Il Curvometro Cervinarese
XXIV giornata Campionato
Regionale Promozione Girone C
A.Cervinara 1935 – A.C. M.sarchio
1950 (0-2)
Per scrivere la Storia abbiamo
bisogno di fatti, di dati certi, di avvenimenti importanti, di persone che ci
mettono la faccia e che si assumono la responsabilità di un evento. Tutto
questo è presente nella XXIV giornata del girone C del campionato di Promozione
campano. Non parliamo degli Undici in campo, ma degli Ultras Audax Cervinara. Finalmente
si gioca la partita che non finisce mai, soprattutto sulle gradinate. Cervinara -
m.sarchio, il derby della Valle Caudina. In ballo ci sono onore e l’accesso per
gli spareggi promozione. Ovviamente gli Audaci Seguaci aspettano questa scontro
calcistico e non si faranno trovare di certo impreparati. Le idee sono chiare.
Vogliamo fare un figurone e per farlo abbiamo bisogno di un’idea originale, un’idea
che parli di noi, della nostra storia, della nostra città e delle nostre
origini. Viene scelta l’immagine più importante della storia Cervinarese, ossia
un derby contro i Pignatari datato stagione 52/53. Sì, avete letto bene. 1952 -
1953. Non ci risultano tifoserie organizzate in Italia in quegli anni. A
Cervinara esisteva una forma di tifo organizzato e caratteristico. Goliardico e
sfrontato. Il legame con quella foto viene poi incarnato dall’autore, Mike
Ruotolo, il fotografo di quei tempi che alla vista della maestosa coreografia
inscenata prima del fischio d’inizio si è commosso, regalando emozioni ad un’intera
comunità e da Zì Ndrea, presente come allora a sostegno del Cervinara. La preziosa testimonianza è stata immortalata nel vecchio stadio “Guerriero”
di Cervinara nell’area della frazione Ferrari. L'immagine parla chiaro é Cervinara
la Regina del tifo in Valle Caudina e non solo. Gli UAC hanno dato spettacolo,
creando una coreografia da brividi. La MacchinAudax si è messa in moto per
portare la missione a termine. Sappiamo che non é affatto facile, ma la voglia
di affermare il nostro nome e la nostra storia é troppa per potersi fermare di
fronte ad una sfida del genere. I preparativi sono lunghi e faticosi, giorno e
notte, a lavoro per essere pronti il giorno domenica. Il venerdì il materiale è
già tutto pronto. Bisogna solo
assemblare, cosa non facile visto le dimensioni scelte. Tra risate, via vai di
gente, caffè qualche birra e un po’ di nervosismo, si va avanti e la
coreografia prende forma. La foto é completa. Tra lo scetticismo che affligge
le menti e la paura del tempo che si prospetta incerto, il lavoro viene portato
a termine con successo. La coreografia
viene fissata al tetto della tribuna. L'ansia e le paure inondano il cervello e
tutto d'un colpo le insicurezze si fanno vive in noi. Manca poco alla partita e
tutto deve filare liscio. Organizziamo gli ultimi dettagli, ognuno ha una
funzione vitale affinché tutto vada per il meglio. Le squadre si apprestano ad
entrare in campo e si inizia con l'accensione di fumogeni bianco blu. Ricordata
la figura di Carmelo Imbriani, ex calciatore sannita scomparso prematuramente.
Il padre in campo, accompagnato dal Presidente Joe Ricci, ha ricevuto una targa
in onore dello sfortunato Carmelo, che da piccolo calciatore ha calcato spesso
la terra del Canada grazie alla Polisportiva Caudinia Pasquale Casale. Indossate delle magliette commemorative da tutti gli atleti schierati in campo. Nel frattempo la coreografia
viene sciolta e fatta scendere con cura. C’è uno striscione, forse un po’ piccolo
per la base della coreografia, ma incisivo: DAL 1935 INNAMORATO DI TE. L’acre odore dei
fumogeni svanisce e si palesa la famosa foto, tra applausi incessanti. Si
comincia a cantare e tutto il gruppo nel vedere l'opera portata a termine dà un
sospiro di sollievo e scarica tutta la tensione. La voglia di fare bella figura
era tanta quanto la paura di non riuscire nell'impresa. Gli Audaci Seguaci
vivono di sfide e anche questa è stata superata. Ora bisogna vincere e i cori
sono solo per la squadra. L’evento ha fatto moltiplicare il numero di UAC ed il
tifo ne risente in maniera molto positiva. Il tifo è incessante, fatto bene,
con cori lunghi e cantati da tutti. Ottimo il ritmo del tamburo che impreziosisce la prestazione dei Cervinaresi, colorati dal solito bandierone e dalle bandierine d'ordinanza. In campo la gara sembra promettere bene, ma
proprio su un capovolgimento di fronte, dopo un’occasione sfumata in area di
rigore avversaria, i Pignatari passano in vantaggio con una rete del fratello
di Insigne del Napoli, abile a sfruttare una leggerezza difensiva. Gli avversari
non hanno nessuna forma di tifo organizzato. Chi nun zomb è Graunaro è l’unico
coro dei 90 minuti. Zero colore, zero stile, zero di zero.
