giovedì 16 aprile 2015

avversari_uac



Prossimo turno/ Real Forino 2008

Sostegno assente al seguito del Real Forino per tutta la stagione. Nessuna forma di tifo per i bianco rossi nonostante gli oltre 5mila abitanti. Il Comune è sempre situato a circa 11 km dal capoluogo, in una piana circondata da sette monti (Faliesi, Esca, Boschitello, Piana, Romola, San Nicola, Poggio Tirone - tutti di altezza inferiore ai 1000 metri - ). Forino è composto, oltre dal capoluogo, dalle frazioni Castello, Celzi e Petruro. L'abbondanza di verde dovuto ai tanti boschi cedui e alla coltivazione molto diffusa del nocciolo, fa sì che la tipica definizione di Verde Irpinia trovi in questa porzione di territorio una delle sue massime espressioni. Per il resto la Forino calcistica è da sempre amante dell’Avellino calcio. Tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90 nacquero i Tuareg Forino, che appendevano un lungo striscione al Partenio.
Scavando nei ricordi della Cervinara Ultras troviamo un episodio storico che risale al 1 marzo 1998 e precisamente alla settima giornata di ritorno del campionato Regionale di Eccellenza. L’Audax Cervinara strappò la salvezza nella stagione 97/98 e fu proprio quella folle gara disputata a Forino a svegliare l’Undici Cervinarese. Partì un torpedone, organizzato da Rebels Ultrà e dai Mods Supporters, alla volta dello stadio Acierno per conquistare i 3 punti contro una diretta concorrente, il Monte Faliesi che fino ad allora non aveva mai vinto una gara in casa, al Canada ne aveva presi 3 ed aveva collezionato una serie incredibile di pareggi. 
In Eccellenza queste sfide erano vitali per conquistare la dura salvezza. Il derby Irpino ebbe come cornice di pubblico una 60ina di energici Ultras Cervinaresi, oltre decine di tifosi e dirigenti giunti con mezzi propri. L’atmosfera era molto carica già dal sabato sera precedente nel popoloso Pont’o’camp. Serviva una vittoria in un campionato difficile con Sorrento, Nola, Palmese, Paganese, Agropoli, Solofra, Scafatese e Gelbison che regalavano alla tifoseria BiancoBluAzzurra un palcoscenico di prestigio a livello regionale. Il tifo fu massiccio, continuo e soprattutto goliardico. Posizionati al centro della tribuna e belli da vedere e sentire, gli Ultras mantenevano la categoria in una gelida domenica surriscaldata da 90 minuti incredibili. 
Il modesto Monte Faliesi passò quasi subito in vantaggio e raddoppiò poco dopo, mettendo a segno un micidiale doppio colpo allo stomaco dell’Audax. I cori non si fermarono, ma poco dopo esplode il putiferio sulle gradinate. I Rebels e i Mods presi dalla rabbia, iniziano a contestare la società in maniera decisa. La mentalità e la compattezza del gruppo, abituato a situazioni difficili e a zero rapporti con i dirigenti esce allo scoperto. Il Monte Faliesi ne segna altri due e gli Ultras esultano alle reti avversarie, lasciando tutti a bocca aperta. Fu una forma originale di contestazione che fece il giro della Campania, all’epoca. Vennero lanciate dalle gradinate occupate dai Cervinaresi un paio di torce in campo, durante la gara ed inevitabili furono i momenti di tensione al triplice fischio. 
Altri tempi e altro calcio quello degli Anni Novanta dilettantistici in Campania. 
Il servizio d’ordine era pressoché inesistente e gli spogliatoi erano sotto le gradinate. Lo stadio intitolato a Pasquale Acierno era in balia degli Audaci Seguaci, traditi dalla squadra, scesa in campo con un atteggiamento sbagliato. 
Al triplice fischio? Apriti cielo. 
In campo vola di tutto contro la squadra e si crea una sorta di Forca Caudina, che obbliga i calciatori a passare sotto la rabbia degli Ultras che avevano preparato la trasferta con sudore e impegno. I giocatori restano in campo per tanti, lunghi e interminabili minuti, testa bassa sotto i cori potenti che contestavano l’ingloriosa figura di merda contro, ripetiamo, il Monte Faliesi, diretta concorrente per la salvezza. La pioggia di sputi e bestemmie risparmiano solo “BatMonetti”, il portierone Cervinarese che difendeva i pali e lottava come un leone, come un Ultras. Si era guadagnato il rispetto dei sostenitori, inviperiti come non mai, che gli dedicarono uno stendardo disegnato a mano. 
Venne appiccato il fuoco alla montagna di carta che era stata lanciata al cielo, stile argentino, ad inizio gara. Le fiamme erano alte come la tensione che sfociò in una classica scazzottata tra esponenti della Vecchia Guardia e alcuni dirigenti della società nata nel 1935. Gli sportivi forinesi, invece, non vennero presi in considerazione. Assedio agli spogliatoi per un bel po’ di tempo e dopo partenza tra cori e bandiere per tornare a casa, pronti alla prossima battaglia. 
La contestazione era legittima e necessaria. A Cervinara bisogna lottare in ogni gara. La Passione è tanta e l’amore è esagerato e cieco. Non risparmia chi non merita questi colori. Qui parliamo dell’Audax Cervinara che schierava Monetti, Mainolfi, Fuccio, Delle Donne, Lombardo, D'Alessandro, lanniello, Napolitano, Raimo, Romano, Albarelli, Gianni Meccia Esposito  ed Ernesto Geloso, giocatori che restano scolpiti nella blasonata storia della compagine caudina. 
Dopo la burrascosa trasferta di Forino, il Cervo risorge e torna a macinare punti, conquistando ben 2 vittorie consecutive, al Canada contro il Pontecagnano e in trasferta a San Marzano sul Sarno, che quell’anno rilevò il titolo della Paganese 1927, sostituita dalla Real Paganese. Le tarantelle di Forino, quindi, divennero un chiaro monito per tutti. I ragazzi in campo diedero il cuore e cacciarono le palle, raggiungendo il difficile traguardo con il sangue agli occhi. 
Il regalo più bello fu la vittoria contro l’odiato solofra, conquistata grazie alla spinta del pubblico alle qualità degli atleti e alla bravura di una dirigenza che faceva le ossa sul campo. Una vittoria che fece scoppiare la pace tra gli Ultras, la squadra e la società. L’amore non è bello se non è litigherello. Figuratevi quello Audace dei Cervinaresi. Non esistono foto dell’epoca, purtroppo. Il rullino sparì nei meandri di un noto studio fotografico, dove lavorava un membro del gruppo. Tanti stendardi a due aste, bandiere e tanta voce che facevano tremare la tranquilla Forino resteranno nel cervello di chi c’era quel caldo Primo Marzo 1998.

La scheda
Squadra: Real Forino
anno fondazione: 2008
colori: bianco rosso
gruppi: /
amicizie: /
rivalità: Baiano, Serino e Montoro.
Stadio: “Pasquale Acierno”

città: Forino (Av)

Nessun commento:

Posta un commento