lunedì 10 novembre 2014

fototifo_uac





g.starace#1
a.marchese#2
f.renna#3

interviste_uac/MODS SUPPORTERS CERVINARA



Storia della Cervinara Ultras/1
MODS SUPPORTERS 1993

CervinarAudace apre una nuova rubrica sulla storia dei gruppi organizzati al seguito dell’Audax Cervinara 1935. Dal 1989 ad oggi si sono visti decine di gruppi sulle gradinate del “Canada” ed iniziamo da un gruppo radicale, i Mods Supporters. Incontriamo Giuseppe Starace, il fondatore del gruppo che come simbolo aveva Mister Enrich. I MSC diedero quel salto di qualità alla tifoseria Cervinarese, sotto tutti i punti di vista. Molto spartani e senza capo, perché “per i Mods esisteva solo il gruppo e tutti i ragazzi erano i capi”.
Pubblichiamo per le lettrici ed i lettori di CervinarAudace l’intervista senza peli sulla lingua e senza censure. L’informazione sulla Storia del Movimento Ultras Cervinarese compie un ennesimo passo in avanti. In progetto ci saranno tante sorprese.
Buona lettura e ULTRAS LIBERI!

d- Come e quando nacquero i Mods?
r- Partiamo col dire che siamo stati sempre al fianco del CERVINARA e di CERVINARA. Ufficialmente siamo nati nel lontano 1993, anche se il primo striscione compare nel '94. Il gruppo nacque grazie alla passione di nove inseparabili amici: Salvatore, Michele, Salvio, Gianluca, Lazzaro, Fiore, Mario, Lucas ed io.

d- Perché la scelta di questo nome, legato alla sottocultura dei Modernisti? .
r- Scegliemmo Mods Supporters perché noi ci sentivamo diversi dai primi gruppi di tifosi organizzati.

 d- Quale era il vostro stile e cosa vi caratterizzava?
r- Eravamo avanti anni luce ed avevamo una grande mentalità ultras, che ci portò alla scelta di occupare il lato destro della tribuna del mitico Canada, un po’ per stare lontano dalle persone che volevano solo vedere la partita, un po’ per sentire più da vicino i tifosi ospiti. Oggi al CANADA è presente una curva, ma si preferisce starsene al coperto in tribuna. Avessimo avuto noi una curva! Quello che ci rendeva diversi era l'amore incondizionato per il nostro paese. Il nostro stile? Essere unici ed essere sempre un gradino sopra di tutti.

d- Il tuo pensiero sul Movimento Ultras di ieri e quello di oggi.
r- Penso che la difesa del movimento ultras di oggi sia una guerra persa. Stanno decidendo per noi. Lo Stato guarda al fattore economico, prima che a quello della sicurezza. Basti pensare che ancora oggi si muore per una fottuta partita di calcio. Chi comanda le televisioni ha deciso che le partite le dobbiamo vedere in tv, comodamente seduti sul nostro fottuto sofà.

d- La trasferta indimenticabile dei MSC?
r- Di trasferte ne ricordo tante, ma la più difficile sicuramente fu Pagani, al Marcello Torre. Le più belle Solofra e Mugnano, dove ci furono anche scontri, così come in casa contro gli ultras paganesi. I nostri acerrimi nemici azzurrostellati videro con i propri occhi di che pasta eravamo fatti.

d- Qual è il vostro punto di vista sulla Cervinara Ultras?
r- Cervinara oggi ha un buon movimento e penso che possa continuare a migliorare, ma basta con queste interviste, basta con il protagonismo, che è meglio farlo la domenica sulle gradinate.

d- Eravate, insieme ai Rebels, l’ala dura in anni difficili, sempre a testa alta. La mentalità ultras vi ha contraddistinto dai semplici tifosi e dai gruppi come il Commando Ultrà o i Fedelissimi?
r- I Rebels erano i nostri compagni di merenda, gruppo tosto, anche se ancora oggi non capisco perché non abbiano preso il controllo totale della gradinata. Comunque, a loro va il merito di essere ancora lì.
 
d- Come è finita la storia dei Mods?
r- Noi purtroppo eravamo allergici alle regole.

d- Un pronostico sulla stagione calcistica appena iniziata?
r- Penso che quest'anno il CERVINARA possa fare un buon campionato e il mio sogno più grande, che forse rimarrà tale, è quello di vedere un giorno il  CERVINARA e i CERVINARESI in categorie superiori.

d-Infine, carta blubiancazzurra e un pensiero a Salvatore, Ultras Cervinarese fondatore dei MSC, che ci ha lasciato troppo presto.