Lo Zoccolo Duro non demorde, anzi reagisce con la solita grinta, nonostante il raddoppio dopo pochi minuti. Due a zero, secco. In queste situazioni si cacciano fuori le palle e la mentalità la fa da padrona. Gli Ultras Cervinaresi, pur increduli per l’amaro risultato, cambiano ritmo e sugli spalti inizia la vera festa passionale. Cori a rispondere per i diffidati, tanti battimani, sfottò a valanga contro gli odiati cugini e si va avanti fino alla fine del primo tempo, che si chiude in svantaggio sullo 0-2. Nell'intervallo si ragiona su come lottare nella seconda frazione di gioco e si decide di dare fiducia alla squadra, incitandola fino alla fine. Gli atleti in casacca Azzurra e pantaloncino Bianco, agli ordini del tecnico sannita Sasà Cagnale, entrano in campo determinati e vogliosi di recuperare il risultato e di non vanificare la rincorsa al vertice. Tra la pioggia di occasioni e i calci d’angolo a ripetizione, il Cervo sbaglia anche un rigore e il portiere del Patron Mataluni mette al sicuro il risultato con una serie di interventi decisivi. La Cervinara Ultras difende il nome e la storia con voce e ardore. Vengono srotolati due striscioni cartacei, uno per l’ex Presidente Angelantonio Starace, che ha superato momenti difficili, PRESIDENTE STARACE LOTTA DA CERVINARESE VERACE e l’altro indirizzato alla memoria dei M.I.M.: DA VERO IMPROVVISATO TI SEI SCIOLTO SENZA COMUNICATO. La partita si avvicina alla fine e c'è ancora tanto fiato in gola tanto per divertirsi con gli sfottò classici, un canta canta waglió che mancava da tempo e tanti tanti applausi a noi UAC. Della partita in campo non ci rimane che un pugno di mosche. Quella sulle gradinate dello Stadio Canada è la conferma della maturità del gruppo, che ha sempre voglia di fare e si diverte a sostenere l'amata Maglia nel bene e nel male. Questo campionato deve rifar flettere chi di dovere e spingere su una programmazione seria, graduale e lungimirante. La piazza esigente pretende categorie superiori. Il Presidente Joe Ricci ha dato tanto, ma i risultati in campo non sono arrivati. L’eventuale ripescaggio in Eccellenza non interessa all’ultras che vuole vincere in campo e sulle gradinate.
Gli UAC non mollano di un centimetro, ci sono e ci saranno sempre, fino alla fine. Non ci rimane che goderci gli applausi e i complimenti per il lavoro svolto. Domenica c’è la sosta legata al ritiro del Rione Mazzini di Avellino. Dopo continua il campionato che, nonostante tutto, sarà seguito con lo stesso spirito di sempre, perché siamo sempre i primi a sfidare l'impossibile.
Lo Zoccolo Duro non demorde, anzi reagisce con la solita grinta, nonostante il raddoppio dopo pochi minuti. Due a zero, secco. In queste situazioni si cacciano fuori le palle e la mentalità la fa da padrona. Gli Ultras Cervinaresi, pur increduli per l’amaro risultato, cambiano ritmo e sugli spalti inizia la vera festa passionale. Cori a rispondere per i diffidati, tanti battimani, sfottò a valanga contro gli odiati cugini e si va avanti fino alla fine del primo tempo, che si chiude in svantaggio sullo 0-2. Nell'intervallo si ragiona su come lottare nella seconda frazione di gioco e si decide di dare fiducia alla squadra, incitandola fino alla fine. Gli atleti in casacca Azzurra e pantaloncino Bianco, agli ordini del tecnico sannita Sasà Cagnale, entrano in campo determinati e vogliosi di recuperare il risultato e di non vanificare la rincorsa al vertice. Tra la pioggia di occasioni e i calci d’angolo a ripetizione, il Cervo sbaglia anche un rigore e il portiere del Patron Mataluni mette al sicuro il risultato con una serie di interventi decisivi. La Cervinara Ultras difende il nome e la storia con voce e ardore. Vengono srotolati due striscioni cartacei, uno per l’ex Presidente Angelantonio Starace, che ha superato momenti difficili, PRESIDENTE STARACE LOTTA DA CERVINARESE VERACE e l’altro indirizzato alla memoria dei M.I.M.: DA VERO IMPROVVISATO TI SEI SCIOLTO SENZA COMUNICATO. La partita si avvicina alla fine e c'è ancora tanto fiato in gola tanto per divertirsi con gli sfottò classici, un canta canta waglió che mancava da tempo e tanti tanti applausi a noi UAC. Della partita in campo non ci rimane che un pugno di mosche. Quella sulle gradinate dello Stadio Canada è la conferma della maturità del gruppo, che ha sempre voglia di fare e si diverte a sostenere l'amata Maglia nel bene e nel male. Questo campionato deve rifar flettere chi di dovere e spingere su una programmazione seria, graduale e lungimirante. La piazza esigente pretende categorie superiori. Il Presidente Joe Ricci ha dato tanto, ma i risultati in campo non sono arrivati. L’eventuale ripescaggio in Eccellenza non interessa all’ultras che vuole vincere in campo e sulle gradinate.
Gli UAC non mollano di un centimetro, ci sono e ci saranno sempre, fino alla fine. Non ci rimane che goderci gli applausi e i complimenti per il lavoro svolto. Domenica c’è la sosta legata al ritiro del Rione Mazzini di Avellino. Dopo continua il campionato che, nonostante tutto, sarà seguito con lo stesso spirito di sempre, perché siamo sempre i primi a sfidare l'impossibile.
Voto finale: 10
Esemplari. Complimenti a tutti.
Voto canoro: 9
Continui, belli e consapevoli dei
propri mezzi. Divertimento e sostegno.
Striscioni esposti:
Ultras Audax Cervinara, Rebels
Ultrà 1993, Zona Audax.
Coreografia: 10+
Mai vista una cosa del genere,
neanche nei professionisti.
Curiosità:
Vedere due personaggi della Cervinara del
Passato allo stadio non ha prezzo. Zì Ndrea e Zì Mike erano entrambi presenti
anche in quel famoso derby di oltre mezzo secolo fa. Esempi viventi di passione
e amore verso questi Colori che dovranno tornare a volare in alto, con l’aiuto
di tutti, senza chiacchiere.
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