Prossimo turno/ Real Forino 2008
Sostegno assente al seguito del Real
Forino per tutta la stagione. Nessuna forma di tifo per i bianco rossi
nonostante gli oltre 5mila abitanti. Il Comune è sempre situato a circa 11 km dal capoluogo, in una piana
circondata da sette monti (Faliesi, Esca, Boschitello, Piana, Romola, San
Nicola, Poggio Tirone - tutti di altezza inferiore ai 1000 metri - ). Forino è
composto, oltre dal capoluogo, dalle frazioni Castello, Celzi e Petruro.
L'abbondanza di verde dovuto ai tanti boschi cedui e alla coltivazione molto
diffusa del nocciolo, fa sì che la tipica definizione di Verde Irpinia trovi in
questa porzione di territorio una delle sue massime espressioni. Per il
resto la Forino calcistica è da sempre amante dell’Avellino calcio. Tra la fine
degli anni 80 e l’inizio dei 90 nacquero i Tuareg Forino, che appendevano un
lungo striscione al Partenio.
Scavando nei ricordi della
Cervinara Ultras troviamo un episodio storico che risale al 1 marzo 1998 e
precisamente alla settima giornata di ritorno del campionato Regionale di
Eccellenza. L’Audax Cervinara strappò la salvezza nella stagione 97/98 e fu
proprio quella folle gara disputata a Forino a svegliare l’Undici Cervinarese.
Partì un torpedone, organizzato da Rebels Ultrà e dai Mods Supporters, alla
volta dello stadio Acierno per conquistare i 3 punti contro una diretta
concorrente, il Monte Faliesi che fino ad allora non aveva mai vinto una gara
in casa, al Canada ne aveva presi 3 ed aveva collezionato una serie incredibile
di pareggi.
In Eccellenza queste sfide erano vitali per conquistare la dura salvezza.
Il derby Irpino ebbe come cornice di pubblico una 60ina di energici Ultras
Cervinaresi, oltre decine di tifosi e dirigenti giunti con mezzi propri. L’atmosfera
era molto carica già dal sabato sera precedente nel popoloso Pont’o’camp. Serviva
una vittoria in un campionato difficile con Sorrento, Nola, Palmese, Paganese,
Agropoli, Solofra, Scafatese e Gelbison che regalavano alla tifoseria
BiancoBluAzzurra un palcoscenico di prestigio a livello regionale. Il tifo fu
massiccio, continuo e soprattutto goliardico. Posizionati al centro della
tribuna e belli da vedere e sentire, gli Ultras mantenevano la categoria in una
gelida domenica surriscaldata da 90 minuti incredibili.
Il modesto Monte Faliesi
passò quasi subito in vantaggio e raddoppiò poco dopo, mettendo a segno un
micidiale doppio colpo allo stomaco dell’Audax. I cori non si fermarono, ma
poco dopo esplode il putiferio sulle gradinate. I Rebels e i Mods presi dalla
rabbia, iniziano a contestare la società in maniera decisa. La mentalità e la
compattezza del gruppo, abituato a situazioni difficili e a zero rapporti con i
dirigenti esce allo scoperto. Il Monte Faliesi ne segna altri due e gli Ultras
esultano alle reti avversarie, lasciando tutti a bocca aperta. Fu una forma
originale di contestazione che fece il giro della Campania, all’epoca. Vennero
lanciate dalle gradinate occupate dai Cervinaresi un paio di torce in campo,
durante la gara ed inevitabili furono i momenti di tensione al triplice fischio.
Altri
tempi e altro calcio quello degli Anni Novanta dilettantistici in Campania.
Il
servizio d’ordine era pressoché inesistente e gli spogliatoi erano sotto le gradinate.
Lo stadio intitolato a Pasquale Acierno era in balia degli Audaci Seguaci,
traditi dalla squadra, scesa in campo con un atteggiamento sbagliato.
Al
triplice fischio? Apriti cielo.
In campo vola di tutto contro la squadra e si
crea una sorta di Forca Caudina, che obbliga i calciatori a passare sotto la
rabbia degli Ultras che avevano preparato la trasferta con sudore e impegno. I
giocatori restano in campo per tanti, lunghi e interminabili minuti, testa
bassa sotto i cori potenti che contestavano l’ingloriosa figura di merda contro,
ripetiamo, il Monte Faliesi, diretta concorrente per la salvezza. La pioggia di
sputi e bestemmie risparmiano solo “BatMonetti”, il portierone Cervinarese che
difendeva i pali e lottava come un leone, come un Ultras. Si era guadagnato il
rispetto dei sostenitori, inviperiti come non mai, che gli dedicarono uno
stendardo disegnato a mano.
Venne appiccato il fuoco alla montagna di carta che
era stata lanciata al cielo, stile argentino, ad inizio gara. Le fiamme erano
alte come la tensione che sfociò in una classica scazzottata tra esponenti
della Vecchia Guardia e alcuni dirigenti della società nata nel 1935. Gli sportivi
forinesi, invece, non vennero presi in considerazione. Assedio agli spogliatoi
per un bel po’ di tempo e dopo partenza tra cori e bandiere per tornare a casa,
pronti alla prossima battaglia.
La contestazione era legittima e necessaria. A
Cervinara bisogna lottare in ogni gara. La Passione è tanta e l’amore è
esagerato e cieco. Non risparmia chi non merita questi colori. Qui parliamo
dell’Audax Cervinara che schierava Monetti, Mainolfi, Fuccio, Delle Donne,
Lombardo, D'Alessandro, lanniello, Napolitano, Raimo, Romano, Albarelli, Gianni
Meccia Esposito ed Ernesto Geloso,
giocatori che restano scolpiti nella blasonata storia della compagine caudina.
Dopo
la burrascosa trasferta di Forino, il Cervo risorge e torna a macinare punti,
conquistando ben 2 vittorie consecutive, al Canada contro il Pontecagnano e in
trasferta a San Marzano sul Sarno, che quell’anno rilevò il titolo della Paganese
1927, sostituita dalla Real Paganese. Le tarantelle di Forino, quindi, divennero
un chiaro monito per tutti. I ragazzi in campo diedero il cuore e cacciarono le
palle, raggiungendo il difficile traguardo con il sangue agli occhi.
Il regalo
più bello fu la vittoria contro l’odiato solofra, conquistata grazie alla
spinta del pubblico alle qualità degli atleti e alla bravura di una dirigenza
che faceva le ossa sul campo. Una vittoria che fece scoppiare la pace tra gli
Ultras, la squadra e la società. L’amore non è bello se non è litigherello.
Figuratevi quello Audace dei Cervinaresi. Non esistono foto dell’epoca,
purtroppo. Il rullino sparì nei meandri di un noto studio fotografico, dove
lavorava un membro del gruppo. Tanti stendardi a due aste, bandiere e tanta
voce che facevano tremare la tranquilla Forino resteranno nel cervello di chi c’era
quel caldo Primo Marzo 1998.
La scheda
Squadra: Real Forino
anno fondazione: 2008
colori: bianco rosso
gruppi: /
amicizie: /
rivalità: Baiano, Serino e Montoro.
Stadio: “Pasquale Acierno”
città: Forino (Av)
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