r- Salvatore De Simone, un fratello, un amico, un grande Uomo. Come lui ne nasce uno, ogni 100. Totore era uno che non si tirava mai indietro, un Cervinarese tosto. Un Mods Supporters. Se fossimo restati attivi noi, la curva avrebbe portato il suo nome, perché è lì che devono stare gli Ultras, a mio avviso. Grazie di cuore a te fratello Valerio, grazie per il tuo impegno e la tua amicizia. Non cambiare mai. "Semper fidelis". E FINO ALLA FINE FORZA CERVINARA!!!

video_uac



guarda le immagini del derby su USERTV

venerdì 7 novembre 2014

TUTTI A M.SARCHIO!



avversari_uac/speciale derby



Prossimo Turno/AC m.sarchio

Il derby caudino del Terzo Millennio è quello con i Pignatari del m.sarchio. Già dagli anni 50 le sfide con i mau mau erano sentite ed attiravano centinaia di spettatori sulle gradinate dei vecchi campi sportivi della Valle Caudina. Negli anni 70 le gare erano frequenti, poi la società nata nel 1950, negli anni 80, militò in categorie di poco superiori al Cervinara. Storicamente il tifo organizzato a m.sarchio non è mai stato una caratteristica del pubblico, fino alla nascita nel 2010 dei Matti In Movimento, conosciuti nell’ambiente con l’acronimo MIM. Nemmeno negli anni 90, quando l’Allegretto ospitò le maggiori tifoserie dilettantistiche campane, si sono mai visti e sentiti gruppi e affini. I primi veri scontri tra ultras li fecero, invece, i Cervinaresi in esilio, per le squalifiche del campo a causa di frequenti intemperanze. L’Allegretto ospitò un Audax Cervinara - Angri 1927 e ne successero di tutti i colori. A m.sarchio quel giorno ci furono, addirittura, dei colpi esplosi in cielo dalle fdo, per far calmare gli Audaci Seguaci in campo neutro. L’unico vero episodio, degno di nota per i Pignatari, fu contro la Paganese, sempre in Eccellenza. I tifosi di casa si scontrarono con l’aiuto di alcuni cani da combattimento. La rivalità calcistica contro l’Audax si accese nell’ultimo derby in Eccellenza, quello nella maledetta stagione 99-2000. Cervinara era stata tramortita dalla tragica alluvione del 16 dicembre 1999 e ad inizio 2000 ci fu la sfida all’Allegretto. Il coro lanciato dagli improvvisati del posto (Alluvionati, ma la casa dov’è?),  scatenò la reazione violenta degli Ultras Cervinaresi al seguito, ancora sporchi di fango per aver spalato le macerie dell’amata Cervinara. Ci furono alcuni  corpo a corpo all’esterno dello stadio. Chi c’era, ricorda. Episodio isolato, comunque, anche perché vista la vicinanza tra le due cittadine spesso le opposte fazioni bevono e si divertono negli stessi locali, specialmente in quegli anni. Caratteristica della cittadina caudina, popolata da quasi 14 mila abitanti, sono i tantissimi club di squadre extraterritoriali. Centinaia di tifosi iscritti ai circoli calcistici del Napoli, della Juventus, del Milan, dell’Inter e tifosi anche di Fiorentina e U.S. Avellino, specialmente all’epoca della serie A. Scarse le simpatie per il benevento calcio, capoluogo di provincia, mai digerito dai Pignatari. Il cambio di tendenza del sostegno alla prpria città c’è stato nel 2010 e finalmente la tifoseria si è organizzata degnamente. Nessun processo date a noi l’orco maestro! fu uno dei primi messaggi lanciati dai MIM, dopo un episodio di violenza sessuale, a testimonianza di una nuova forma di tifo, curato nello stile.

