giovedì 30 ottobre 2014

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Prossimo turno/ASD Cicciano

Il Cicciano non ha tifosi al seguito, anche se nelle ultime stagioni qualcosa si era mosso. La compagine biancorossa ha una storia vecchia, che nel lontano 1983 la portò alla ribalta del calcio nazionale per aver rinunciato alla promozione in Interregionale dopo aver superato la battipagliese negli spareggi. All’epoca c’era molto entusiasmo e nacquero le Brigate Biancorosse, poi sciolte dopo l’incredibile epilogo. La maggior parte, oggi, segue il Napoli Soccer o preferisce il calcio scommesse.
Le ultime forme di tifo organizzato risalgono alla stagione 2012, quando sempre sull’onda dell’entusiasmo, le gradinate del comunale di Cicciano si sono gremite per il salto in Eccellenza, anche se proprio le Brigate Biancorosse si lamentavano dello scarso attaccamento e della corsa sul carro dei vincitori. Stile grezzo, molte torce, striscione fatto, male, in rosso su bianco con bomboletta e tante bandiere biancorosse. Totale indifferenza con i Cervinaresi, alcuni dei quali presenti in una partita di Coppa Campania, con in campo le giovanili un paio di anni fa. 
La gara era poco più che un allenamento e la trasferta al Vincenzo Magnotti sembrava un’amichevole estiva. Nemmeno all’epoca c’era forma di tifo organizzato e gli striscioni erano lasciati incustoditi. L’attaccamento alla prima squadra della cittadina, in provincia di Napoli, è calato dopo la retrocessione in Promozione ed il mancato ripescaggio. Il clima è cambiato, anche se nell’estate 2013 la possibilità di una fusione con l’odiato nola per non perdere l’Eccellenza suscitò polemiche nella tifoseria, contraria all’unione sportiva con i bianconeri. Al Canada, in ogni caso, non si prevedono ospiti per sostenere i propri colori, nonostante i goffi appelli della società ai tifosi ciccianesi a ricompattare l’ambiente.

La scheda
Squadra: ASD Cicciano
anno fondazione: 2002
colori: bianco rosso
amicizie: /
rivalità: Nola Calcio, Baiano, Scisciano;
Stadio: “Vincenzo Magnotti”
città: Cicciano (Na)

mercoledì 29 ottobre 2014

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Tanti saluti Cervinaresi da tre Cervinaresi d.o.c.(Alberto, Daniele e Peppe) in vacanza nell'arcipelago maltese, ma con Cervinara sempre nel cuore!
Vi aspettiamo al Canada!

Dov'è Comino?
Comino (in maltese Kemmuna) è una delle isole dell'arcipelago delle Isole Calipsee; si trova nel canale di Gozo, tra l'isola di Malta e quella di Gozo nel Mare Mediterraneo.
L'isola ha un'estensione di 3,5 km² e deve il suo nome al cumino, il finocchio selvatico chiamato kemmuna in maltese, una delle poche piante che un tempo riusciva a crescere sul suolo arido. Secondo altre fonti, invece, il nome deriverebbe dall'arabo kimeni, che vuol dire adiacente, data la sua posizione fra Malta e Gozo. In antichità era conosciuta come Ephestia e qualche autore la chiama anche col nome di Lampas.

Comino è nota per la sua tranquillità e isolamento. Vi è stato costruito un albergo, ma la popolazione residente è di soli quattro abitanti. Un prete e un poliziotto, fanno la spola dalla vicina isola di Gozo per le necessità degli abitanti e dei turisti estivi. Oggi Comino è una riserva faunistica per gli uccelli e amministrativamente è parte della municipalità di Għajnsielem che abbraccia parte del sudest di Gozo. (wikipedia, l'enciclopedia libera)

martedì 28 ottobre 2014

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Interviste_uac




Interviste_uac: Giacomo Silietti.

