giovedì 5 marzo 2015

StoriAudace/ Il derby contro i Pignatari



StoriAudace/ Il derby contro i Pignatari

Lo stadio Canada non vedeva i Pignatari festeggiare dalla stagione 92/93, quando riuscirono ad espugnare la struttura sportiva rinnovata dopo anni di lavori in corso. I due punti dell’epoca, grazie ad un secco 1 a 2, finirono sotto la torre. Da 23 anni, quindi, non era mai riuscito nessun Pignataro nell’impresa. Incredibilmente sulla panchina avversaria siede un ex Audace. E’ Pasquale Ferraro a regalare questa soddisfazione calcistica al popolo di mercanti della Valle. La tabella stilata da Vito Clemente, neo acquisto nella redazione di CervinarAudace,  fa emergere la storia di questo derby infuocato dagli anni 90 ad ora. 

Dopo il 1992 dobbiamo aspettare 3 stagioni per vedere lo scontro tra biancoazzurri. Il campionato 95/96 di Promozione, poi vinto dall’Audax Cervinara del Presidente Mimmo Cioffi, si apre con una sconfitta alla IV giornata. Perdiamo 1 a 0 dopo una partita stregata e ventilata. La rivincita si concretizza sul campo neutro di Atripalda, a causa di un ricorso che blocca le porte del Canada e lo rende inadatto a contenere le tifoserie. Un 3 a 2 magico che manda in estasi gli oltre 600 Cervinaresi accorsi nel piccolo centro Irpino. L’U.S. Audax Cervinara approda in Eccellenza e bisogna aspettare i Pignatari che tagliano questo traguardo nella stagione 98/99. E’ il 20 dicembre del 1998 ed il Canada gremito si gusta la vittoria per 2 a 0 sotto una pioggia battente. Venne ideata dai Rebels e dai Mods Supporters una coreografia semplice, ma imponente. Cartoncini di carta bianchi tra strisce azzurre di plastica che rendono il tempio del tifo in una bolgia argentina, nonostante le pessime condizioni atmosferiche. Sconfitta di misura, invece, nella gara di ritorno disputata all’Allegretto il 2 maggio 1999. 1 a 0 per il m.sarchio nonostante un Super Cervinara che chiuderà al quinto posto in classifica nel girone B campano. Gli Audaci Seguaci arrivarono, ovviamente senza scorta, nel settore ospiti non omologato per gli spettatori Non Pignatari. Dopo essere entrati scavalcando un muro di cinta, gli oltre 70 ultras sfilarono con stendardi e bandiere dietro la porta a gara iniziata, lasciando tutti gli addetti ai lavori senza parole. Quel piazzamento finale sarà ricordato solo per il prestigio conquistato a suon di reti e sacrifici. Purtroppo, in quegli anni non esistevano ancora gli spareggi promozione per salire in Serie D. L’anno dopo rappresenta  un momento nero per la Cervinara calcistica e non solo. Il 16 dicembre 1999 un alluvione infame sventra le frazioni di Castello e Joffredo. Fango, morte e disperazione. Ma il 6 gennaio 2000 gli Ultras Cervinaresi, impegnati fino a qualche ora prima nei soccorsi e nelle azioni di bonifica dal fango assassino, invadono m.sarchio per assistere ad uno scialbo 0 a 0, macchiato da scontri a fine gara, nati in risposta ai vergognosi cori dei Pignatari nei nostri confronti. Il girone di ritorno vede una netta vittoria casalinga per 3 a 2. E’ il 9 aprile 2000 e bisogna attendere ben dieci anni per vedere sul rettangolo di gioco le opposte fazioni. 

Anni di silenzio interrotti nella stagione 2010/11, stavolta in Prima Categoria. 4 gare tra coppa e campionato senza mobilitazioni di massa. Il ritorno della sfida è salutato da un pareggio per 2 a 2 al Canada il 31 ottobre 2010, replicato dopo qualche giorno dopo, grazie al sorteggio in Coppa Campania che mette contro le due compagini caudine. Il 3 novembre a Cervinara la gara finisce 1 a 1 e la tifoseria guidata dagli Ultras Audax Cervinara prima della gara espone uno striscione per i nemici che non furono presenti al Canada. Uno di loro ha perso la vita poche ore prima in un tragico incidente stradale ed il suo amico versava in gravi condizioni. Ci fu la solidarietà dei Cervinaresi, oltre i colori e la rivalità. Venne esposto, dalle delegazioni delle tifoserie, uno striscione a centrocampo che ricordava questo lutto caudino. 

Le cronache dell’epoca riportano il gesto così: Gli Ultras Audax Cervinara hanno ricordato la tragedia che ha colpito due giovani caudini, vittime di un incidente stradale nello scorso fine settimana. Purtroppo, Nicola ha perso la vita, mentre Antonio sta lottando in sala di rianimazione. Bellissima l'iniziativa che ha coinvolto due tifoserie da sempre (calcisticamente)contrapposte; uno striscione che fa onore ad entrambe."Noi Ultras Audax - si legge nella nota - insieme ai rivali di Montesarchio, abbiamo esposto uno striscione, durante il minuto di silenzio del derby di Coppa Italia allo Stadio Canada, per ricordare Nicola e sostenere Antonio in questa difficile battaglia. Ciao Nicola! Forza Antonio!"

