Prossimo turno/Asc Cicciano
Lo stadio Magnotti è senza tifo
da qualche anno, ormai. I biancorossi dopo la conquista dell’Eccellenza ebbero
dei problemi con la società di allora, come riportano le cronache locali,
risalenti al 2012: Il Cicciano prova a
ricompattare l’ambiente in vista del match interno contro il Real Trentinara.
Dopo l’avvio in salita per effetto delle due sconfitte negli altrettanti
impegni proibitivi al cospetto di Torrecuso e Vico Equense, la matricola
allenata da mister Gallluccio vuole imprimere la sterzata decisiva al proprio
torneo. Per farlo, dovrà essere sostenuta dai propri supporters che nella
passata stagione l’hanno sospinta verso il salto di categoria. Ma il rapporto
tra la società del presidente Coppola e il tifo organizzato rappresentato dalle
“Brigate biancorosse” si è incrinato in occasione della prima giornata di
campionato, quando gli ultras hanno contestato la scelta del club di negare
l’ingresso libero allo stadio ai fedelissimi della torcida. Alla vigilia
dell’importante sfida con i cilentani lanciati in classifica, il sodalizio
biancorosso tende la mano ai propri supporters organizzando un incontro per
mettersi alle spalle contrasti e polemiche in nome del bene del Cicciano. Il
club auspica la pax biancorossa in modo da restaurare il clima armonioso di
coesione e unità che pervade da sempre
le gare casalinghe al “Magnotti”.
Tragicomico, poi, l’evento
riportato da “Il Mattino” che portò alla ribalta, in negativo, lo stadio di
casa: Era in corso il secondo tempo del
derby del campionato regionale di Eccellenza di calcio tra il Cicciano e la
Palmese e nell’impianto di viale delle Olimpiadi erano presenti sulla tribuna
«Antonio Barone» oltre 300 persone tra cui diversi bambini. Improvvisamente dal
tetto della copertura si è staccato un mattone che è caduto su una sedia
occupata fino a pochi attimi prima da uno spettatore: la grossa pietra si è
spaccata in parte e le schegge sono finite su tre spettatori seduti poco più
dietro ferendoli lievemente. A riportare le ferite più pesanti, un ventenne di
Cicciano che ha riportato escoriazioni al viso, alle mani ed alle gambe. Subito
dopo ci sono state alcune proteste sugli spalti, ma nessun intervento.
«Nonostante la gravità dell'accaduto -racconta uno dei coinvolti- c'è stata
grande indifferenza da parte dei presenti. Nessuno ha pensato di intervenire
per constatare se ci fossero feriti gravi, la partita è continuata normalmente.
Fa male davvero constatare che non siamo sicuri nemmeno a vedere una partita di
calcio e non oso immaginare cosa sarebbe successo se la pietra fosse caduta
sullo spettatore seduto prima o sui bambini che stavano correndo in quella zona
della tribuna». Il sindaco Raffaele Arvonio ha predisposto già nel primo
pomeriggio di ieri un sopralluogo da parte dell’ufficio tecnico comunale per
stabilire le cause dell'incidente e le condizioni dell'area: «Verificheremo
cosa è successo e le cause e decideremo il da farsi, non escludendo anche la
chiusura della tribuna in caso di danni seri». La situazione strutturale dello
stadio Magnotti è già stata oggetto di polemiche dopo il raid vandalico subito
lo scorso agosto durante il quale furono devastati spogliatoi e bagni. Ora
questo incidente, che poteva costare feriti ben più gravi, e che solo il caso
ha voluto non avesse conseguenze disastrose fa rinascere la polemica tra la
società sportiva Cicciano e il comune. «Mi spiace per le persone che sono state
coinvolte nell’incidente, abbiamo cercato di portare allo stadio più gente
possibile grazie all’ingresso gratuito per cercare di sostenere la squadra che
è in difficoltà in classifica», dice Paolino Coppola, presidente del sodalizio
biancorosso. «La vicenda stadio –continua il patron della compagine ciccianese-
è uno dei tanti motivi per cui ho deciso di lasciare la società e rimettere il
titolo nelle mani del comune o di chi vuole fare calcio: non c’è una strategia,
non c’è progettualità, non c’è collaborazione, l’episodio di domenica è
l’ennesima tegola ora anche materiale che cade sul Cicciano calcio, così è
impossibile andare avanti». Per la cronaca il Cicciano ha raggiunto il pari ma
per alcuni tifosi è stato importante «salvare» la pelle.
Tanti gli appelli di squadra,
giocatori, tecnici e presidenti caduti nel vuoto. Si prevede un sabato
anonimo al seguito del Cicciano, anche se l’arrivo dell’Audax Cervinara fa
riapparire sulle gradinate tifosi occasionali, tifoserie improvvisate e affini. Storicamente sostanziale indifferenza tra le opposte fazioni.
La scheda
Squadra: ASC Cicciano
anno fondazione: 2002
gruppi: Brigate Bianco Rosse
(sciolte)
colori: bianco rosso
amicizie: /
rivalità: Nola Calcio, Baiano,
Scisciano;
Stadio: “Vincenzo Magnotti”
città: Cicciano (Na)
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