lunedì 18 settembre 2017

il Curvometro Cervinarese | Fc Costa d'Amalfi - Audax Cervinara



Curvometro Cervinarese 16.09.2017
2^ giornata Eccellenza girone B
Fc Costa d’Amalfi - Audax Cervinara 1935 (1-1)

Gli Ultras Audax Cervinara tornano a macinare chilometri per la Maglia, stavolta se ne contano quasi duecento per arrivare al piccolo San Martino di Maiori, continuare una marcia lunga anni e tornare sudati/soddisfatti/aggrasuti. Il pari contro una neopromossa, tutto sommato, è un buon risultato per l’Undici del Presidente Joe Ricci, anche se a noi interessa la sfida sugli spalti. 
Nel settore ospiti arriva un bel gruppo sparpagliato di tifosi non organizzati. 
Puntualissimi, giunti in maniera autonoma dalla carovana di auto partita da Cervinara, guardano la partita comodamente. Il viaggio Ultras, invece, è fatto di cori e goliardia come di consueto per chi viaggia in MacchinAudax
Gli Ultras, alla fine, non esulteranno per il punto racimolato in trasferta, ma per l’ennesimo pomeriggio Audace. Vissuto in prima linea.
Per i soliti problemi tecnici gli UAC entrano allo stadio solo verso il quarantesimo del primo tempo. Ritardo mostruoso causato da ostacoli sparsi, parcheggiatori compresi. 
Non si entra subito, per ordine pubblico. Si entrerà dopo, sempre per ordine pubblico.
Gli UAC restano fuori dalla struttura sportiva scavata tra le caratteristiche scogliere della Costiera Amalfitana. I cori dall’esterno arrivano in campo e sono da brividi. 
Rimbomba il Ci vedi camminare insieme, con la pioggia o sotto il sole e non ci fermeranno mai la pay-tv e la repressione. 
Gli Audaci Seguaci, però, entrano nel settore sbagliato. La Curva Scoglio dello stadio costiero non è il massimo, ma i ragazzi si adattano, appendono subito la pezza e s’arrampicano sulla parete rocciosa, da buoni montanari. 
L’amata compagine, guidata egregiamente in panchina da Pasqualino Iuliano, sotto di una rete, si sveglia all’improvviso, proprio quando stanno arrivando i Biancoblù.
Quan’t’è ‘a verità: dopo qualche minuto, allo scadere della prima frazione di gioco, l’Audax raggiunge il pareggio con la botta di Colarusso. 
Ristabiliti gli equilibri in campo, si punta al colpo in trasferta.

Inizia il secondo tempo in un clima torrido siciliano e per gli oltre cinquanta militanti non c’è un attimo di respiro. I presenti al seguito dell’Audax s’aggirano sulle 130 unità, dirigenti compresi. Maiori accoglie i Caudini con trenta gradi ed un sole cocente. 
La voglia di alzare le mani al cielo e difendere lo stile di un Movimento in movimento è più forte di tutto. Assente giustificato il tamburo, si nota l’assenza di bandiere. 
Il quadrato odierno è molto efficiente dal punto di vista canoro. L’evidente divisione sui gradoni segna una netta spaccatura con il resto dei presenti. La Cervinara Ultras si posiziona al lato estremo della curva ospiti. Molto colorati, inizialmente dalle maglie del gruppo, poi dalle decine di petti nudi, tifano all’inglese con due pezze appese.
Cervinara olè , Cervinara olè è il primo coro lanciato con ottimi risultati, che ammutolisce uno stadio senza il calore dei tifosi di casa. Nonostante l’eco dei festeggiamenti, vedi lo scorso campionato, non prende forma nessuna forma di tifo. Avevano altro da fare o erano al mare.

Il Segna per noi bisogna vincere dura un bel po’ e spinge gli atleti, in BiancoAzzurro a strisce verticali, a lottare su ogni maledetto pallone. 
Tanto già lo so, sempre con te sarò e mai ti lascerò è uno degli inni più lunghi e incisivi della seconda giornata. A seguire il chiaro La gente come noi non molla mai. Il fate come noi non mollate mai viene recepito sul prato del San Martino. 
Zero sportività quando un calciatore del Costa d’Amalfi rotolava in terra dolorante. Il Senza regole tibia e perone si presenta da solo, non servono commenti. Gli Ultras pretendono impegno, agonismo e passione, fregandosene del tabellino finale. Ti amo e non sarai mai solo è l’essenza dello spirito UAC.
Sosteniamo noi, fino al novantesimo che fatica che ti chiedo forza Cervo facci un gol è uno dei cavalli di battaglia sfoggiato in provincia di Salerno. Molto sentito, accompagnato da manate, il coro le diffide passano solo gli ultras restano. Si canta contro la repressione e per i diffidati. Il pensiero per loro non manca mai. La gara non si sblocca e il tempo scorre via in fretta. C’è un calo d’intensità anche fra gli UAC quando mancano appena quindici minuti allo scoccare della fine.
Fino all’ultimo il tifo della fazione BiancoBluAzzurra cerca, invano, di essere la colonna sonora della prima vittoria esterna.Il triplice fischio dell’uomo in giacca fuxia, pur fermando i sogni di gloria, lascia la squadra libera di correre sotto al settore ospiti e di cantare insieme agli Ultras. 
Immancabile l’inno di queste splendide giornate: dal Trentacinque quanto tempo è passato, quanti ricordi fai rivivere tu…

Voto finale: 6,5
Trasferta positiva e divertente come ai vecchi tempi. Tanti giovani tra gli UAC lasciano ben sperare per il futuro.
Voto canoro: 6-
Primo tempo forzatamente assente. Ottimo inizio di ripresa per poi sfumare nel finale complice il caldo. Bel finale con la squadra.
Striscioni esposti:
REBELS ULTRA’ 1993, NUOVI RIBELLI
Curiosità:
Molto erotico e pungente  il coro goliardico rivolto ad una graziosa signora che s’è affacciata al balcone di casa. Ultimi romantici, come al solito. Altro che tramonto!

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