Giacomo Siletti è un pezzo di storia vivente dell’Audax Cervinara e da oltre 30 anni vive questa passione. Inauguriamo questa nuova rubrica con lui, presente in quel di Bisaccia in mezzo al nostro gruppo.
d- Partiamo con i ricordi legati a questa maglia. Come è iniziato questo lungo percorso?
r- Ringrazio il vostro movimento per la considerazione nei miei confronti. Il mio rapporto con il Cervinara ebbe inizio nel lontano 1990 e da allora che i colori della squadra hanno in qualche modo caratterizzato anche la mia vita. L’ingresso in società lo devo a Pietro Valente che in quell'anno con zio Gigi Brevetti, il Ragionier Casale, mio zio e Biagio Esposito cercavano di potenziare la società con la presidenza del dott. Mimmo Cioffi. Poco dopo ebbe inizio la cavalcata che ci portò in Eccellenza.

d-Prima della rinascita dell’U.S. Audax Cervinara, negli anni 80 e del suo rilancio nei 90 grazie a “Zì Giggino & Giannone”, quale Cervinara sostenevi? Chi rilanciò lo storico anno di fondazione 1935, che da allora è la data di nascita “convenzionale” del calcio locale?
r- La squadra che da piccolo e giovane tifoso sostenevo era legata ai calciatori. In particolare a Joe Pizza, Starace, Falzarano, o’ fagiolo, Carmine Chiacchio, Massaro  e sopratutto alla presidenza del Commendator Roberto Cioffi. Lo storico anno 1935 fu rilevato da una cartella che raggruppava l’inizio della società con il numero di registrazione, appartenente al Commendator Cioffi.  Da allora fu il 1935 ad  essere per noi l’anno zero del calcio a Cervinara, anche se alcuni asseriscono che la data di nascita ufficiale del calcio cervinarese risalga al 1923 o al 1927.

d- La stagione più Audace che hai vissuto in prima linea?
r- Tutte le stagioni mi hanno visto in trincea, sia in veste di direttore sportivo, sia in quella di dirigente. Tutte le sento mie, perché in quasi tutte ho deciso quasi sempre scelte e risolto le problematiche. Sarebbe facile dire che la più bella risale alla storica promozione in Eccellenza con Gianni “Meccia”Esposito, Ernesto Geloso, Pasquale Cioffi, Gim Mauriello, il portiere Ruotolo, Massimo Pagnozzi, Gaetano Romano, Peppino Valente e Peppe Albarelli. Sì, questa è Storia, perché eravamo i migliori in tutto e avevamo un’organizzazione perfetta. Devo dire però, che anche il ricordo della finale persa contro la Sanità Napoli è tra quelli che rimarrà impresso. Vedere quasi 2000 persone e un tifo da serie B, non capiterà più nella mia vita
.
d- Qual è l’episodio più brutto della tua carriera da dirigente e quello più triste da tifoso?
r- Il più brutto ricordo è l'anno dell'alluvione, 1999/2000, con la relativa retrocessione in Promozione. All’epoca sarebbe bastato solo il nostro “Canada” per farci salvare, ma l’indisponibilità per i noti eventi, legati alla tragica alluvione del 16 dicembre 1999, contribuì a quella amara sorte.

d- Cervinara esporta calciatori, allenatori e personaggi calcistici. E’ un bene portare il nome della nostra cittadina ovunque o credi che sia meglio un ritorno a casa di tutti per puntare, davvero, alla sogno della D?
r- La società del presidente Mimmo Cioffi, quasi 26 anni fa, fece del rientro a Cervinara di super calciatori Cervinaresi la sua copertina. All’epoca facemmo rientrare a casa, Gianni Esposito dalla Calabria, Pasquale Cioffi, Gaetano Romano da categorie superiori e Peppe Albarelli dall’Ischia Isola Verde, dopo un’esperienza nelle giovanili del Bari. Ricordo che lui era un fuori quota di lusso. Poi in seguito fu la volta di Domenico Mainolfi, di Renato Cioffi e Raffaele Monetti. Penso che se in futuro vorremo coltivare sogni di categoria superiore, bisognerà andare in quella direzione, tracciata molti anni fa.