Il ritorno si gioca a San Martino Valle Caudina, per l’indisponibilità dell’Allegretto. Nessun problema tra tifoserie, visto che i MIM erano anche all’inizio del loro breve percorso durato appena 4 anni. I Cervinaresi, presenti in poche unità, diedero vita ad una bella prova canora e alla fine esultarono per la qualificazione strappata ai calci di rigore, proprio sotto gli occhi degli UAC. In campionato, invece, la musica è diversa. Gli Ultras sono in contestazione verso la Società che è caduta in disgrazia, dopo il sogno sfiorato dell’Eccellenza. Gli Ultras Audax Cervinara informano che domani 29 dicembre 2010, presso la vecchia aula consiliare di Piazza Trescine si terrà un  dibattito pubblico sul passato, presente e futuro della realtà calcistica locale, intitolato "Vogliamo la Verità". Interverranno il Presidente Angelantonio Starace, presidente dell'A.c. Cervinara, Giacomo Silietti, direttore sportivo A.c Cervinara, Pasquale Ferraro, allenatore A.c. Cervinara, Filuccio Tangredi, Sindaco del Comune di  Cervinara e Giuseppe Ragucci, vicesindaco. La manifestazione avrà inizio alle 19.30 e tutta la popolazione innamorata  della maglia biancoazzurra è invitata alla serata che potrebbe, finalmente,  chiarire la spigolosa situazione che vive la nostra compagine, che si trova a  disputare la Prima categoria dopo aver sfiorato la vittoria negli spareggi per  accedere al campionato regionale di Eccellenza campana. 

Risvegliarsi in Prima categoria, dunque, è uno smacco enorme per i sostenitori BiancoBluAzzurri. Nonostante ciò si organizza una mini carovana in direzione San Martino per il 27 febbraio 2011, come annunciato dalle decine di manifesti affissi ovunque dagli UAC. Quasi cento Cervinaresi, infatti, sfilano in corteo senza trovare problemi ed entrano a spinta nella piccola curva occupata generalmente dagli Ultras 1982 del Samma, meglio conosciuto come Polisportiva 1982. Sconfitta secca per 2 a 0 e clima infuocato sulla tribuna. Scaramucce alla rete e pioggia di sfottò. Bel derby davvero. Il 4 dicembre 2011 è Paolisi ad ospitare il derby in campo neutro. Ottima cornice di pubblico da entrambe le sponde e sconfitta immeritata del Cervinara per 2 a 1, che si ferma dopo una serie consecutiva di vittorie, perdendo la testa della classifica a favore proprio degli odiati cugini. Il 25 aprile 2012 è naturalmente il Canada ad ospitare l’ennesimo appuntamento agonistico. Finisce con il classico risultato ad occhiali, 0 a 0, ma sulle gradinate gremite è spettacolo di tifo e di sostegno. Buona la rappresentanza ospite che colora il proprio settore con una coreografia fatta di cartoncini, mentre gli Ultras Audax fanno scendere un bandierone enorme con uno splendido disegno nella parte centrale che raffigura un pallone avvolto dall’alloro, simbolo di un calcio fatto di onore e passione. Caratteristiche che, bene o male, sopravvivono in queste categorie. 

Il Cervinara e la società nata nel 1950 salgono a braccetto in Promozione ed arriva la storica vittoria per 1 a 0 su rete di Balotelli Martone, marcatura che viene attribuita all’ex cervinarese Cava come autorete. Il 7 ottobre 2012 esplode la legittima protesta del tifo organizzato contro la repressione. Nessuna coreografia e tanto dissenso verso chi vuole spegnere l'atmosfera calda e vivace di queste categorie. Festa fino all’alba per la Cervinara Ultras che si toglie una piccola grande soddisfazione e liquida gli avversari. Loro, grazie ad una società solida economicamente, cavalcano stabilmente i quartieri alti delle classifiche e batterli rende onore al blasone del calcio Cervinarese. 

