venerdì 25 novembre 2016

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Avversari/ Positano 1956

Esistono tracce di tifo organizzato nella splendida Positano, la nota località turistica che si affaccia nel campionato di Eccellenza dopo essere stata sull’orlo del fallimento. La società, nata nel 1956, è seguita da una trentina di persone nella gare casalinghe che negli ultimi tempi sono tutte a porte chiuse a causa dell’inagibilità del De Sica. La struttura dedicata a Vittorio De Sica, il celebre attore che visse nella cittadina costiera negli anni di massimo splendore.
Il tifo è organizzato dal gruppo Positano 1956, che ha materiale e cerca di dare il massimo con scarsi risultati. I giallorossi sono penalizzati anche dalla scellerata decisione di giocare alle 10 e 30 del mattino.
La compagine salernitana è intitolata a San Vito, patrono della squadra e della città. Molto sentita la rivalità con Salerno, sentimento che non è assolutamente ricambiato dai Granata
Il Positano non è famoso per il tifo o l’attaccamento ai colori, bensì per il Presidente Alessandro Cecchi Paone, il personaggio televisivo che ha rilevato la società, rilanciandola nel calcio regionale.
Dopo una breve parentesi nel 2001/02, infatti, il Positano è ritornato in Eccellenza nella stagione 2011/12, grazie alla secca vittoria per due a zero nella vicina trasferta a Vico Equense, replicata contro i napoletani del Marilius Vesuvio. Secco tre a uno e tuffo in Eccellenza.


Hanno anche delle pezze e portano avanti uno stile all’italiana, con evidenti influenze napoletane. 
Lo stadio non ha delle gradinate adatte allo spettacolo, eppure con un nome del genere ci si aspettava di più. Il terreno di gioco è scandaloso, ai limiti dell’agibilità.

La tifoseria locale vanta un’amicizia con il gruppo “Sorrentini”. Anche se è nata da poco, la simpatia è coltivata grazie alle occasionali presenze dei positanesi in curva allo stadio Italia di Sorrento.
Durante questa stagione, seppur ridotta all’osso, si nota la presenza della pezza e di qualche sprazzo di tifo giallorosso. I positanesi non vivono un momento di splendore, complice l’assenza di uno spazio per fare tifo e il disinteresse verso la compagine "arcobaleno".
Nessun precedente negli ultimi quarant’anni.

Da segnalare l’antipatia di molti tifosi napoletani nei confronti dei giallorossi, nata dopo un’amichevole con il Napoli di Aurelio De Laurentis. 
Ricordate il battibecco tra gli allenatori Sarri e Mancini? 
Polverone s'alzò dopo alcune offese sessite di Maurizio Sarri a Roberto Mancini, ex Inter. 
Una tipica scaramuccia da “calcio moderno”. 
Non ha senso enfatizzare la tensione del fine gara, dove l’agonismo può accecare la ragione. 
Il tema della discriminazione tira, il politicamente corretto caldeggia e la stampa non si fece sfuggire l’occasione per strappare qualche "mi piace".

Alessandro Cecchi Paone, come un falco, si fiondò sul caso e propose un’amichevole tra le società, per lanciare un messaggio contro la discriminazione dell’omosessualità nel calcio. 
Il presidente, fiero di essere il primo tesserato FGCI omosessuale d’Italia, riuscì a convincere De Laurentis dell’utilità del gesto mediatico, “p’apparà” e organizzò l'evento.


Il fato volle che lo sventolio di bandiere arcobaleno venne incredibilmente messo in secondo piano per colpa dell’infortunio della stella Higuain. L’ex napoletano, all’epoca venerato come San Gennaro, uscì dal campo di gioco a causa di uno scontro fortuito durante la gara, finita quattordici a zero i partenopei.
Apriti cielo. 
De Laurentis impazzito dalla rabbia, Cecchi Paone isterico e senza sorriso, stava per cacciare all’istante l’incolpevole calciatore del Positano.Quest’ultimo per giustificare il suo clamoroso intervento, durante una banale partita di amichevole, disse le testuali parole:
Non avevo nessuna intenzione di far male. Purtroppo sono scivolato con la gamba d’appoggio e mi sono scontrato con Higuain. Ho chiesto subito scusa, sono tifoso del Napoli e non vorrei che questa situazione creasse problemi alla squadra che sostengo. Non riesco a crederci, era tutto così bello, un evento unico per noi. Spero davvero non si tratti di nulla di grave”. Patron Cecchi Paone, che ha assistito alla gara al fianco di De Laurentiis, era pronto a prendere provvedimenti a carico del calciatore ma poi ha tirato un sospiro di sollievo dopo aver saputo che l’infortunio del numero nove azzurro non era grave.
Bufera sui social. Tifosi del Napoli inviperiti contro il “Positano” che ha osato fare del male al loro idolo. Strano il calcio moderno, anche perché oggi gli stessi tifosi augurano la sedia a rotelle al povero Higuain, reo di aver tradito la maglia azzurra.
Positano News, una testata locale, ad inizio stagione apriva così:
Cresce l'entusiasmo attorno al San Vito Positano, la squadra che rappresenta la Costiera amalfitana ai vertici, l'unica ad essere mai stata in Eccellenza, e l'unica ad avere oltre mezzo secolo di storia, quest'anno sono 60, scusate se è poco. Dalla Costa d' Amalfi alla Penisola Sorrentina solo il Sorrento si può dire che ha più solidità, ma addirittura meno storia, visto che lo storico Sorrento è scomparso.

La Scheda
Squadra: San Vito Positano
anno fondazione: 1956
colori:giallorosso
nome gruppo:-Positano 1956
gemellaggi: Sorrento fc
rivalità: Salernitana
Stadio: Vittorio De Sica

città: Positano (Sa)

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