d- Quali sono a tuo giudizio le rivalità più accese del Cervinara e quali le più sentite?
r- Inutile dire che il derby ufficiale è quello con la Polisportiva San Martino Valle Caudina, ma la vera rivalità sentita nel sangue è quella con il m.sarchio. Realtà divise da due province e dalla mentalità, ma che in comune hanno la caratteristica di dettar legge nel calcio di oggi in Valle Caudina.

d- Vedere l’attaccante di razza Cervinarese, Alessio Befi, con la maglia dei Pignatari che effetto ti fa da dirigente e da tifoso?
r- Se permettete, Alessio Befi rientrò nel Cervinara quando ho ricoperto il mio ultimo ruolo da direttore sportivo e ritengo che per la fiducia data, prima all'uomo e poi al calciatore, forse ho contribuito in qualche modo alla sua crescita professionale. Non bisogna dare giudizi sul passaggio al m.sarchio, perché oltre a un rimborso economico giusto, ma in qualche modo elevato per la categoria, lui ha sposato anche un progetto tecnico di crescita a lungo termine. Quindi, per rivederlo con la nostra mitica Maglia dovremmo fare un sacrificio economico e sopratutto aiutare il presidente Joe Ricci a dotarsi di una struttura societaria più efficiente. Colgo l’occasione per ringraziare di nuovo il presidente Joe per i sacrifici che sta portando avanti e per l’impegno preso
.
d- Il tuo rapporto con gli Audaci Seguaci ti contraddistingue. Come sono cambiati i tempi, dal Commando Ultrà agli Ultras Audax, passando per i Mods, Rebels e i Fedelissimi? Raccontaci qualche episodio della Cervinara Ultras che ti è restato nel cuore e nelle orecchie.
r- Ritengo senza ombra di dubbio che il tifo organizzato dell’Audax Cervinara sia da sempre quello che ricalca l’evoluzione del movimento ultras italiano in generale. Il confronto decennale con le tifoserie che oggi militano in Lega Pro, la vecchia Serie C, ha caratterizzato anche la crescita del nostro tifo. Oggi rimane il più apprezzato nell'ambito provinciale e molto conosciuto anche a livello regionale. Per quanto mi riguarda, ho sempre stabilito rapporti di collaborazione e comunicazione con i vari gruppi che nel tempo si sono succeduti. Fui il fautore dell'acquisto, nei primi anni 90, delle famose torce in uso al San Paolo di Napoli e addirittura negli anni di Eccellenza vi erano venditori ambulanti del napoletano che venivano a Cervinara per vendere sciarpe e bandiere.

d- Paganese, Real Paganese, Angri, Sorrento, Scafatese e tante altre società hanno per i Cervinaresi un sinonimo: l’Eccellenza…
r- L’Eccellenza. Un episodio relativo al tifo che mi è rimasto impresso, tra i tantissimi, fu la presenza dei nostri Ultras al Marcello Torre di Pagani, nel primo anno di Eccellenza. I tifosi paganesi furono increduli, perché a Pagani si vedevano poche tifoserie ospiti. Quel momento e quella immagine resteranno sempre presenti nel mio cuore.