Estremamente “napoletanisti”, senza sciarpe, poche bandiere e solo con le felpe grigie del gruppo, gli ultras biancoazzurri sono cresciuti numericamente ed hanno portato avanti un discorso alternativo per ben 4 anni. Nei derby contro di Noi, disputati a paolisi o a san martino valle caudina, ha sempre vinto la mentalità ed il colore, con qualche scaramuccia di rito e valanghe di sfottò. In questo caso i giudizi sono fuori luogo.
Molti gli striscioni contro la repressione, che i MIM hanno esposto durante questa esperienza, non priva di tarantelle. Numericamente non elevati,  si sono distinti in ambito nazionale per un episodio clamoroso, gonfiato dalla stampa a caccia di mostri. 
Ecco il pezzo apparso su Il Mattino, ricoperto da 533.274 mi piace, dove venne ingigantito il caso, fino a lanciare i Pignatari sulla ribalta nazionale. “Consapevoli che in quanto tredicenne non era imputabile, i supporter del m.sarchio, in trasferta a San Martino Valle Caudina per una gara dei campionati dilettanteschi hanno affidato al ragazzino uno zaino pieno di fuochi d'artificio. Il bambino però è stato individuato dai carabinieri che gli hanno sequestrato tutto il materiale: 15 candelotti di quarta categoria, 24 fumogeni, 5 torce illuminanti, 1 bomboletta di smalto, 1 matassa di ferro filato, 5 rotoli di nastro adesivo e 1 busta di fascette in plastica per cablaggi. I carabinieri hanno anche attivati i servizi sociali e l'autorità giudiziaria minorile, per fare luce anche sulle condizioni di vita del bambino di m.sarchio”. Contro la Frattese il primo vero scontro con una tifoseria di spessore, in occasione di una gara sulla carta tranquilla. NapoliNord.it ricostruisce l’accaduto: La partita viene sospesa dopo una decina di minuti dall'inizio del secondo tempo dopo che un calciatore del m.sarchio segnando la terza rete e nell'esultare troppo coloritamente nei confronti della tifoseria frattese innesca reazioni che sfociano in diverbi tra le due tifoserie e violenze di vario genere. C'è voluto l'intervento dei Carabinieri per sedare la battaglia innescata tra le "teste calde" presenti tra le due tifoserie. Alla fine della battaglia impianto sportivo danneggiato e molte auto all'esterno dello stadio con grossi danni. Adesso si attende il responso del giudice sportivo sull'accaduto. Delusione per i veri sportivi che erano andati a seguire una giornata di sport ed invece sono stati coinvolti in violenza e danneggiamenti vari”. Lo Sport Casertano fu molto preciso nella ricostruzione giornalistica dei fatti che costarono il furto di una pezza (Diffidati presenti) ai Pignatari, presi alla sprovvista dai partenopei: “In pochi minuti, infatti, al Comunale si è scatenato il putiferio. I disordini sono scoppiati dapprima in Tribuna con i sostenitori delle due squadre che sono venuti in contatto scatenando il parapiglia che ha costretto genitori e bambini a scappare in cerca di una zona più tranquilla. Poi i disordini si sono spostati all’esterno dello stadio quando la frangia più calda dei tifosi nerazzurri ha cercato di portarsi nella tribuna dei locali. Alcuni di loro, non potendo accedere dal varco principale, sarebbero riusciti a scavalcare, trovando il contatto con la tifoseria avversaria. Contemporaneamente, poi, qualcun altro avrebbe avviato un fitto lancio di sampietrini che ha costretto le forze dell’ordine ad aprire i cancelli del terreno di gioco per consentire la fuga di genitori e bambini. Negli scontri cinque o sei auto che erano in sosta nei pressi dello stadio hanno subito danni tra cui la rottura di alcuni vetri. Anche l’impianto sportivo è stato danneggiato, in particolare per ciò che riguarda la rete di recinzione che è stata divelta in più. Per oltre un’ora c’è stata tensione con i carabinieri impegnati a lungo per evitare ulteriori contatti tra le due tifoserie .Gli scontri avvenuti al “Comunale” avrebbero costretto diversi sostenitori a ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso (il presidente del m.sarchio ha subito una ferita al labbro). Le due squadre si erano già affrontate a maggio in finale per giocarsi la promozione in Eccellenza. Alla fine l’aveva spuntata la formazione napoletana, ma nonostante tutto i rapporti tra le due tifoserie erano rimasti buoni. Indizi che non avrebbero mai potuto far presagire quanto accaduto sugli spalti del “Comunale”. In seguito a questi episodi il Comitato Regionale della FIGC Campania decise, con un comunicato pubblicato il 10 Settembre 2013 di estromettere i beneventani dalla competizione.

Bel gesto nei nostri confronti in occasione di Forza e Coraggio - m.sarchio. Biagio Mataluni, il presidente e Pasqualino Ferraro, all’epoca sulla panchina della seconda squadra di benevento e oggi allenatore dei Pignatari, esposero al pubblico una maglia degli Ultras Audax, in segno di solidarietà per la storica e vergognosa decisione della Lega calcio Campana di chiudere il Canada per quasi tutta la scorsa stagione agonistica, senza dimenticare proprio i MIM solidali con i rivali per le scelte impopolari di Pastore, capo della lega, bersagliato più volte con cori e striscioni. Porte chiuse, ci diffidate ma il nostro ideale non cambiate scrissero a caratteri cubitali. Un’altra bufera caratterizza la stagione 13-14 dei caudini biancoazzurri. Stavolta l’articolo è tratto da Il Mattino di Napoli, scritto dopo il fallito assalto alla categoria superiore contro il San Tommaso di Avellino. Anche in questo caso i riflettori vennero puntati sui sostenitori Pignatari: “Individuate circa quaranta persone, molte delle quali facevano parte del torpedone proveniente dal paese sannita e rimasto coinvolto nei tafferugli. Il tutto è cominciato con frasi derisorie, è seguita una sassaiola, quindi si è passati alle mani, anzi alle spranghe, in quanto sarebbero sbucati dei bastoni durante gli scontri”.

