Prossimi avversari/ Faiano 1965
Continua l’assenza totale di tifo sulla sponda Biancoverde
di Pontecagnano Faiano. Pubblichiamo un reperto storico del tifo Faianese,
ossia il video datato 2003 che riprende una torciata ed il sostegno nella sfida
contro l’ostico Angri per l’accesso in Eccellenza.
L’entusiasmo per l’Unione Sportiva nata nel 1965 è calato
nel tempo ed è cresciuto per le “altre” Faiano. Riportiamo un interessante
pezzo di Ivan Romano sul derby minore tutto Pontefaianese tra Atletico e lo Sporting:
Prima Categoria, derby tra Atletico Faiano e Sporting
Pontecagnano è la sfida di Pontecagnano Faiano, una cittadina alle porte di
Salerno si divide nelle compagini in cui militano giovani del posto, alcuni anche
con curriculum interessanti. Sin qui una delle tante storie di calcio
dilettante che si possono raccontare nell'Italia pallonara eppure quello che è
andato in scena al Danilo Delle Donne di Santa Tecla, località del comune di
Montecorvino Pugliano, merita di essere descritto.
Partiamo dal campo sportivo. A Faiano, borgo collinare del
territorio di Pontecagnano Faiano, esiste da mezzo secolo uno
"stadio" il campo San Benedetto, ricavato in una insenatura del bosco
omonimo al confine con il comune di Montecorvino Pugliano.
Il campo è stato costruito spostando un torrente e spianando
i cento metri necessari per consentire ai giovani del posto di tirare calci al
pallone. Quello stadio ha vissuto altri derby, sempre in Prima Categoria,
quando Faiano era divisa tra bianco verdi - il Faiano che oggi milita in
Eccellenza - e i bianco celesti del Real, società poi scomparsa. Ma come spesso
accade quando l'uomo ci mette lo zampino e spinge la natura a nuovi corsi,
questa prima o poi torna a farsi viva, così qualche anno fa, il campo San
Benedetto ha subito un crollo. Il torrente Sette Bocche, acqua minerale che
meriterebbe una storia a parte, ha scavato fino a portarsi via un calcio
d'angolo, accorciando la lunghezza del campo diventato troppo corto per la
Prima Categoria.
Per questo motivo i ragazzi dell'Atletico Faiano, una
società fatta da ragazzi del posto, ragazzi in cerca di riscatto in un contesto
diventato sempre meno rappresentativo, sono costretti a sommare i sacrifici
dell'autofinanziamento, anche quelli di dover emigrare per allenamenti e
campionato, sul campo di un altro paese. Lo stadio a Santa Tecla, merita questa
definizione, finanziato con sagacia, è una parentesi di "sintetico"
sormontato da una tribunetta parzialmente coperta, a pochi metri da quello che
resta di una cava di pietra, una delle tante presente in zona. Così in un paese
ospitante, Faiano e Pontecagnano reclamano il diritto ad essere, lo fanno
attraverso due società simili, fatte da ragazzi, dalla voglia di riscatto e
divertimento. Atletico e Sporting sono nomi ispanici che segnano il desiderio
di guardare al mondo della passione.
La passione si è manifestata già nel derby di andata, quando
allo stadio XXIII giugno 1978 a Pontecagnano, lo Sporting s'impose 3 a 1
sull'Atletico, sugli spalti colori e fumogeni e il solito clima di
appartenenza, identità; che spesso serve a definire se stessi, escludendo gli
altri. La vigilia del derby di ritorno, si apre con le scaramucce che i tempi
moderni, affidano alle tastiere dei computer, sfottò, definizioni poco
signorili. Le società si schierano contro il pregiudizio, contro la perversione
di quel senso di appartenenza che spesso divide invece di unire. In questo
clima, dove il merito sportivo accarezza le sensazioni del calcio che conta, i
ragazzi di Faiano decidono di colorare gli spalti, lo fanno preparando una
coreografia che cita De Andrè partendo proprio da uno sfottò subito via
internet.