d-Infine, per le lettrici ed i lettori di CervinarAudace, lo spazio in rete degli Ultras Audax Cervinara, lasciamo a te, caro Giacomo, carta bianca per saluti e consigli e qualche “frecciatina”.
r- Un saluto particolare va voi, senza falsa modestia. Ancora oggi, con generazioni diverse, portate avanti un credo che difficilmente i paesi limitrofi capiscono. Il nostro tifo è conosciuto e temuto anche perché noi  Cervinaresi purtroppo viviamo solo di calcio. Un consiglio è quello di sostenere sempre questa Maglia, a dispetto di chi la indossa. Noi siamo unici e siamo la Storia sempre vivente. Gli altri sono improvvisati, morti viventi e sopratutto non ultras, ma normali cittadini che si recano al campo. Per Noi, invece, il campo è la nostra casa e la nostra forza.
Ecco, una cosa vorrei chiedere. Quando sarà, vorrei essere seppellito con la terra del nostro campo, la più onorata rispetto a qualsiasi pervenuta cittadina presente nella Valle Caudina.
Forza Audax Cervinara e onore e merito ai suoi ultra'. Grazie per lo spazio, ragazzi.

Grazie a te, Siliè!

lunedì 27 ottobre 2014

Curvometro Cervinarese/ VII giornata



Il Curvometro Cervinarese
VII giornata Campionato Regionale Promozione Girone C
Polisportiva Bisaccese - A.Cervinara 1935 (1-1)

Duecento chilometri di passione. Bisaccia è la trasferta più lunga del girone C, ma il Pregiatissimo Torpedone e svariate auto, accompagnano allo stadio oltre una 60ina di Audaci Seguaci, oggi molto colorati e belli. Come al solito “O’Pont o’camp” è il punto di partenza per gli UAC, armati di felpa, sciarpa e tanta voce. Il viaggio è lungo, ma scorrevole e divertente. Tra litri di birra, vino e caffè borghetti, senza dimenticare l'immancabile goliardia Cervinarese, arriviamo allo "Scotece" in tempo per il fischio d'inizio. Una cosa rara. Da notare il bellissimo impianto sportivo con erba naturale. Un lusso per un paese di soli 3.846 abitanti. Il settore ospiti è piccolo e di legno fradicio. Il pubblico di casa è scialbo e freddo come le condizioni atmosferiche. Ci sono tutti i presupposti per strappare i 3 punti, giocando letteralmente in casa. Posizionati gli striscioni, inizia lo spettacolo degli Ultras Audax. Cori lunghissimi e fatti bene, alternati da fragorosi treni, battimani rumorosi e cori a sostegno dei nostri Diffidati. Circondati dalle pale eoliche, vengono eseguiti cori potenti a rispondere. Da brividi. Il Cervo schierato in campo nel primo tempo, gioca bene, ma non finalizza. Al 4°minuto della seconda frazione ecco che l'Audax passa in vantaggio. Il numero 9 Stellato raccoglie un lancio dalla destra e stacca in rete, per poi andare ad abbracciare il settore ospiti in festa. Sulle gradinate cresce l’entusiasmo e lo sventolio di bandiere è incessante. Tutti abbracciati e coordinati per eseguire un grande “Ariariarioh”. Si sostiene e si soffre tutti insieme. Il Cervinara non chiude la partita e viene punito in zona Cesarini. A 5 minuti dallo scadere, quando gli UAC pregustavano la vittoria in trasferta, con una punizione magistrale la Polisportiva Bisaccese acciuffa il pareggio. Assorbito il colpo si continua a sostenere la Maglia, più incazzati di prima. Purtroppo, gli atleti in campo non rispondono alla spinta, nonostante la superiorità numerica. A fine partita solo timidi saluti con i giocatori.
L'amarezza è tanta. Lo squadrone che, secondo il calcio estivo, avrebbe dovuto stracciare il campionato, dopo solo 8 partite si ritrova a ben 10 punti dalla vetta, occupata dal M.sarchio. Non vogliamo scendere in discorsi tecnici che non ci appartengono, però i problemi ci sono e vanno affrontati. Il malumore è elevato e per adesso cerchiamo di far esprimere i calciatori in un ambiente sereno e non ostile.
Paradossalmente gli ULTRAS AUDAX CERVINARA in questo periodo buio stanno dando il meglio. Oltre il risultato e la classifica. Essere Ultras è uno stile e Cervinara se ne vanta.
Ma meritiamo di più.