Insomma, gli odiati cugini Pignatari si sono dati da fare ed erano in crescita, anche con evidenti limiti causati dall’inesperienza. C'è una differenza abissale con la Regina della Valle ultras. Quest’anno per motivi ancora oscuri c’è stata la scomparsa del tifo e delle pezze Ultras m.sarchio, Zona Pressione e Criminal Mind. Erano gemellati con gli Ultras Fedelissimi di Mugnano del Cardinale. Questa strana amicizia nacque in chiave antiAudax e spesso le tifoserie si sono scambiate visite di cortesia. In estate molto sentito il lungo striscione in ricordo di Ciro Esposito, esposto in Piazza Mercato. Domenica, però gli UAC non avranno di fronte i MIM, bensì i nuovi Pirati, vecchi tifosi paesanotti che incitano la squadra con le trombe e non la seguono in trasferta.

La scheda
Squadra: AC m.sarchio
anno fondazione: 1950
colori: bianco azzurro
gruppi: Matti in Movimento 2010, Criminal Mind, Zona Pressione.
amicizie: Ultras Fedelissimi Mugnano
rivalità: Audax Cervinara, Frattese, Paganese, San Tommaso Avellino;
Stadio: “Armando Allegretto”
città: m.sarchio (bn)

lunedì 3 novembre 2014

Il Curvometro Cervinarese/ VIII giornata




Il Curvometro Cervinarese
VIII giornata Campionato Regionale Promozione Girone C
A.Cervinara 1935 – ASD Cicciano (4-2)

L’ottava giornata è salutata da un tiepido sole e da un clima surreale, visto l’altissima posta in palio. La beffa di Bisaccia allo scadere e il derby alle porte, rendono pesante la gara con il giovane Cicciano. Il vertice della classifica guidata dal m.sarchio, grazie alla pattuglia di ex-Cervinaresi composta da Befi, Ruotolo, Ferraro & Iuliano, ora schierati tra le fila del nemico, dopo anni passati sulla terra battuta del Canada. Lo Zoccolo Duro del tifo organizzato è deciso. Bisogna vincere. La balaustra blu viene coperta di pezze. R.U. 93, Nuovi Ribelli, CERVINARA PRIMA DI TUTTO, sperimentano un nuovo effetto all'inglese, in attesa del vessillo destinato ad identificare il gruppo. Lo striscione lungo UAC e Zona Audax vengono esposti al solito posto. Buona la presenza di spettatori, quasi 400 che assistono dalle gradinate del Canada ad una gara divertente e ricca di episodi. Gli Ultras Audax vengono penalizzati da uno splendido sabato sera Cervinarese, dove quasi tutto il gruppo è restato unito a bere, in uno stracolmo “Pont’o’Camp”. E’ quindi una domenica lunatica, appesantita anche dal cambio d’orario. Infatti, i primi dieci minuti sono a rilento e il gruppo s’ingrossa via via che passa il tempo. Pessima abitudine, che deve essere eliminata. Infatti, in settimana ci sarà anche una riunione interna per lanciare il nuovo direttivo degli UAC e dare una mano all’audace Presiello. Si deve crescere e curare ogni minimo particolare, come prima, più di prima. E’ un peccato partire in sordina, perché subito dopo, superato il momento fiacco, i sostenitori BiancoBluAzzurri tornano pimpanti come sempre. Oltre 70 elementi, con molte nuove leve, colorano la zona calda della tribuna coperta del Canada, molto ordinata dopo l’arrivo della balaustra. Belli i battimani e i cori potenti a rispondere. Il Cervinara in campo nel primo tempo è inguardabile e i ciccianesi affondano. Nessun tifoso ospite presente. Delle Brigate BiancoRosse restano solo le foto. In campo la squadra di casa passa in svantaggio al 13esimo per poi riacciuffare il pareggio al 37esimo e andare di nuovo sotto al 41esimo. 2 a 1. Il pubblico è incredulo quando le squadre rientrano nello spogliatoio. Nell'intervallo il malumore è esagerato. Non si può accettare una prova cosi disgustosa, in casa e contro un modesto Cicciano. Ecco che arriva la prima contestazione civile degli UAC, stanchi della situazione. Vengono ripetuti, ossessivamente, i cori Meritateci e Meritiamo di più, intervallati dalle reti in campo e dei forti Cervinara Siamo Noi. Detestiamo i mercenari era un vero e proprio boato. Buono, lo sventolio di bandiere e sempre al vento quelle alte del gruppo R.U. 1993. L’impatto visivo è notevole, grazie al blu delle felpe e delle magliette UAC. Inni contro la repressione, ringraziamenti ai nostri Diffidati e cori incazzati contro la squadra fanno il resto. Fuori le palle, Meritateci, Detestiamo i mercenari e qualche fischio sono la base della seconda frazione di gioco. L’aria prederby si sente e sono immancabili i cori contro i Pignatari che anticipano l’arrivo dei tantissimi Cervinaresi in trasferta a m.sarchio. Da segnalare la cazzimma ad ogni rete del Cervo, sceso in campo con l’orribile maglia gialla degli arbitri. Esultanza tiepida e un secco, con mani al cielo, Meritiamo di più. Gli atleti guidati dall’allenatore Pellegrino Gaito, che conosce bene la piazza, non demordono e alla fine conquistano i 3 punti, grazie ad un’ottima reazione agonistica. La contestazione porta bene e alla fine il Cervinara del presidente Joe Ricci conquista 3 punti importantissimi per l’aggancio alla vetta. Dopo il fischio finale i giocatori vengono sotto al settore, ma non per il classico abbraccio. C’è stato un breve, ma importante faccia a faccia. Chi c’era ha sentito.
Ora ci aspetta il derby all’Allegretto, ultimamente con le trombe al posto del tifo. La Cervinara Ultras ha fame di vittorie e si aspetta moltissimo da questa gara. Tutta la tifoseria è chiamata all’appello per riaprire il campionato e dimostrare a tutti che siamo il Dodicesimo Uomo in campo, nel bene e nel male. Possiamo e dobbiamo dare la spinta in più. Dovrà essere la partita della svolta, in tutti i sensi. Noi crediamo nella forza di questa squadra e daremo tutto in quei 90 minuti a sostegno dei nostri Colori.


