mercoledì 12 aprile 2017

Settore Ospiti | Alessandria



Settore Ospiti/Approfondimenti Ultras

Nuova rubrica per CervinarAudace. Mancava una finestra sul mondo ultras "esterno" alla nostra realtà. Abbiamo fatto girare qualche documentario, una mancata di film e ora diffondiamo articoli che reputiamo interessanti. 
Pubblichiamo una lettera scritta per un Ultras dell’Alessandria, segnalata dal vecchio caro amico “Tonino”.
Buona lettura e LIBERTA’ per gli ULTRAS d’Italia.

LETTERA APERTA AD AUDI
Caro Audi,
lo sai che queste cose (scavalcare ed entrare in campo al termine di Alessandria-Giana Ermino) non si fanno e non si devono fare;
lo sai che non si devono fare anche perché ti becchi 5 anni di DASPO e c’è qualcuno che gode;
lo sai che sono cose da brutto Ultrà cattivo, da tifoso della preistoria, quando gli stadi erano pieni e in curva c’erano strumenti pericolosi per l’ordine pubblico come i tamburi, i fumogeni, le trombe, qualche petardo (orrore!);
lo sai che quando becchi 4 pere in casa dalla potentissima Giana Erminio devi essere contento e continuare a battere le mani perché altrimenti turbi l’unità dell’ambiente;
lo sai che se prendi 4 pere dalla  potentissima Giana Erminio la colpa è dei tifosi che, a fine partita (dopo che le 4 pere sono già state servite), si incavolano leggermente;
lo sai che se tu lavori in fabbrica a 1.200 Euro al mese e loro ne prendono 10.000 per dare dei calci ad un pallone, il cretino sei tu che li insulti quando non fanno bene il loro lavoro;
lo sai che se Braglia perde 5 partite in trasferta su 6 devi continuare a dire che è un grandissimo allenatore;
lo sai che se scavalchi fai arrabbiare quelli che arrivano allo stadio in SUV e che non vogliono vedere queste brutte cose;
lo sai che quelli che vogliono vedere la partita dal  pitch view (ma che diavolo sarà?) non sopportano certe sceneggiate;
lo sai che queste cose non le devi fare perché c’è gente che ha visto meno di un centesimo delle partite dei grigi che hai visto tu, ma che pretende di dirti come si deve tifare l’Alessandria;
lo sai che queste cose non le devi fare perché dopo 43 anni passati a farci prendere in giro nei campionati e negli stadi più squallidi, la paura di veder arrivare il 44° deve farti saltare e battere le mani per la gioia;
lo sai che queste cose non si devono fare perché quando, 36 anni fa, a Carrara le abbiamo prese di santa ragione, loro, per fortuna, non c’erano e quello era un altro calcio;
lo sai che queste cose non si devono fare perché noi non la pensiamo e non siamo come loro.
Audi, lo sai che queste cose non si devono fare, ma tu sei sempre un GRANDE!
Con affetto, Massimo Taggiasco.


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