Il 27 gennaio 2013 si gioca a porte chiuse. La sconfitta per 3 a 0 è il punteggio più netto degli ultimi decenni. Il 24 novembre sempre del 2013 la musica non cambia e si perde di nuovo per 2 a 1, ma almeno l’accesso agli appassionati è libero. Ottimo tifo Cervinarese e vittoria dei Pignatari. Imponente la coreografia dei padroni di casa e massiccia la risposta numerica e qualitativa degli UAC. Porte nuovamente chiuse il 15 marzo 2014 e 1 a 1 dopo 90 minuti tristi. Area di rigore pubblica lo sfogo dei Presidenti: Non c’è stato verso. Nessuna decisione ribaltata: i cancelli del ‘Canada’ resteranno chiusi anche sabato in occasione del derby più atteso della Valle Caudina, quello tra Cervinara e Montesarchio. Malgrado la buona volontà da parte delle due società e, soprattutto, l’impegno delle istituzioni locali di Cervinara, la gara dell’anno tra le due compagini sarà comunque vietata al pubblico. La squalifica che pende sullo stadio del centro caudino permane e nemmeno il Prefetto di Avellino ha potuto esercitare le sue funzioni affinché questa sfida potesse essere seguita da entrambe le tifoserie per ‘ragioni di ordine pubblico’. In mattinata infatti i massimi esponenti dei due sodalizi, Joe Ricci e Nunzio Nazzaro, si sono recati presso la Prefettura di Avellino, dove, alla presenza dei dirigenti del commissariato di Cervinara e del capo della Digos del capoluogo irpino, hanno espresso le loro perplessità nel tenere i cancelli chiusi del ‘Canada’, poiché, come tutti sanno, nonostante la squalifica del campo, le due tifoserie sono comunque propense a recarsi nei pressi dell’impianto per incitare le rispettive squadre stando al di fuori della struttura. L’incontro con il prefetto di Avellino è stato chiesto proprio per una questione di ordine pubblico. Una motivazione che, in ogni caso, non è stata presa in considerazione poiché lo stesso Prefetto non è potuto intervenire su una sentenza emanata da un altro organo, quale la Figc, ma ha fatto sapere che garantirà il regolare svolgimento della gara seppur a porte chiuse senza che si verifichi alcun tipo di problema all’esterno del ‘Canada’.“Siamo rammaricati e dispiaciuti – esclamano all’unisono Ricci e Nazzaro – che questa gara, ritenuta dalle due piazze la più importante dell’anno, si giochi senza pubblico. Abbiamo fatto ogni tentativo per tentare di far aprire i cancelli del ‘Canada’ ma non c’è stato nulla da fare. La decisione di aprire i cancelli spettava solo alla Lega Campana, la quale, dovrebbe essere onorata di avere nel campionato di Promozione due tifoserie come quella di Cervinara e Montesarchio, invece, con questa scelta dimostra esattamente il contrario. In pratica ha perso lo sport e in particolare il calcio, specie per chi lo fa ai nostri livelli con passione e abnegazione. Prendiamo atto della risposta del Prefetto e in virtù di ciò approfittiamo per avvertire le due tifoserie di non recarsi allo stadio poichè l’intera struttura sarà sorvegliata dalla forza pubblica e in particolar modo dagli uomini della Digos che scatteranno foto e filmeranno immagini. Quindi chiunque si avvicinerà all’impianto, senza autorizzazione, rischia gravi sanzioni, tipo il Daspo. Insomma, facciamo in modo che tutto fili liscio”. Non è mai stata e non sarà mai una partita come le altre, perché in effetti sono due sfide in una. Quella che si gioca in campo e quella che va in scesa sugli spalti. Montesarchio e Cervinara sono l’emblema della rivalità e del campanilismo tra due piazze calorose e passionali divise dalla fede calcistica ma che si stimano e si rispettano a vicenda. Pensate che a due settimane di distanza e pur sapendo che i cancelli de Canada resteranno chiusi per via della squalifica, da Montesarchio ugualmente i tifosi organizzati partiranno alla volta del vicino centro caudino per sostenere la squadra anche dall’esterno, così come faranno i tifosi locali. Ecco il comunicato degli Ultras Montesarchio M.I.M. 2010 che noi pubblichiamo integralmente. “In occasione dell’ atteso derby caudino Cervinara-Montesarchio, nonostante la sanzione delle porte chiuse inflitta alla società del Cervinara, ci recheremo all’esterno dello stadio Canada per protestare contro ogni forma di repressione e contro queste nuove norme che toccano in modo sempre più intenso le categorie minori, vittime le squadre che possono vantare un tifo organizzato. Come sempre sosterremo la nostra maglia anche dall’esterno, invitiamo tutti i tifosi del Montesarchio quindi a recarsi in massa all’evento sportivo anche per dimostrare il proprio dissenso verso persone che cercano di limitare la bellezza di una giornata di sport e festa come dimostrano i precedenti derby giocati negli anni e lo spettacolo offerto sugli spalti da categorie superiori. E’ oramai evidente la strategia della Lega, di usare le tifoserie come scusante, per poter indebolire le squadre della Valle Caudina con multe e squalifiche di campo in modo da poter avvantaggiare società ‘amiche’. L’ordine dunque è inderogabile: tutti al Canada”, firmato Ultras Montesarchio M.I.M. 2010.  

Gli Ultras Audax ribadiscono la propria vicinanza al Cervinara in occasione del derby con il Montesarchio. I sostenitori cervinaresi inciteranno la formazione di Casale all'esterno del "Canada". Questo il comunicato del direttivo del gruppo: “Gli Ultras Audax Cervinara saranno presenti, all’esterno dello Stadio Canada, per sostenere il magico Cervo nell’atteso derby contro i rivali dell’A.C. Montesarchio nonostante il vergognoso divieto di assistere alle gare interne della nostra compagine, soprattutto in questo delicato momento del campionato. Non lasceremo i ragazzi da soli e canteremo all’esterno dello stadio, difendendo la nostra Città, con l’entusiasmo ed il calore di sempre. Dobbiamo essere presenti in massa, anche per ribadire il dissenso verso questa decisione della Lega Calcio Campania, che ha penalizzato la società, la squadra e soprattutto una tifoseria come la nostra”. 

Quest’anno quinta sconfitta consecutiva in trasferta il 9 novembre 2014 per 1 a 0 con gli UAC padroni dell’Allegretto. Il Primo Marzo è stato sfatato il tabù dopo addirittura 23 anni, da Pasquale Ferraro, che è stato anche l’ultimo tecnico Cervinarese a vincere in casa dei Pignatari, anche se in Coppa Campania. Stranezze del calcio caudino. Gli ex sono tantissimi, anche di spessore. Cambiare Maglia per restare in Valle è una pratica comune, mal digerita dalle frange ostili. Sulle gradinate non c’è paragone che tenga e la Regina della Valle Caudina mantiene alto il livello della tifoseria più passionale della zona.