Striscioni esposti:
Ultras Audax Cervinara, Rebels Ultrà 1993, Zona Audax e Cervinara Prima di Tutto;
Voto Canoro: 8
Continui, nel freddo e senza affanni per oltre 90 minuti.
Voto Finale: 8
Numerosi, colorati e mai domi.
Curiosità:
Dopo il pareggio, il portiere foggiano di casa va su di giri facendo gesti volgari verso di noi...Bah!!! Espulso!

domenica 26 ottobre 2014

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Guarda il servizio, gentilmente concesso dal sig. Michele Frascione, che ringraziamo.

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Nonostante il pareggio in "Zona Cesarini", beviamo per dimenticare e pensare alla prossima gara.
Sete di Vittorie.

giovedì 23 ottobre 2014

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Prossimo turno/Polisportiva Bisaccese

La Polisportiva Bisaccese non ha una tifoseria organizzata, bensì solo un pubblico ruspante che segue i ragazzi in maglia granata, una rarità nel calcio irpino, a causa della forte e radicata rivalità con i granata della Salernitana. Nemmeno in passato si registrano forme di tifo per la compagine locale. Il calcio arrivò a Bisaccia nel 1927 e all’epoca le divise della squadra dei due leoni erano nere. Questa la storia ufficiale della prossima avversaria del Cervinara: “La principale squadra di calcio della città è la Polisportiva Bisaccese che milita nel girone C di Promozione. La Bisaccese nacque con la denominazione dell'U.S. Bisaccia nel 1967. Nella stagione 1974-1975 si scisse in due club: la Vis Acies Bisaccia e l'US Bisaccia. Nel 1982 la Vis Acies Bisaccia e U.S. Bisaccia si fusero nella Polisportiva Bisaccese. La Polisportiva Bisaccese nella stagione 1990/1991, dopo aver vinto il campionato di Seconda Categoria, è arrivata quarta nel campionato di Prima Categoria, ed è stata ripescata in Promozione. Nella stagione 2006/2007 ha sfiorato la promozione in eccellenza arrivando prima nel Girone C a pari merito con la Forza e Coraggio e perdendo lo spareggio promozione. Comunque in estate la squadra è stata ripescata nell'Eccellenza. Dopo appena una stagione però tornò in Promozione perdendo gli spareggi”.
Da queste parti c’è sempre stata la passione per l’U.S. Avellino 1912. Tantissimi i “Vsazzesi” presenti allo Stadio Partenio, prima con il Forza Lupi Club Bisaccia e poi generalmente da “Lupi sciolti”. Anche oggi decine di ragazzi seguono l’A.S. Avellino all’interno della Curva Sud del capoluogo irpino. Nonostante l’assenza di gruppi ultras, lo stadio “Aldo Scotece” è una splendida struttura sportiva, con un settore ospiti decente per la categoria. Ma sotto la tribuna coperta, con una capienza vicina ai 1200 posti, ogni tanto c’è qualche scazzottata isolata e qualche Daspo racimolato. Gli sportivi bisaccesi, generalmente, sono ospitali e pacifici. Qualche casino ci fu con i nolani, durante la cavalcata in Eccellenza e con i tifosi di Andretta, però in questo caso parliamo dell’altra squadra locale, la SSD Bisaccia, che gioca in casacca RossoBlu.
Uno degli episodi più goliardici dei Vsazzesi fu la presenza di alcuni sostenitori dell’amata UeSse Avellino addirittura al Sei Nazioni di Rugby!, Orfani della propria squadra dopo il fallimento del 10 luglio 2009 esposero una pezza pungente. Era il 12 marzo 2011, l’Italia vinse contro i francesi per 22 a 21 entrando nella storia, ma tra i 40mila appassionati del nobile sport della palla ovale, venne notata la presenza di uno striscione in curva sud dello stadio Flaminio di Roma: FRANCESE COME PUGLIESE a firma Quelli del 1912
Fu grande lo stupore e tanta la curiosità degli sportivi per l’insolito accostamento. 
Il riferimento a Pugliese, l’assassino dell’U.S.Avellino 1912, venne goffamente confuso con un’insensata frase contro il Popolo Pugliese. Ci furono tarantelle all’ingresso per i Lupi in incognito, che rischiarono anche il sequestro della pezza da parte delle fdo.
Nelle passate sfide tra granata e Cervinaresi non ci sono mai stati momenti di tensione. Gli UAC stanno allestendo l’ennesima carovana per una nuova avventura al seguito dell’Undici nato nel 1935. Gli atleti agli ordini dell’allenatore Pellegrino Gaito non saranno mai soli.
Tutto pronto, quindi, per macinare chilometri, colorare il settore, perdere la voce e conquistare altri 3 punti per abbandonare questa merda di categoria.

