domenica 24 settembre 2017

il Curvometro Cervinarese | Audax Cervinara - Ac solofra



Curvometro Cervinarese 23.09.2017
3^ giornata Eccellenza girone B
Audax Cervinara 1935 – Ac solofra (1-0)

Partita in salita per gli Ultras Audax Cervinara impegnati contro il solofra 1970. 
Le pezze sporche si lavano nel gruppo. 
Purtroppo, non vengono montati gli striscioni in campo e l’inizio è davvero agghiacciante. 
Balaustra vuota e facce storte sulle gradinate. L’esperienza e la mentalità salvano la faccia degli Ultras che si raggruppano dopo cinque minuti e crescono, senza fermarsi, fino alla fine. 
Lo Zoccolo Duro della terza giornata è composto da poco più di quaranta ragazzi, autori di una prova vocale, tutto sommato, positiva e incisiva visto il risultato finale.
Il campo, mai come ora, è lo specchio della tribuna coperta del Canada Roberto Cioffi. Tifo e squadra crescono insieme in un sabato che rappresenta un chiaro campanello d’allarme per tutto il Movimento. Non sono più tollerati superficialità e debiti con la bocca
La Cervinara Ultras in questo frangente delicato ha bisogno dell’impegno di chi ci crede ancora, tifosi compresi. La media di quattrocento spettatori resiste, ma il flusso è scaglionato, nonché scoglionato. Basterebbe un pizzico di cazzimma in più da parte di tutte le componenti. 
Le difficoltà erano in preventivo dopo il granDe sogno infranto
Non è assolutamente una giustificazione. Dall’analisi del gruppo, in questi mesi post-Selinunte, si evince un appagamento dei più e un ricambio generazionale ancora inadeguato per la categoria. 
Resta in piedi lo Zoccolo Duro, quello dei fidati che lottano per i diffidati.