Campionato Prima categoria 1992/93 
20/12/92 Audax - m.sarchio 1-2

Campionato Promozione 1995/96

08/10/95 m.sarchio - Audax 1-0
04/02/96 Audax - m.sarchio 3-2

Campionato Eccellenza 1998/99

20/12/98 Audax - m.sarchio 2-0
02/05/99 m.sarchio - Audax 1-0

Campionato Eccellenza 1999/2000

06/01/2000 m.sarchio - Audax 0-0
09/04/2000 Audax - m.sarchio 3-2

Campionato Prima Categoria 2010/11

31/10/2010 Cervinara - m.sarchio 2-2
03/11/2010 (coppa) Cervinara - m.sarchio 1-1
17/11/2010 (coppa) m.sarchio - Cervinara 1-1 (6-7 d.c.r. - vittoria ai rigori del Cervo)
27/02/2011 m.sarchio -  Cervinara 2-0

Campionato Prima Categoria 2011/12

04/12/2011 m.sarchio - Cervinara 2-1
25/04/2012 Cervinara - m.sarchio 0-0

Campionato Promozione 2012/13

07/10/2012 Cervinara - m.sarchio 1-0 (autorete di Cava al 90', ex capitano del Cervinara)
27/01/2013 m.sarchio - Cervinara 3-0

Campionato Promozione 2013/14

24/11/2013 m.sarchio - Cervinara 2-1
15/03/2014 Cervinara - m.sarchio 1-1

Campionato Promozione 2014/15

09/11/2014 m.sarchio - Cervinara 1-0
01/03/2015 Cervinara - m.sarchio 0-2

Nota di Vito: Sconfitta in casa dopo 23 anni e 2 cambi di denominazione e soprattutto matricola, quest'ultima ceduta al Venticano nel 2002/2003 per essere ripescati in Eccellenza, dopo il Cervinara dei primati, guidato dalla famiglia Casale. Nel 2006 Angelantonio Starace compra quello del Mons taurus di Montoro Inferiore…

Però, questa è un’altra storia che leggerete nel prossimo articolo di Vito.

martedì 3 marzo 2015

Il Curvometro Cervinarese/ XXIVgiornata



Il Curvometro Cervinarese
XXIV giornata Campionato Regionale Promozione Girone C
A.Cervinara 1935 – A.C. M.sarchio 1950 (0-2)