La scheda
Squadra: Polisportiva Bisaccese
anno fondazione: 1967
colori: granata
amicizie: /
rivalità: Nola Calcio
Stadio: “Aldo Scotece”
città: Bisaccia (AV)

martedì 21 ottobre 2014

Curvometro Cervinarese/ VI giornata



Il Curvometro Cervinarese
VI giornata Campionato Regionale Promozione Girone C
A.Cervinara 1935 - F.C. Paolisi 1992 (4-3)

Pioggia di reti allo stadio Canada di Cervinara, dopo l’inaspettata battuta d’arresto in quel di Mugnano del Cardinale contro il Carotenuto. Il primo derby caudino, targato 14-15, è contro il FC Paolisi 992. Oltre 600 spettatori gremiscono le gradinate dei padroni di casa e si registra una buona presenza di ospiti, circa 60 unità. I numeri parlano chiaro. Cervinara ha sete di calcio e i suoi Ultras lottano come dannati. Dopo il prepartita goliardico & alcoolico nella centralissima Via Roma, gli Ultras Audax Cervinara si posizionano nella parte centrale della tribuna coperta, scortati sia a destra che a sinistra da un esercito di tifosi passivi. In settimana è stata montata una balaustra nella zona calda del Canada. Il risultato è davvero ottimo, visto che gli UAC si compattano e offrono una prova di spessore, finalmente seguita dagli atleti in campo, guidati da Pellegrino Gaito. Tra le fila dei Sostenitori BiancoBluAzzurri si avvicinano tanti giovani. Un segnale positivo, per chi guarda al domani. L'atmosfera è calda e lo si nota. Fragorosi battimani, cori secchi a rispondere e inni contro la repressione, senza mai dimenticare i diffidati UAC. Gli Audaci Seguaci regalano un'ottima prova canora. I treni son ben fatti e la squadra in campo, dopo un avvio blando, si riscatta e caccia, finalmente le palle. Lo striscione esposto durante gli allenamenti (…MA LE PALLE LE AVETE?) ha colpito nel segno. Bello lo sventolio di bandiere, sia quelle dei Rebels con il Tricolore sia le nuove BiancoBlu. Il tormentone in voga nell'ultimo periodo …e faccelo sto gol, alternato con altre frasi e ritmato con il tamburo, viene preso alla lettera. Immancabili le canzoni contro i pignatari, che guidano la classifica a punteggio pieno, per ora. Nel secondo tempo gli UAC continuano a divertirsi, con lo spirito giusto. Eseguito perfettamente L'Ariariario e il Cant cant uagliò, che hanno coinvolto tutto il settore dello zoccolo duro. La partita è degna di un derby. Vivace, entusiasmante e con un finale al cardiopalma. Finirà 4 a 3 per il magico Audax, dopo un’altalena di emozioni. Al triplice fischio parte il consueto "solo gli Ultras vincono sempre", giusto per ricordare a tutti che chi lotta vince oltre il risultato. L’Undici del Presidente Joe Ricci, con la Maglia sudata,  canta e balla la Regina della Valle siamo NOI, tra gli applausi del pubblico.
Pur essendo un derby, non si registrano sfottò da parte dei Cervinaresi verso i giallorossi. Non c’è una rivalità con gli ospiti, ma sostanziale indifferenza. Il Gruppo 22 ha colorato il proprio settore e c'è da dire che in Valle Caudina, al momento, sono l’unica tifoseria organizzata oltre la Cervinara Ultras. Il frastuono del loro tamburo copre i cori dei Paolisani, che comunque sono rumorosi.
Nel prossimo turno ci aspetta la lunga trasferta a Bisaccia e in settimana comunicheremo i dettagli per il pregiatissimo torpedone. Si va per vincere contro i granata. Alibi non ce ne sono.