Striscioni esposti:
Ultras Audax Cervinara, Rebels Ultrà 1993,  Nuovi Ribelli, Zona Audax, Cervinara prima di tutto;

Voto Canoro:7
L’avvio è fiacco, ma è un crescendo, insieme alla squadra. Ottima la ritmica del tamburo e ben eseguito tutto il repertorio. Molti i cori incazzati per stimolare l’Undici in campo.
Voto finale: 7+
Gli Ultras Audax Cervinara dimostrano carattere e mentalità, soprattutto per il chiarimento da uomini sotto gli occhi di tutta la tifoseria. Stile e passione. Tutti uniti, con la stessa rabbia e la stessa volontà di vittoria, possiamo ambire ad altre categorie. Questo il messaggio lanciato e recepito domenica, soprattutto in prospettiva del derby caudino del 9 novembre.

Curiosità: 
Presente un nuovo Tricolore, con la scritta Me ne frego! per ricordare che gli Ultras non verranno spazzati via dall’odiato “calcio moderno” e che i diffidati prima o poi torneranno tutti a sostenere la Magica squadra nata nel 1935.

giovedì 30 ottobre 2014

avversari_uac



Prossimo turno/ASD Cicciano

Il Cicciano non ha tifosi al seguito, anche se nelle ultime stagioni qualcosa si era mosso. La compagine biancorossa ha una storia vecchia, che nel lontano 1983 la portò alla ribalta del calcio nazionale per aver rinunciato alla promozione in Interregionale dopo aver superato la battipagliese negli spareggi. All’epoca c’era molto entusiasmo e nacquero le Brigate Biancorosse, poi sciolte dopo l’incredibile epilogo. La maggior parte, oggi, segue il Napoli Soccer o preferisce il calcio scommesse.
Le ultime forme di tifo organizzato risalgono alla stagione 2012, quando sempre sull’onda dell’entusiasmo, le gradinate del comunale di Cicciano si sono gremite per il salto in Eccellenza, anche se proprio le Brigate Biancorosse si lamentavano dello scarso attaccamento e della corsa sul carro dei vincitori. Stile grezzo, molte torce, striscione fatto, male, in rosso su bianco con bomboletta e tante bandiere biancorosse. Totale indifferenza con i Cervinaresi, alcuni dei quali presenti in una partita di Coppa Campania, con in campo le giovanili un paio di anni fa. 
La gara era poco più che un allenamento e la trasferta al Vincenzo Magnotti sembrava un’amichevole estiva. Nemmeno all’epoca c’era forma di tifo organizzato e gli striscioni erano lasciati incustoditi. L’attaccamento alla prima squadra della cittadina, in provincia di Napoli, è calato dopo la retrocessione in Promozione ed il mancato ripescaggio. Il clima è cambiato, anche se nell’estate 2013 la possibilità di una fusione con l’odiato nola per non perdere l’Eccellenza suscitò polemiche nella tifoseria, contraria all’unione sportiva con i bianconeri. Al Canada, in ogni caso, non si prevedono ospiti per sostenere i propri colori, nonostante i goffi appelli della società ai tifosi ciccianesi a ricompattare l’ambiente.