Per scrivere la Storia abbiamo bisogno di fatti, di dati certi, di avvenimenti importanti, di persone che ci mettono la faccia e che si assumono la responsabilità di un evento. Tutto questo è presente nella XXIV giornata del girone C del campionato di Promozione campano. Non parliamo degli Undici in campo, ma degli Ultras Audax Cervinara. Finalmente si gioca la partita che non finisce mai, soprattutto sulle gradinate. Cervinara - m.sarchio, il derby della Valle Caudina. In ballo ci sono onore e l’accesso per gli spareggi promozione. Ovviamente gli Audaci Seguaci aspettano questa scontro calcistico e non si faranno trovare di certo impreparati. Le idee sono chiare. Vogliamo fare un figurone e per farlo abbiamo bisogno di un’idea originale, un’idea che parli di noi, della nostra storia, della nostra città e delle nostre origini. Viene scelta l’immagine più importante della storia Cervinarese, ossia un derby contro i Pignatari datato stagione 52/53. Sì, avete letto bene. 1952 - 1953. Non ci risultano tifoserie organizzate in Italia in quegli anni. A Cervinara esisteva una forma di tifo organizzato e caratteristico. Goliardico e sfrontato. Il legame con quella foto viene poi incarnato dall’autore, Mike Ruotolo, il fotografo di quei tempi che alla vista della maestosa coreografia inscenata prima del fischio d’inizio si è commosso, regalando emozioni ad un’intera comunità e da Zì Ndrea, presente come allora a sostegno del Cervinara. La preziosa testimonianza è stata immortalata nel vecchio stadio “Guerriero” di Cervinara nell’area della frazione Ferrari. L'immagine parla chiaro é Cervinara la Regina del tifo in Valle Caudina e non solo. Gli UAC hanno dato spettacolo, creando una coreografia da brividi. La MacchinAudax si è messa in moto per portare la missione a termine. Sappiamo che non é affatto facile, ma la voglia di affermare il nostro nome e la nostra storia é troppa per potersi fermare di fronte ad una sfida del genere. I preparativi sono lunghi e faticosi, giorno e notte, a lavoro per essere pronti il giorno domenica. Il venerdì il materiale è già tutto pronto.  Bisogna solo assemblare, cosa non facile visto le dimensioni scelte. Tra risate, via vai di gente, caffè qualche birra e un po’ di nervosismo, si va avanti e la coreografia prende forma. La foto é completa. Tra lo scetticismo che affligge le menti e la paura del tempo che si prospetta incerto, il lavoro viene portato a termine  con successo. La coreografia viene fissata al tetto della tribuna. L'ansia e le paure inondano il cervello e tutto d'un colpo le insicurezze si fanno vive in noi. Manca poco alla partita e tutto deve filare liscio. Organizziamo gli ultimi dettagli, ognuno ha una funzione vitale affinché tutto vada per il meglio. Le squadre si apprestano ad entrare in campo e si inizia con l'accensione di fumogeni bianco blu. Ricordata la figura di Carmelo Imbriani, ex calciatore sannita scomparso prematuramente. Il padre in campo, accompagnato dal Presidente Joe Ricci, ha ricevuto una targa in onore dello sfortunato Carmelo, che da piccolo calciatore ha calcato spesso la terra del Canada grazie alla Polisportiva Caudinia Pasquale Casale. Indossate delle magliette commemorative da tutti gli atleti schierati in campo. Nel frattempo la coreografia viene sciolta e fatta scendere con cura. C’è uno striscione, forse un po’ piccolo per la base della coreografia, ma incisivo: DAL 1935 INNAMORATO DI TE. L’acre odore dei fumogeni svanisce e si palesa la famosa foto, tra applausi incessanti. Si comincia a cantare e tutto il gruppo nel vedere l'opera portata a termine dà un sospiro di sollievo e scarica tutta la tensione. La voglia di fare bella figura era tanta quanto la paura di non riuscire nell'impresa. Gli Audaci Seguaci vivono di sfide e anche questa è stata superata. Ora bisogna vincere e i cori sono solo per la squadra. L’evento ha fatto moltiplicare il numero di UAC ed il tifo ne risente in maniera molto positiva. Il tifo è incessante, fatto bene, con cori lunghi e cantati da tutti. Ottimo il ritmo del tamburo che impreziosisce la prestazione dei Cervinaresi, colorati dal solito bandierone e dalle bandierine d'ordinanza. In campo la gara sembra promettere bene, ma proprio su un capovolgimento di fronte, dopo un’occasione sfumata in area di rigore avversaria, i Pignatari passano in vantaggio con una rete del fratello di Insigne del Napoli, abile a sfruttare una leggerezza difensiva. Gli avversari non hanno nessuna forma di tifo organizzato. Chi nun zomb è Graunaro è l’unico coro dei 90 minuti. Zero colore, zero stile, zero di zero.
Lo Zoccolo Duro non demorde, anzi reagisce con la solita grinta, nonostante il raddoppio dopo pochi minuti. Due a zero, secco. In queste situazioni si cacciano fuori le palle e la mentalità la fa da padrona. Gli Ultras Cervinaresi,  pur increduli per l’amaro risultato, cambiano ritmo e sugli spalti inizia la vera festa passionale. Cori a rispondere per i diffidati, tanti battimani, sfottò a valanga contro gli odiati cugini e si va avanti fino alla fine del primo tempo, che si chiude in svantaggio sullo 0-2. Nell'intervallo si ragiona su come lottare nella seconda frazione di gioco e si decide di dare fiducia alla squadra, incitandola fino alla fine. Gli atleti in casacca Azzurra e pantaloncino Bianco, agli ordini del tecnico sannita Sasà Cagnale, entrano in campo determinati e vogliosi di recuperare il risultato e di non vanificare la rincorsa al vertice. Tra la pioggia di occasioni e  i calci d’angolo a ripetizione, il Cervo sbaglia anche un rigore e il portiere del Patron Mataluni mette al sicuro il risultato con una serie di interventi decisivi. La Cervinara Ultras  difende il nome e la storia con voce e ardore. Vengono srotolati due striscioni cartacei, uno per l’ex Presidente Angelantonio Starace, che ha superato momenti difficili, PRESIDENTE STARACE LOTTA DA CERVINARESE VERACE e l’altro indirizzato alla memoria dei M.I.M.: DA VERO IMPROVVISATO TI SEI SCIOLTO SENZA COMUNICATO. La partita si avvicina alla fine e c'è ancora tanto fiato in gola tanto per divertirsi con gli sfottò classici, un canta canta waglió che mancava da tempo e tanti tanti applausi a noi UAC. Della partita in campo non ci rimane che un pugno di mosche. Quella sulle gradinate dello Stadio Canada è la conferma della maturità del gruppo, che ha sempre voglia di fare e si diverte a sostenere l'amata Maglia nel bene e nel male. Questo campionato deve rifar flettere chi di dovere e spingere su una programmazione seria, graduale e lungimirante. La piazza esigente pretende categorie superiori. Il Presidente Joe Ricci ha dato tanto, ma i risultati in campo non sono arrivati. L’eventuale ripescaggio in Eccellenza non interessa all’ultras che vuole vincere in campo e sulle gradinate.
Gli UAC non mollano di un centimetro, ci sono e ci saranno sempre, fino alla fine. Non ci rimane che goderci gli applausi e i complimenti per il lavoro svolto. Domenica c’è la sosta legata al ritiro del Rione Mazzini di Avellino. Dopo continua il campionato che, nonostante tutto, sarà seguito con lo stesso spirito di sempre, perché siamo sempre i primi a sfidare l'impossibile.

Voto finale: 10
Esemplari. Complimenti a tutti.
Voto canoro: 9
Continui, belli e consapevoli dei propri mezzi. Divertimento e sostegno.
Striscioni esposti:
Ultras Audax Cervinara, Rebels Ultrà 1993, Zona Audax.
Coreografia: 10+
Mai vista una cosa del genere, neanche nei professionisti.
Curiosità:

Vedere due personaggi della Cervinara del Passato allo stadio non ha prezzo. Zì Ndrea e Zì Mike erano entrambi presenti anche in quel famoso derby di oltre mezzo secolo fa. Esempi viventi di passione e amore verso questi Colori che dovranno tornare a volare in alto, con l’aiuto di tutti, senza chiacchiere.