Dopo l’inizio da dimenticare, c’è qualche sprazzo di buon tifo. Questo è il segnale che tutti aspettano. L’umiltà del gruppo viene premiata con un secondo tempo eccellente, proporzionato al numero di gente tosta. La qualità non ha bisogno della quantità.
La mia vita è, sempre accanto a te viene ripetuta più volte e rimbomba in tutto lo stadio. Il Noi saremo sempre qua finchè il Cervo vincerà, perché il Cervo è la squadra degli ultras accende l’entusiasmo. Viene rimarcata la rivalità con un sonoro solofra solofra vaffanculo, accompagnato dal goliardico Puzzi di merda, riferito all’odioso tanfo dell’industrie conciare solofrane che appesta la cittadina alle porte di Salerno. 
Cori secchi e tante manate con il BiancoAzzurri olè, riproposto poi sullo stesso motivo il Diffidati con noi, ripetuto per ben due volte. Lo stesso messaggio di libertà continua ad essere lanciato dagli UAC incazzati: Diffidati con noi e tante mani al cielo.
La partita cresce d’intensità e la compagine di Ciccio Messina, grazie alla superiorità numerica causata dell’espulsione di Cervinarese Colarusso, prende le misure per portare almeno un punto a casa. Gli Uomini di Pasquale Iuliano non mollano di un centimetro e sudano la Maglia. 
Dagli spalti si alza il ritmo di despacito trasformato in Facci un gol, senza tamburo. 
Le assenze tra le fila degli UAC sono imputabili, anche oggi, a impegni lavorativi. 
Il tamburo, infatti, era impegnato in una festa di paese e non ha potuto contribuire alla seconda vittoria stagionale.
Fatelo per noi non mollate mai viene eseguito al momento giusto.
Esplosione di tifo dopo un fallaccio ignorante del Cervo:Tibia e perone senza regole! 
Il sostegno torna a livelli accettabili e compaiono anche le pezze in balaustra. 
Cervinara di giorno e notte in ogni stadio perché faccio a botte, me ne frego della diffida perché il Cervo è tutta la mia vita, quando segna esplode il settore alziam le mani verso il nostro amore, Cervinara, Cervinara alé. Durante questo coro massiccio, a venti minuti dalla fine, arriva la rete di Alessio Befi. L’inno ultras, molto caro ai presenti, continua anche dopo la preziosa rete del Toro di Castello. Fatto bene il Sosteniamo noi fino al novantesimo che fatica che ti chiedo forza Cervo facci un gol e forza Cervo unico grande amore, tu sei la mia passione, tutta la settimana io penso sempre a te! L’assenza del tamburo costringe gli Audaci sostenitori a spellarsi le mani, soprattutto negli ultimi dieci minuti. Siam sempre qui insieme a te, con voce e mani, accompagna gli atleti del Presidente Joe Ricci alla conquista di altri tre punti, importanti per continuare a divertire e divertirsi. 
Ospiti inesistenti come da tradizione. Nella curva riservata ai pellajuoli si notano alcuni elementi con le nuove maglie giallorosse del solofra. 
Evidentemente il distacco tra pubblico e società permette addirittura il tradimento dei colori sociali.
Il Non mollare perché tutta quanta la curva è con te a rispondere e il Forza magico Cervo lotta fino alla morte sei la squadra più forte che c’è spingono la truppa in BiancoBluAzzurro nei frangenti finali di un derby Irpino, sostanzialmente corretto in campo.
Amarsi ancora parte appena il Cervo incassa la vittoria e riaffiora il ricordo degli spareggi. 
In settimana ci sarà molto da lavorare all’interno del gruppo per rafforzare le basi dell’organizzazione. Tutta la squadra viene ad esultare sotto le gradinate. Il legame magico tra gli Audax e l’Audax è sempre più forte.
Il Dal Trentacinque è il coro più bello degli UAC, anche oggi colorati dalle magliette e non dai vessilli. Prossimo appuntamento a Palma Campania contro i rossoneri della Palmese per difendere il primato conquistato. I sette punti raccolti in duecentosettanta minuti giocati rappresentano un avvio degno del blasone.
In testa, insieme all’Audax 1935 ci sono il San Vito Positano el’Agropoli. La classifica odierna non deve trarre in inganno. Sia chiaro. Bisognerà lottare contro tutte le avversarie, dando tutto, con l’aiuto di tutti.
Avanti AUDAX!

Voto finale: 5,5
Tanti passi indietro, pessimo inizio, ma progressivo risveglio durante i novanta minuti.
Voto canoro: 6+
Salvata la faccia, dopo lo scivolone iniziale. Gli Ultras Audax trascinano l’Undici in campo nella seconda parte del derby. Finale in crescendo con cori vecchio stampo e tanta voce.
Striscioni esposti:
DASPO VOLANT ULTRAS MANENT, REBELS ULTRA’1993, CERVINARA PRIMA DI TUTTO.
Curiosità:
Il 23 settembre 1981 nacque Gabriele Sandri, detto Gabbo. L’Ultras italiano, di fede Laziale, venne barbaramente assassinato dalle fdo  in una stazione di servizio quasi dieci anni fa. L’11 novembre 2007 quegli spari strapparono la vita al giovane, scatenando l’inferno a Roma e non solo. A voi,lettrici e lettori di CervinarAudace, le parole del padre Giorgio, attivo da anni con una Fondazione in memoria di Gabbo:
23 settembre 1981 - 23 settembre 2017: auguri Gabriele, auguri figlio mio”. Una vita dedicata alla musica, divertendosi come dj, e ai colori biancocelesti mostrandosi pazzo d’amore per quella maglia con l’aquila sul petto. Una maledettissima pallottola se l’è trascinato via lontano, ma non c’è distanza per chi continua a vivere dentro noi. E allora oggi, soprattutto oggi, chi vuole gli manda un bacio e lo saluta per sentirlo vicino a sé. Tanti auguri Gabbo.

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