Striscioni esposti:
Ultras Audax Cervinara, Rebels Ultrà 1993, Zona Audax e Cervinara prima di tutto.
Voto Canoro:8
Compatti, continui e incisivi.
Voto Finale:8
Buon numero e nessun calo, soprattutto nei momenti di difficoltà. Gli Ultras Audax Cervinara danno tutto e pretendono l’anima, per volare alto.

Curiosità:

Molti si scandalizzano perché il Cervinara, in queste primo scorcio di stagione è fra le società che ha collezionato meno multe da pagare alle Lega Calcio per intemperanze varie. I 7mila euro pagati la scorsa stagione sono stati fin troppi. Quest'anno si è deciso di venire incontro alla società, cercando di non danneggiarla, evitando di esplodere i petardi dove "non è possibile" e tenendo a bada i cosiddetti cani sciolti. 

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sabato 18 ottobre 2014

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Prossimo turno/paolisi

Allo stadio “Canada” arriva il primo derby caudino stagionale contro il neo promosso Football Club Paolisi.  La giovane società nata nel 1992, sulle ceneri dello Sporting, ha dei tifosi organizzati al seguito, ossia il “Gruppo 22”, i pazzi per il Paolisi, nati nel 2003 e risorti nel 2011.
Questa piccola, ma coriacea realtà ultras è in crescita, sia numericamente che stilisticamente. Infatti, nelle ultime stagioni la loro presenza è costante ed attiva. Per commemorare Ciro Esposito, napoletano morto nell’ultima sanguinosa finale di Coppa Italia, esposero nel centro caudino uno striscione in memoria, come molte città d’Italia e della Valle Caudina.
I fondatori del gruppo sono anche seguaci del benevento calcio e spesso i loro drappi sono apparsi al Santa Colomba e in altri stadi che hanno ospitato le streghe del sannio. Molto goliardica la pezza “No alla Merlin” riferito alla Legge che vieta l’apertura delle vecchie case di tolleranza, meglio conosciute come bordelli.
Da precisare, però, che all’interno del gruppo, ci sono anche seguaci di altre squadre, come addirittura dell’A.S. Avellino e del Napoli. E' la passione per il F.C. 992 il collante del gruppo, indipendentemente dalle scelte dei singoli. Molto colorati e continui, hanno ben 13 Daspo sulle spalle, tra cui 5 con doppia firma per le tarantelle negli spareggi contro lo Sporting Guardia, che costarono la retrocessione d’ufficio dei paolisani in Seconda. La storia del gruppo organizzato è legata al campionato vinto nel 2003, che segnò la prima promozione in Promozione, dopo anni di gavetta a “tarallucci e vino”. Il seguito era spontaneo e occasionale, con qualche episodio colorato nelle partite di cartello. Esponevano lo striscione, ma nulla più.  
Prima del Gruppo 22 c’era il Gruppo Sega, ispirato ai fiorentini. Ironica la scritta Gruppo Sega, l’unico fatto a mano. Dopo la scomparsa nel 2006 il Gruppo 22 torna nel 2011. La crescita è visibile, grazie anche al nuovo impianto sportivo, inaugurato il 17 novembre 2011, che vanta quasi 1000 posti a sedere per un paese di 2052 abitanti. L’amore verso la propria comunità e la voglia di seguire i giallorossi ha messo le basi per il tifo organizzato, tra gli ultimi a nascere in Valle. Nei meravigliosi anni 90, quando presero forma le tifoserie dell'Audax Cervinara, della Polisportiva San Martino, del Real Airola e del m.sarchio, loro non c'erano, ma dal 2000 in poi sono stati i pionieri del Movimento a seguito delle squadre dilettantistiche locali.