giovedì 26 febbraio 2015

avversari_uac/Speciale derby



Prossimo turno/ AC m.sarchio 1950

Può una squadra di calcio vincere ben 21 partite su 22 e non trascinare i tifosi allo stadio? 
Ebbene sì, m.sarchio ci è riuscita, nonostante la stagione dei primati assoluti. 
Miglior attacco, miglior difesa e peggior tifoseria. 
Loro sono l’unica realtà caudina che è crollata senza se e senza ma, dopo lo scioglimento dei Matti In Movimento, riapparsi non ufficialmente in una partita dei fratelli rossoneri del Carotenuto, secondo alcune voci. Proprio i famosi Mugnatari, gemellati molto improvvisati, sono stati avvistati in quel di Bisaccia con tanto di striscioni al seguito domenica scorsa. La Cervinara Ultras attende ancora l’esodo di Mugnatari rossoneri, mai pervenuti un paio di giornate fa. I Pignatari quest’anno sono stati vergognosi. Striscioni ultras orrendi e un fastidioso gracchiare di sirene ad ogni azione degna di nota, durante le care casalinghe sono le uniche forme di tifo targate 14/15. Un simpatico tifoso anziano sostiene in questo modo la società nata nel 1950. I BiancoAzzurri del Patron Mataluni si apprestano a calcare categorie superiori, con questa grave assenza al seguito, che difficilmente verrà colmata. L’Eccellenza in Campania non è una passeggiata ed è alto il rischio di giocare perennemente in trasferta e senza sostegno. L’Allegretto sarà un campo allegro l’anno prossimo per tutte le tifoserie ospiti, che potrebbero fare i padroni a m.sarchio.
Il 2014, anno dello scioglimento, era partito abbastanza male sotto la Torre. Riportiamo la minuziosa nota della dirigenza, la prima crepa in un rapporto mai più ricucito: In merito al comunicato ufficiale dei M.I.M 2010 Ultras m.sarchio 1950, ci preme chiarire alcune cose. Siamo dispiaciuti innanzitutto del comunicato apparso alle 23.35, nonostante il nostro presidente Biagio Flavio Mataluni avesse già diramato qualche ora prima un comunicato di scuse nei confronti del gruppo Ultras a titolo personale e a titolo della società di cui si onora di essere il massimo esponente. Ci dispiace delle dichiarazioni lesive nei confronti degli Ultras rilasciate dall'amico Nunzio Nazzaro, ci preme pertanto sottolineare fermamente che tali dichiarazioni sono opinioni personali e sono state rilasciate sicuramente in un momento di rabbia, frutto del continuo assillo da parte delle varie istituzioni calcistiche che ormai hanno preso di mira la nostra società e la nostra tifoseria. Per tale motivo, ci dissociamo ufficialmente da tali dichiarazioni. Siamo consapevoli che il gruppo M.I.M. 2010 ha come unico obiettivo il sostegno della maglia, a difesa della nostra città, in settimana e la domenica, in casa ed in trasferta, affrontando le trasferte più lunghe ed insidiose. A testimonianza di ciò, c'è la massima collaborazione da parte della società espressa negli ultimi 4 anni. Mai ci siamo permessi di infangare il nome dei tifosi, mai ci siamo permessi di giudicarne l'operato. Detto ciò ci preme chiarire alcune cose sulle dichiarazioni presenti nel comunicato sfavorevoli alla società sul metodo di gestione e sui risultati. Non abbiamo mai proclamato il raggiungimento della serie D in 4 anni, bensì il raggiungimento dell'Eccellenza in 4 stagioni (programma stilato nell'estate 2011). Ebbene, con la massima umiltà, ricordiamo che da allora i risultati sono dalla nostra parte: vittoria del campionato di Prima Categoria 2011/2012, finale play off per l'eccellenza persa nella stagione 2012/2013. Ma questa non è una giustificazione, sappiamo che non stiamo mantenendo l'obiettivo nella stagione 2013/2014, ma sicuramente non diamo la colpa ai tifosi che non saranno mai il nostro capro espiatorio. Il presidente Mataluni nel comunicato di ieri, si è assunto tutte le responsabilità, mettendoci la faccia come ha sempre fatto. Ci dispiace aver dovuto scegliere di separarci da Mister Lombardo dopo 4 stagioni, ma solo in questo modo possiamo far prendere le responsabilità ai calciatori. In conclusione, rinnoviamo pubblicamente le scuse ai nostri Ultras per le dichiarazioni di Nunzio, nonostante queste fossero rilasciate a titolo personale. Invitiamo il direttivo dei M.I.M ad un confronto con società e con la squadra, per ritrovare la complicità che ci ha fatto vincere per due stagioni e tentare la scalata all'eccellenza in queste 11 partite che restano. Sempre Forza Montesarchio!