"Dai Diamanti non nasce niente, dalla merda nascono i
fior" e al centro degli spalti, dopo il disegno di una "cacca"
emerge un fiore con in mezzo lo stemma della società e i numeri dei calciatori
in campo, "sono 12 - spiegano i tifosi dell'Atletico - perchè il tifo, il
mondo ultras, è il dodicesimo giocatore". Ma una partita di calcio,
unifica realtà differenti, realtà che spesso non appartengono al mondo che
scende in campo, così sugli spalti, nasce un alterco verbale, una discussione
animata in stile "bar dello sport" proprio mentre i fumogeni coprono
la coreografia e le squadre entrano in campo. Proprio mentre i ragazzi di
Faiano, quelli che sono sugli spalti, danno senso al lavoro di giorni con
pennelli, colla, forbici. Ore di aggregazione, di fantasia, di citazioni
musicali, ore nelle quali i protagonisti della discussione verbale, per fortuna
non degenerata in qualcosa di più pesante, di inutile, di vergognoso, non si
sono visti, ma che hanno rischiato di ingrigire i colori di una giornata
meravigliosa. Il grigio però è spazzato via, i tifosi, gli ultras, quelli che
hanno intonato cori e colorato striscioni e stendardi, bacchettano i
protagonisti dell'alterco e questo avviene contemporaneamente ad un gesto dei
22 ragazzi in campo che posano assieme per le fotografie, come in una partita
del cuore, a ranghi misti davanti allo spettacolo della coreografia faianese.
Tutto torna normale, tutto rientra nel grande gioco dello
sport, i circa 300 spettatori del Delle Donne - circa 30 ospiti - si lanciano
nell'emozioni dei novanta minuti, lo fanno dimenticando le divisioni, lo fanno
mescolandosi in un evento comune, perché anche se ignorano le dinamiche, sono
tutti parte di un rito unico, antico come gli spettacoli dei gladiatori o come
i riti tribali dei cannibali delle Isole Trombiand che cibandosi del nemico, si
avvicinano ad esso.
La partita finisce, i granata di Faiano, l'Atletico dei
Picentini, in campo con le casacche bianche, batte per 3 a 2 i giallo blu di
Pontecagnano lo Sporting di Picentia schierato con le maglie granata, sugli
spalti qualcuno festeggia, qualcuno no.
Novanta minuti sono brevi, spesso troppo lascivi di quel
tempo nel quale nasce il fenomeno ultras, appartenenza, identità, desiderio di
grande riscatto, dove ogni singolo individuo diventa trecento.
tratto da: http://www.freelancenews.it/speciali-web/9931-atletico-faiano-viaggio-nel-mondo-ultras-1-maggio-2017
La Faiano Biancoverde spuntò alla ribalta regionale, qualche anno fa, in occasione di
Nocerina -Faiano 1965 a causa di un arbitro ultras. Il direttore di gara in questione era un Ultras granata, immortalato in una foto sotto la Sud di Salerno e la sua designazione scatenò, ovviamente, un putiferio a Nocera. Questa scelta scellerata, secondo gli addetti ai lavori, avrebbe potuto favorire proprio il Faiano 1965.
Sembra una barzelletta, ma non lo è:
Questa mattina il Comitato Campania ha ufficializzato gli
arbitri che dirigeranno la prima giornata del campionato d’Eccellenza campana.
Per il debutto del nuovo Città Di Nocera contro il Faiano al San Francesco
arbitrerà Roberto Russo della sezione di Salerno. Se si cerca sul web è
possibile trovare una foto dell’arbitro in versione ultras. La gara
“incriminata” è quella della Salernitana e il direttore di gara posa in stile
ultras in ginocchio sotto la curva sud. Chissà i tifosi molossi cosa penseranno
di questa scena, molto probabilmente non dormiranno sogni tranquilli.
tratto da:
Per ulteriori informazioni sul Faiano:
La scheda
Squadra: U.S. Faiano
nome gruppo: nessuno
anno fondazione: 1965
colori: biancoverde
amicizie: /
rivalità: Asd Picciola.
politica: tendenzialmente neri (ultras)
Stadio: XXIII giugno 1978 ex "Campo Crudele"
città: Pontecagnano Faiano (Salerno)
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