La scheda
Squadra: ASD Cicciano
anno fondazione: 2002
colori: bianco rosso
amicizie: /
rivalità: Nola Calcio, Baiano, Scisciano;
Stadio: “Vincenzo Magnotti”
città: Cicciano (Na)

mercoledì 29 ottobre 2014

personaggi_uac




Tanti saluti Cervinaresi da tre Cervinaresi d.o.c.(Alberto, Daniele e Peppe) in vacanza nell'arcipelago maltese, ma con Cervinara sempre nel cuore!
Vi aspettiamo al Canada!

Dov'è Comino?
Comino (in maltese Kemmuna) è una delle isole dell'arcipelago delle Isole Calipsee; si trova nel canale di Gozo, tra l'isola di Malta e quella di Gozo nel Mare Mediterraneo.
L'isola ha un'estensione di 3,5 km² e deve il suo nome al cumino, il finocchio selvatico chiamato kemmuna in maltese, una delle poche piante che un tempo riusciva a crescere sul suolo arido. Secondo altre fonti, invece, il nome deriverebbe dall'arabo kimeni, che vuol dire adiacente, data la sua posizione fra Malta e Gozo. In antichità era conosciuta come Ephestia e qualche autore la chiama anche col nome di Lampas.

Comino è nota per la sua tranquillità e isolamento. Vi è stato costruito un albergo, ma la popolazione residente è di soli quattro abitanti. Un prete e un poliziotto, fanno la spola dalla vicina isola di Gozo per le necessità degli abitanti e dei turisti estivi. Oggi Comino è una riserva faunistica per gli uccelli e amministrativamente è parte della municipalità di Għajnsielem che abbraccia parte del sudest di Gozo. (wikipedia, l'enciclopedia libera)

martedì 28 ottobre 2014

mentalità_uac



Interviste_uac




Interviste_uac: Giacomo Silietti.

Giacomo Siletti è un pezzo di storia vivente dell’Audax Cervinara e da oltre 30 anni vive questa passione. Inauguriamo questa nuova rubrica con lui, presente in quel di Bisaccia in mezzo al nostro gruppo.
d- Partiamo con i ricordi legati a questa maglia. Come è iniziato questo lungo percorso?
r- Ringrazio il vostro movimento per la considerazione nei miei confronti. Il mio rapporto con il Cervinara ebbe inizio nel lontano 1990 e da allora che i colori della squadra hanno in qualche modo caratterizzato anche la mia vita. L’ingresso in società lo devo a Pietro Valente che in quell'anno con zio Gigi Brevetti, il Ragionier Casale, mio zio e Biagio Esposito cercavano di potenziare la società con la presidenza del dott. Mimmo Cioffi. Poco dopo ebbe inizio la cavalcata che ci portò in Eccellenza.

d-Prima della rinascita dell’U.S. Audax Cervinara, negli anni 80 e del suo rilancio nei 90 grazie a “Zì Giggino & Giannone”, quale Cervinara sostenevi? Chi rilanciò lo storico anno di fondazione 1935, che da allora è la data di nascita “convenzionale” del calcio locale?
r- La squadra che da piccolo e giovane tifoso sostenevo era legata ai calciatori. In particolare a Joe Pizza, Starace, Falzarano, o’ fagiolo, Carmine Chiacchio, Massaro  e sopratutto alla presidenza del Commendator Roberto Cioffi. Lo storico anno 1935 fu rilevato da una cartella che raggruppava l’inizio della società con il numero di registrazione, appartenente al Commendator Cioffi.  Da allora fu il 1935 ad  essere per noi l’anno zero del calcio a Cervinara, anche se alcuni asseriscono che la data di nascita ufficiale del calcio cervinarese risalga al 1923 o al 1927.

d- La stagione più Audace che hai vissuto in prima linea?
r- Tutte le stagioni mi hanno visto in trincea, sia in veste di direttore sportivo, sia in quella di dirigente. Tutte le sento mie, perché in quasi tutte ho deciso quasi sempre scelte e risolto le problematiche. Sarebbe facile dire che la più bella risale alla storica promozione in Eccellenza con Gianni “Meccia”Esposito, Ernesto Geloso, Pasquale Cioffi, Gim Mauriello, il portiere Ruotolo, Massimo Pagnozzi, Gaetano Romano, Peppino Valente e Peppe Albarelli. Sì, questa è Storia, perché eravamo i migliori in tutto e avevamo un’organizzazione perfetta. Devo dire però, che anche il ricordo della finale persa contro la Sanità Napoli è tra quelli che rimarrà impresso. Vedere quasi 2000 persone e un tifo da serie B, non capiterà più nella mia vita
.
d- Qual è l’episodio più brutto della tua carriera da dirigente e quello più triste da tifoso?
r- Il più brutto ricordo è l'anno dell'alluvione, 1999/2000, con la relativa retrocessione in Promozione. All’epoca sarebbe bastato solo il nostro “Canada” per farci salvare, ma l’indisponibilità per i noti eventi, legati alla tragica alluvione del 16 dicembre 1999, contribuì a quella amara sorte.