Fino ad ora, quindi, misere trasferte con qualche tifosotto al seguito. Qualcuno canta sporadicamente Salutate la capolista. L’Allegretto, poi, oltre allo schiamazzo di qualche ragazzino, ha sentito solo trombe e trombette, nulla da più. Di ultras nemmeno l’ombra, per la gioia di una frangia di Pignatari ostili al tifo organizzato.Stranezze del calcio dilettantistico locale. 
Domenica allo Stadio Canada di Cervinara si attendono poche decine di sportivi, nonostante la possibilità di mettere a segno il quasi definitivo passaggio di categoria. Oggi questo derby caudino è tornato ai livelli degli anni 90, vista l’assenza di degni rivali. La Super Capolista è fanalino di coda nel movimento ultras della Valle Caudina, soprattutto dopo il ritorno degli Ultras 1982, di San Martino. I Martinari, sia in casa che al Pignatelli, sono presenti e tifano a squarciagola l’Undici di Mister Lo Iaco che si sta tirando fuori dalla zona pericolosa. Anche a paolisi gli Ultras hanno fatto, fino ad ora, un campionato da incorniciare. La matricola terribile, che gioca in casacca giallorossa, nonostante i limiti evidenti della tifoseria, non ha mai giocato da sola. Rispetto ai Pignatari, orfani di MIM, Criminal Minds e Zona Pressione, sono avanti anni luce.
Nemmeno l’acquisto di Tonino Insigne, fratello di Lorenzo attaccante del Napoli, ha riscaldato l’ambiente sannita. Il più felice di questa situazione? Di sicuro il Presidente della Lega, l’odiato Pastore, bersagliato più volte in passato per la pessima gestione della Lega calcio.
L’unica novità da segnalare, per le lettrici ed i lettori di CervinarAudace, è il ritrovato derby del Sannio con il Ponte. In queste nostalgiche righe, tratte dal sito Finestrasulponte, scopriamo questa storia sepolta dal tempo: Un derby quello tra il Club Ponte 98 e l'A.C. m.sarchio 1960* che riporta alla mente quelli, davvero epici, di fine anni sessanta ed inizio anni settanta. Quelli dei fratelli Chiappinelli, di Salemme, di Giancaterina, di Colangelo e di tanti altri che hanno fatto la storia del calcio pontese.


La scheda
Squadra: AC m.sarchio
anno fondazione: 1950
colori: bianco azzurro
gruppi (sciolti): Matti in Movimento 2010-14, Criminal Mind, Zona Pressione.
amicizie: Ultras Fedelissimi Mugnano
rivalità: Audax Cervinara, Frattese, Paganese, San Tommaso Avellino;
Stadio: “Armando Allegretto”
città: m.sarchio (bn)


*A Ponte sono convinti che la data di fondazione giusta sia 1960, non 1950.

domenica 22 febbraio 2015

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Il Curvometro Cervinarese/ XXIII giornata



Il Curvometro Cervinarese
XXIII giornata Campionato Regionale Promozione Girone C
Asc Cicciano - A.Cervinara 1935 (1-2)

Sabato nero per gli Ultras Audax Cervinara. Tra imprevisti, impegni lavorativi, superficialità e problemi vari si parte alla volta del Vincenzo Magnotti di Cicciano in appena dieci unità.  Dal Pont’o campo due macchine arrivano in provincia di Napoli e trovano un cordone di celerini, schierati nel parcheggio dello stadio. L’atteggiamento delle fdo è ostile, veniamo perquisiti più volte all’entrata e restano fuori la pezza Daspo volant ultras manent e bandiera Tricolore dei R.U. 1993, in quanto gli addetti ai lavori non riuscivano a decifrare l’acronimo Erru93. Neanche le dovute spiegazioni sono servite. Polemiche per entrare e ritardo inevitabile, visto che le tarantelle sono durate oltre un quarto d’ora. Il Cervo in campo é spento. Nei primi minuti rischia di capitolare e si salva grazie a palo e traversa. Sugli spalti l'umore é gelido. La pioggia fa da cornice ad una giornata negativa in tutti i sensi. Il Cicciano, in maglia gialloblu, passa in vantaggio su un dubbio calcio di rigore. La rete è un sonoro schiaffo che sveglia gli Uomini del tecnico Cagnale. Infatti, dopo la rete avversaria il Cervinara caccia le palle e macina gioco ed occasioni. La prima frazione di gioco si chiude sull’uno a zero, ma la rimonta si percepisce nell’aria. Nell’intervallo il manipolo di UAC viene lasciato senza nemmeno un goccio d’acqua. I ciccianesi giocano con il sangue agli occhi, ma l’Undici del presidente Ricci lotta e suda l’amata Maglia. Non sono ammessi passi falsi e l’orgoglio degli Audaci in casacca Azzurra riporta in carreggiata la partita con una rete di Mortelliti, la punta siciliana che è l’anima della squadra Cervinarese. La gara si accende, la terna arbitrale va in confusione, ma la sete di vittoria viene appagata in Zona Cesaria con un gran gol di Bovino, che raccoglie sulla ribattuta del solito Mortelliti ed insacca per la gioia del manipolo di Ultras che esplode di gioia, nonostante questo sabato di merda. Non ci sono giustificazioni per le assenze di massa, pur essendo un giorno lavorativo. Il 21 febbraio deve essere un monito per il futuro, perché non si deve mai abbassare la guardia. Possono succedere casualità di ogni genere, ma non bisogna vanificare i sacrifici fatti fino ad ora. Ci vuole umiltà & mentalità. Resta il fatto, però, che lo zoccolo duro c’è e difende il nome del gruppo. Andiamo via da Cicciano scortati, dopo una lunga attesa, chiusi nello stadio. I padroni di casa sono inesistenti. Gli Ultras d'Italia, in definitiva, pagano salato anche in Promozione. Troppa repressione, a nostro avviso esagerata, per una partita del genere.  Tuttavia, non sarà facile spegnere quella fiamma che arde dentro il cuore di chi vuole difendere un Amore nato nel 1935. Intanto, ladri, balordi, maniaci, assassini, pedofili, politicanti, evasori, truffatori, corrotti, terroristi, malavitosi e affini sono tranquilli quando ci sono le partite a rischio, perché il vero problema dell'Italia sono gli ultras. La Legge per ora non vieta di amare i colori della propria città. C’è da dire che nelle storie d’amore paga sempre chi ama di più.

