Il Curvometro Cervinarese
XXIII giornata Campionato
Regionale Promozione Girone C
Asc Cicciano - A.Cervinara 1935 (1-2)
Sabato nero per gli Ultras Audax
Cervinara. Tra imprevisti, impegni lavorativi, superficialità e problemi vari
si parte alla volta del Vincenzo Magnotti di Cicciano in appena dieci unità. Dal Pont’o campo due macchine arrivano in
provincia di Napoli e trovano un cordone di celerini, schierati nel parcheggio
dello stadio. L’atteggiamento delle fdo è ostile, veniamo perquisiti più volte
all’entrata e restano fuori la pezza Daspo volant ultras manent e bandiera
Tricolore dei R.U. 1993, in quanto gli addetti ai lavori non riuscivano a decifrare l’acronimo Erru93. Neanche le dovute
spiegazioni sono servite. Polemiche per
entrare e ritardo inevitabile, visto che le tarantelle sono durate oltre un quarto
d’ora. Il Cervo in campo é spento. Nei primi minuti rischia di capitolare e si
salva grazie a palo e traversa. Sugli spalti l'umore é gelido. La pioggia fa da
cornice ad una giornata negativa in tutti i sensi. Il Cicciano, in maglia
gialloblu, passa in vantaggio su un dubbio calcio di rigore. La rete è un
sonoro schiaffo che sveglia gli Uomini del tecnico Cagnale. Infatti, dopo la
rete avversaria il Cervinara caccia le palle e macina gioco ed occasioni. La
prima frazione di gioco si chiude sull’uno a zero, ma la rimonta si percepisce
nell’aria. Nell’intervallo il manipolo di UAC viene lasciato senza nemmeno un
goccio d’acqua. I ciccianesi giocano con il sangue agli occhi, ma l’Undici del
presidente Ricci lotta e suda l’amata Maglia. Non sono ammessi passi falsi e l’orgoglio
degli Audaci in casacca Azzurra riporta in carreggiata la partita con una rete
di Mortelliti, la punta siciliana che è l’anima della squadra Cervinarese. La
gara si accende, la terna arbitrale va in confusione, ma la sete di vittoria
viene appagata in Zona Cesaria con un gran gol di Bovino, che raccoglie sulla ribattuta
del solito Mortelliti ed insacca per la gioia del manipolo di Ultras che
esplode di gioia, nonostante questo sabato di merda. Non ci sono
giustificazioni per le assenze di massa, pur essendo un giorno lavorativo. Il
21 febbraio deve essere un monito per il futuro, perché non si deve mai
abbassare la guardia. Possono succedere casualità di ogni genere, ma non
bisogna vanificare i sacrifici fatti fino ad ora. Ci vuole umiltà &
mentalità. Resta il fatto, però, che lo zoccolo duro c’è e difende il nome del
gruppo. Andiamo via da Cicciano scortati, dopo una lunga attesa, chiusi nello
stadio. I padroni di casa sono inesistenti. Gli Ultras d'Italia, in definitiva,
pagano salato anche in Promozione. Troppa repressione, a nostro avviso
esagerata, per una partita del genere. Tuttavia,
non sarà facile spegnere quella fiamma che arde dentro il cuore di chi vuole difendere un Amore
nato nel 1935. Intanto, ladri, balordi, maniaci, assassini, pedofili,
politicanti, evasori, truffatori, corrotti, terroristi, malavitosi e affini sono
tranquilli quando ci sono le partite a rischio, perché il vero problema
dell'Italia sono gli ultras. La Legge per
ora non vieta di amare i colori della propria città. C’è da dire che nelle
storie d’amore paga sempre chi ama di più.
Voto finale: 4+
Giornata gagliarda in campo e
pessima sulle gradinate.
Voto canoro: N.G.
Pochi per essere giudicati.
Striscioni Esposti:
Ultras Audax Cervinara, R.U.
1993
Curiosità:
Nel nervosismo iniziale viene
anche appeso male lo striscione. Ciliegina sulla torta. Negativa. Ora alle
porte c’è il derby della Valle Caudina, occasione giusta per riscattare questa
prestazione indegna.
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