandiere e tanta voce accompagnarono la prima
giornata di quel campionato di Promozione.
Quella stessa estate rappresentò l’inizio di un ciclo. Già durante gli Europei, visti in villa comunale, vennero esposti alcuni striscioni profetici nella centralissima Via Roma: Ridateci l’Audax, Ultras Cervinara ed uno in ricordo di Gabriele Sandri, Giustizia per Gabbo, l’ultras laziale assassinato in un autogrill l’11 novembre 2007.
La Rinascita Ultras non ci fu con la Rinascita Vico. Purtroppo, tutto durò soli 45 minuti. Un tifo spettacolare, che uscì dal cuore di chi c’era. Ma visti i ferrei divieti imposti dalle fdo il nucleo fondatore degli UAC preferì disertare lo stadio tra primo e secondo tempo, lasciando tutti a bocca aperta.
Quella stessa estate rappresentò l’inizio di un ciclo. Già durante gli Europei, visti in villa comunale, vennero esposti alcuni striscioni profetici nella centralissima Via Roma: Ridateci l’Audax, Ultras Cervinara ed uno in ricordo di Gabriele Sandri, Giustizia per Gabbo, l’ultras laziale assassinato in un autogrill l’11 novembre 2007.
La Rinascita Ultras non ci fu con la Rinascita Vico. Purtroppo, tutto durò soli 45 minuti. Un tifo spettacolare, che uscì dal cuore di chi c’era. Ma visti i ferrei divieti imposti dalle fdo il nucleo fondatore degli UAC preferì disertare lo stadio tra primo e secondo tempo, lasciando tutti a bocca aperta.
La piazza c’era, la voglia pure,
la società voleva investire, ma la repressione era dietro l’angolo.
Durante quella stagione venne
ricordato il giovane Lello Esposito, ex calciatore del Cervinara,
prematuramente scomparso. I ragazzi realizzarono uno striscione in sua memoria,
ma senza tifo o altro. Poi nulla di particolare fino all’ultima sfida, dal
sapore eccellente. La bolgia tornò
per la ghiotta occasione di festeggiare la salvezza contro l’odiata capolista
Solofra, il 25 aprile 2009. I conciari
avrebbero dovuto invadere Cervinara, godendosi il ritorno in Eccellenza. Non si
poteva lasciare il nostro stadio in mano ai gialloblu…
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