d- Cervinara esporta calciatori, allenatori e personaggi calcistici. E’ un bene portare il nome della nostra cittadina ovunque o credi che sia meglio un ritorno a casa di tutti per puntare, davvero, alla sogno della D?
r- La società del presidente Mimmo Cioffi, quasi 26 anni fa, fece del rientro a Cervinara di super calciatori Cervinaresi la sua copertina. All’epoca facemmo rientrare a casa, Gianni Esposito dalla Calabria, Pasquale Cioffi, Gaetano Romano da categorie superiori e Peppe Albarelli dall’Ischia Isola Verde, dopo un’esperienza nelle giovanili del Bari. Ricordo che lui era un fuori quota di lusso. Poi in seguito fu la volta di Domenico Mainolfi, di Renato Cioffi e Raffaele Monetti. Penso che se in futuro vorremo coltivare sogni di categoria superiore, bisognerà andare in quella direzione, tracciata molti anni fa.

d- Quali sono a tuo giudizio le rivalità più accese del Cervinara e quali le più sentite?
r- Inutile dire che il derby ufficiale è quello con la Polisportiva San Martino Valle Caudina, ma la vera rivalità sentita nel sangue è quella con il m.sarchio. Realtà divise da due province e dalla mentalità, ma che in comune hanno la caratteristica di dettar legge nel calcio di oggi in Valle Caudina.

d- Vedere l’attaccante di razza Cervinarese, Alessio Befi, con la maglia dei Pignatari che effetto ti fa da dirigente e da tifoso?
r- Se permettete, Alessio Befi rientrò nel Cervinara quando ho ricoperto il mio ultimo ruolo da direttore sportivo e ritengo che per la fiducia data, prima all'uomo e poi al calciatore, forse ho contribuito in qualche modo alla sua crescita professionale. Non bisogna dare giudizi sul passaggio al m.sarchio, perché oltre a un rimborso economico giusto, ma in qualche modo elevato per la categoria, lui ha sposato anche un progetto tecnico di crescita a lungo termine. Quindi, per rivederlo con la nostra mitica Maglia dovremmo fare un sacrificio economico e sopratutto aiutare il presidente Joe Ricci a dotarsi di una struttura societaria più efficiente. Colgo l’occasione per ringraziare di nuovo il presidente Joe per i sacrifici che sta portando avanti e per l’impegno preso
.
d- Il tuo rapporto con gli Audaci Seguaci ti contraddistingue. Come sono cambiati i tempi, dal Commando Ultrà agli Ultras Audax, passando per i Mods, Rebels e i Fedelissimi? Raccontaci qualche episodio della Cervinara Ultras che ti è restato nel cuore e nelle orecchie.
r- Ritengo senza ombra di dubbio che il tifo organizzato dell’Audax Cervinara sia da sempre quello che ricalca l’evoluzione del movimento ultras italiano in generale. Il confronto decennale con le tifoserie che oggi militano in Lega Pro, la vecchia Serie C, ha caratterizzato anche la crescita del nostro tifo. Oggi rimane il più apprezzato nell'ambito provinciale e molto conosciuto anche a livello regionale. Per quanto mi riguarda, ho sempre stabilito rapporti di collaborazione e comunicazione con i vari gruppi che nel tempo si sono succeduti. Fui il fautore dell'acquisto, nei primi anni 90, delle famose torce in uso al San Paolo di Napoli e addirittura negli anni di Eccellenza vi erano venditori ambulanti del napoletano che venivano a Cervinara per vendere sciarpe e bandiere.

d- Paganese, Real Paganese, Angri, Sorrento, Scafatese e tante altre società hanno per i Cervinaresi un sinonimo: l’Eccellenza…
r- L’Eccellenza. Un episodio relativo al tifo che mi è rimasto impresso, tra i tantissimi, fu la presenza dei nostri Ultras al Marcello Torre di Pagani, nel primo anno di Eccellenza. I tifosi paganesi furono increduli, perché a Pagani si vedevano poche tifoserie ospiti. Quel momento e quella immagine resteranno sempre presenti nel mio cuore.