Voto finale: 4+
Giornata gagliarda in campo e pessima sulle gradinate.
Voto canoro: N.G.
Pochi per essere giudicati.
Striscioni Esposti:
Ultras Audax Cervinara, R.U. 1993
Curiosità:
Nel nervosismo iniziale viene anche appeso male lo striscione. Ciliegina sulla torta. Negativa. Ora alle porte c’è il derby della Valle Caudina, occasione giusta per riscattare questa prestazione indegna.

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giovedì 19 febbraio 2015

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Prossimo turno/Asc Cicciano

Lo stadio Magnotti è senza tifo da qualche anno, ormai. I biancorossi dopo la conquista dell’Eccellenza ebbero dei problemi con la società di allora, come riportano le cronache locali, risalenti al 2012: Il Cicciano prova a ricompattare l’ambiente in vista del match interno contro il Real Trentinara. Dopo l’avvio in salita per effetto delle due sconfitte negli altrettanti impegni proibitivi al cospetto di Torrecuso e Vico Equense, la matricola allenata da mister Gallluccio vuole imprimere la sterzata decisiva al proprio torneo. Per farlo, dovrà essere sostenuta dai propri supporters che nella passata stagione l’hanno sospinta verso il salto di categoria. Ma il rapporto tra la società del presidente Coppola e il tifo organizzato rappresentato dalle “Brigate biancorosse” si è incrinato in occasione della prima giornata di campionato, quando gli ultras hanno contestato la scelta del club di negare l’ingresso libero allo stadio ai fedelissimi della torcida. Alla vigilia dell’importante sfida con i cilentani lanciati in classifica, il sodalizio biancorosso tende la mano ai propri supporters organizzando un incontro per mettersi alle spalle contrasti e polemiche in nome del bene del Cicciano. Il club auspica la pax biancorossa in modo da restaurare il clima armonioso di coesione e unità  che pervade da sempre le gare casalinghe al “Magnotti”.
Tragicomico, poi, l’evento riportato da “Il Mattino” che portò alla ribalta, in negativo, lo stadio di casa: Era in corso il secondo tempo del derby del campionato regionale di Eccellenza di calcio tra il Cicciano e la Palmese e nell’impianto di viale delle Olimpiadi erano presenti sulla tribuna «Antonio Barone» oltre 300 persone tra cui diversi bambini. Improvvisamente dal tetto della copertura si è staccato un mattone che è caduto su una sedia occupata fino a pochi attimi prima da uno spettatore: la grossa pietra si è spaccata in parte e le schegge sono finite su tre spettatori seduti poco più dietro ferendoli lievemente. A riportare le ferite più pesanti, un ventenne di Cicciano che ha riportato escoriazioni al viso, alle mani ed alle gambe. Subito dopo ci sono state alcune proteste sugli spalti, ma nessun intervento. «Nonostante la gravità dell'accaduto -racconta uno dei coinvolti- c'è stata grande indifferenza da parte dei presenti. Nessuno ha pensato di intervenire per constatare se ci fossero feriti gravi, la partita è continuata normalmente. Fa male davvero constatare che non siamo sicuri nemmeno a vedere una partita di calcio e non oso immaginare cosa sarebbe successo se la pietra fosse caduta sullo spettatore seduto prima o sui bambini che stavano correndo in quella zona della tribuna». Il sindaco Raffaele Arvonio ha predisposto già nel primo pomeriggio di ieri un sopralluogo da parte dell’ufficio tecnico comunale per stabilire le cause dell'incidente e le condizioni dell'area: «Verificheremo cosa è successo e le cause e decideremo il da farsi, non escludendo anche la chiusura della tribuna in caso di danni seri». La situazione strutturale dello stadio Magnotti è già stata oggetto di polemiche dopo il raid vandalico subito lo scorso agosto durante il quale furono devastati spogliatoi e bagni. Ora questo incidente, che poteva costare feriti ben più gravi, e che solo il caso ha voluto non avesse conseguenze disastrose fa rinascere la polemica tra la società sportiva Cicciano e il comune. «Mi spiace per le persone che sono state coinvolte nell’incidente, abbiamo cercato di portare allo stadio più gente possibile grazie all’ingresso gratuito per cercare di sostenere la squadra che è in difficoltà in classifica», dice Paolino Coppola, presidente del sodalizio biancorosso. «La vicenda stadio –continua il patron della compagine ciccianese- è uno dei tanti motivi per cui ho deciso di lasciare la società e rimettere il titolo nelle mani del comune o di chi vuole fare calcio: non c’è una strategia, non c’è progettualità, non c’è collaborazione, l’episodio di domenica è l’ennesima tegola ora anche materiale che cade sul Cicciano calcio, così è impossibile andare avanti». Per la cronaca il Cicciano ha raggiunto il pari ma per alcuni tifosi è stato importante «salvare» la pelle.
Tanti gli appelli di squadra, giocatori, tecnici e presidenti caduti nel vuoto. Si prevede un sabato anonimo al seguito del Cicciano, anche se l’arrivo dell’Audax Cervinara fa riapparire sulle gradinate tifosi occasionali, tifoserie improvvisate e affini. Storicamente sostanziale indifferenza tra le opposte fazioni.

La scheda
Squadra: ASC Cicciano
anno fondazione: 2002
gruppi: Brigate Bianco Rosse (sciolte)
colori: bianco rosso
amicizie: /
rivalità: Nola Calcio, Baiano, Scisciano;
Stadio: “Vincenzo Magnotti”
città: Cicciano (Na)

TUTTI A CICCIANO!