Unica amicizia con i sostenitori molto occasionali del Rotondi United. Infatti, spesso si sono scambiati visite reciproche. Tantissime le rivalità e le antipatie che elenchiamo nella scheda degli avversari. Con il Cervinara c’è antipatia, snobbata dagli UAC. Stesso discorso vale per i MIM, che hanno giocato intere stagioni a Paolisi, guadagnandosi le ostilità  dei locali. Non si registrano scontri, né diatribe, ma semplici sfottò tra le realtà caudine, anche se gli equilibri sono e saranno sempre molto precari. Troppo netto il divario tra le tifoserie, a nostro avviso. Tuttavia, il Gruppo 22, in questi anni di militanza, ha avuto scaramucce in svariati campetti. Episodi nati per lo più con dirigenti e semplici tifosotti, raramente con gruppi organizzati. Ricordiamo gli episodi con la Brigata Alcoolica Pannarano, le Teste Matte di Cerreto Sannita e i casini a Castelfranci in un bar del paese irpino. In casa ed in trasferta espongono spesso striscioni cartacei contro la repressione. Molto apprezzato fu “ULTRAS DELLA VALLE DIVISI DAI COLORI UNITI DALLA PASSIONE TUTTI CONTRO LA REPRESSIONE”. Le ultime coreografie, aiutate da un settore casalingo decente per il contesto, colorano lo stadio in erba sintetica dedicato alla memoria di Giovanni Russo, un ragazzo del posto scomparso tragicamente. In questa seconda stagione in assoluto nel campionato regionale di Promozione stanno pagando per i tanti divieti di accesso a manifestazioni sportive, ma continuano a seguire, anche senza grandi numeri. Il Gruppo 22 ha del materiale e l’impatto visivo rende, rispetto al passato. Domenica saranno una 50ina, ma per la Cervinara Ultras sarà, comunque, un derby “minore”.

La scheda
Squadra: F.C. Paolisi 1992
nome gruppo: Gruppo 22
anno fondazione: 2003
colori: giallorosso
amicizie: Rotondi United
rivalità: Sporting Pannarano, Sant'Agata dei Goti, Castelfranci, Cerreto Sannita, Sporting Guardia e Sirignano
antipatie: Cervinara, montesarchio, Fontanarosa, San Leucio del sannio, Pietrastornina, Montefalcione, Ceppaloni e Virtus Avellino;
politica: apolitici
Stadio: “Giovanni Russo”
città: paolisi (bn)

venerdì 17 ottobre 2014

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Bisogna essere sempre ubriachi. 
Tutto sta in questo: è l'unico problema. 
Per non sentire l'orribile fardello del tempo che rompe le vostre spalle e vi inclina verso la terra bisogna che vi ubriacate senza tregua. 
Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro. 
Ma ubriacatevi. 
E se qualche volta sui gradini d'un palazzo, sull'erba verde d'un fossato, nella mesta solitudine della vostra camera, vi risvegliate con l'ubriachezza già diminuita o scomparsa, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, domandate che ora è; 

e il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio vi risponderanno: è l'ora di ubriacarsi! 
Per non essere gli schiavi martirizzati del tempo, ubriacatevi; ubriacatevi senza smettere! 
Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro.


Charles Baudelaire