d-Infine, per le lettrici ed i lettori di CervinarAudace, lo spazio in rete degli Ultras Audax Cervinara, lasciamo a te, caro Giacomo, carta bianca per saluti e consigli e qualche “frecciatina”.
r- Un saluto particolare va voi, senza falsa modestia. Ancora oggi, con generazioni diverse, portate avanti un credo che difficilmente i paesi limitrofi capiscono. Il nostro tifo è conosciuto e temuto anche perché noi  Cervinaresi purtroppo viviamo solo di calcio. Un consiglio è quello di sostenere sempre questa Maglia, a dispetto di chi la indossa. Noi siamo unici e siamo la Storia sempre vivente. Gli altri sono improvvisati, morti viventi e sopratutto non ultras, ma normali cittadini che si recano al campo. Per Noi, invece, il campo è la nostra casa e la nostra forza.
Ecco, una cosa vorrei chiedere. Quando sarà, vorrei essere seppellito con la terra del nostro campo, la più onorata rispetto a qualsiasi pervenuta cittadina presente nella Valle Caudina.
Forza Audax Cervinara e onore e merito ai suoi ultra'. Grazie per lo spazio, ragazzi.

Grazie a te, Siliè!

lunedì 27 ottobre 2014

Curvometro Cervinarese/ VII giornata



Il Curvometro Cervinarese
VII giornata Campionato Regionale Promozione Girone C
Polisportiva Bisaccese - A.Cervinara 1935 (1-1)

Duecento chilometri di passione. Bisaccia è la trasferta più lunga del girone C, ma il Pregiatissimo Torpedone e svariate auto, accompagnano allo stadio oltre una 60ina di Audaci Seguaci, oggi molto colorati e belli. Come al solito “O’Pont o’camp” è il punto di partenza per gli UAC, armati di felpa, sciarpa e tanta voce. Il viaggio è lungo, ma scorrevole e divertente. Tra litri di birra, vino e caffè borghetti, senza dimenticare l'immancabile goliardia Cervinarese, arriviamo allo "Scotece" in tempo per il fischio d'inizio. Una cosa rara. Da notare il bellissimo impianto sportivo con erba naturale. Un lusso per un paese di soli 3.846 abitanti. Il settore ospiti è piccolo e di legno fradicio. Il pubblico di casa è scialbo e freddo come le condizioni atmosferiche. Ci sono tutti i presupposti per strappare i 3 punti, giocando letteralmente in casa. Posizionati gli striscioni, inizia lo spettacolo degli Ultras Audax. Cori lunghissimi e fatti bene, alternati da fragorosi treni, battimani rumorosi e cori a sostegno dei nostri Diffidati. Circondati dalle pale eoliche, vengono eseguiti cori potenti a rispondere. Da brividi. Il Cervo schierato in campo nel primo tempo, gioca bene, ma non finalizza. Al 4°minuto della seconda frazione ecco che l'Audax passa in vantaggio. Il numero 9 Stellato raccoglie un lancio dalla destra e stacca in rete, per poi andare ad abbracciare il settore ospiti in festa. Sulle gradinate cresce l’entusiasmo e lo sventolio di bandiere è incessante. Tutti abbracciati e coordinati per eseguire un grande “Ariariarioh”. Si sostiene e si soffre tutti insieme. Il Cervinara non chiude la partita e viene punito in zona Cesarini. A 5 minuti dallo scadere, quando gli UAC pregustavano la vittoria in trasferta, con una punizione magistrale la Polisportiva Bisaccese acciuffa il pareggio. Assorbito il colpo si continua a sostenere la Maglia, più incazzati di prima. Purtroppo, gli atleti in campo non rispondono alla spinta, nonostante la superiorità numerica. A fine partita solo timidi saluti con i giocatori.
L'amarezza è tanta. Lo squadrone che, secondo il calcio estivo, avrebbe dovuto stracciare il campionato, dopo solo 8 partite si ritrova a ben 10 punti dalla vetta, occupata dal M.sarchio. Non vogliamo scendere in discorsi tecnici che non ci appartengono, però i problemi ci sono e vanno affrontati. Il malumore è elevato e per adesso cerchiamo di far esprimere i calciatori in un ambiente sereno e non ostile.
Paradossalmente gli ULTRAS AUDAX CERVINARA in questo periodo buio stanno dando il meglio. Oltre il risultato e la classifica. Essere Ultras è uno stile e Cervinara se ne vanta.
Ma meritiamo di più.

Striscioni esposti:
Ultras Audax Cervinara, Rebels Ultrà 1993, Zona Audax e Cervinara Prima di Tutto;
Voto Canoro: 8
Continui, nel freddo e senza affanni per oltre 90 minuti.
Voto Finale: 8
Numerosi, colorati e mai domi.
Curiosità:
Dopo il pareggio, il portiere foggiano di casa va su di giri facendo gesti volgari verso di noi...Bah!!! Espulso!

domenica 26 ottobre 2014