mercoledì 30 gennaio 2019

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Avversari/Giugliano 1928

Il destino ha regalato una finale di Coppa Italia Dilettanti con avversari degni dell’importante sfida. Sulle gradinate dello Stadio Pinto di Caserta la Cervinara Ultras incontrerà sul suo cammino una nobile decaduta: il Giugliano 1928. 
La Giugliano Ultras nasce negli anni Ottanta e fin da subito si è confrontata con moltissime realtà ultras grazie alla permanenza per un quarto di secolo tra serie C2 e serie D. Un piccolo grande traguardo per la cittadina che vanta quasi centotrentamila abitanti e più volte ha sfiorato la serie C1.
La tifoseria ha come simbolo la tigre ed i colori sociali sono stati ripresi dal gonfalone del Comune, il terzo in Campania per numero di abitanti. 
Al seguito dei tigrotti c’è sempre stata una frangia di accaniti sostenitori. Dobbiamo aspettare gli anni Ottanta per intravedere la nascita di un movimento ultras. Nel 1984 nascono le Brigate Gialloblu ed il tifo prende forma. Venti anni dopo, però, l’intera realtà venne travolta da un episodio di violenza che cancellò il Giugliano dal calcio giocato. I famosi scontri di Volla provocarono la dura reazione del presidente che a fine stagione ritirò la squadra dal campionato.


La leggenda narra di una tifoseria calda che già negli anni 50 era spesso al centro di tarantelle:

È il campionato di Promozione 1954-1955 quando il Giugliano in una domenica nevosa (19.12.1954) è impegnato in trasferta sul campo dell'Aurora Ururi. Alla fine della gara, vinta per 2 a 0 dal Giugliano, scoppiano degli incidenti. I tifosi locali costringono i calciatori ospiti a rimanere per lungo tempo sul campo di gioco, coperto abbondantemente di neve. 
A seguito di questo increscioso episodio, Alberto De Cristofaro si ammalerà di nefrite cronica. E dopo poco più di due anni (13 febbraio 1957) si spegneva. La morte di De Cristofaro verrà riportata dai maggiori quotidiani regionali e nazionali. Nello stesso anno l'Amministrazione comunale gli intitolerà il campo comunale.

Ritorniamo a quel 24 marzo del 2014 e riportiamo il comunicato dei Kumani e dei Briganti:

Innanzitutto condanniamo chi ha procurato ciò chè è successo nell’intervallo di Giugliano-Virtus Volla, e chi ha sbagliato pagherà (anzi già stanno pagando) ma non ci interessa della legge italiana, noi applicheremo la nostra… quella ultras! Chiariamo che il tutto è cominciato con le provocazioni dei “calciatori” del Volla, che con gesti e frasi verbali inveivano contro il pubblico di casa. In seguito a ciò alcuni ragazzini… tifosi e non ultras del Giugliano, si sono portati sul campo da gioco ed hanno inveito contro gli autori di tale istigazione i quali però non hanno fatto nulla per evitare il peggio, anzi sembrava che stessero aspettando proprio questo, infatti dalle immagini ( le stesse dalle quali stanno identificando e fermando alcuni Giuglianesi) si vede benissimo che non ci pensano su due volte a provocare la rissa…. poi però quando la situazione degenera e quando ad invadere il campo sono piú persone .. i codardi si rinchiudono all’interno dello spogliatoio.”Troppo facile fare gli eroi contro tre ragazzini”. I fatti ormai sono sulla bocca di tutta Italia, fatto sta però che l’informazione data non è del tutto chiara e corretta, in quanto le immagini fornite da Televomero (Tv Campana molto vicina alla società del Volla con la quale ha dei rapporti commerciali) sono state tagliate e non vi è possibile vedere le provocazioni fatte dai tesserati vollesi!!! Detto ciò, non vogliamo né scusanti né alibi… vogliamo solo rendere noto che noi prendiamo le distanze dai fatti accaduti puntualizzando che non è nella nostra mentalità fare cose del genere… noi siamo abituati a confrontarci e ad essere protagonisti in ben altre occasioni….!!! Tifosi e “ultras” coinvolti, in un modo e nell’altro  pagheranno per questa azione isolata, questo è sicuro… ma cosa ne sarà dei “calciatori” che hanno prima istigato e poi partecipato alla rissa????(Per giunta contro 3 ragazzini) …Quali i verdetti nei loro confronti???? Ci sará una legge che punirá anche loro??? Ricordiamo e gli ultras….non dimenticano!!!



Il Giugliano per un quarto di secolo ha disputato solo campionati di serie C2 e serie D, quindi parliamo di una realtà abituata a ben altri palcoscenici. I colori sociali vennero scelti nel 1928, dai pionieri del calcio alle porte di Napoli, in base allo stemma della città: 
«d'azzurro alla figura di donna vestita d'azzurro e di giallo, il volto, le braccia ed i piedi di carnagione, dormente sdraiata verso la sinistra dello scudo, colla testa appoggiata sul braccio destro sopra un prato verdeggiante, fiorito di gigli da giardino, in riva ad un fiume d'argento ondato di verde scorrente dalla punta dello scudo»

Il primo nome era legato al momento storico, Unione Sportiva Fascista e l’anno dopo il nome cambiò in Aurelio Padovani Giugliano, in memoria del capo del Fascismo napoletano, morto in circostanze strane a causa dell'incredibile crollo del balcone di casa. 

La denominazione sociale è cambiata decine di volte, da Virtus a Freccia Azzurra, passando per Società Sportiva Giugliano fino ad arrivare al 1962/63 con il nome Unione Sportiva Giugliano. I tigrotti hanno vinto lo scudetto nazionale dei dilettanti nel 97/98, ma nel 2010 toccarono il fondo, per la prima volta, a causa della mancata iscrizione al campionato di Eccellenza. I giuglianesi ripartirono dalla Prima Categoria per poi risalire in Eccellenza e crollare nel 2014 a causa delle tarantelle contro il Volla. Da quella data e per tre lunghi anni il calcio scompare letteralmente. 
Nessuna squadra e tutti riversati verso il Napoli, vista la vicinanza e la quasi totale doppia fede dei giuglianesi.


Sport People riporta un pezzo sulla rinascita dei tigrotti partenopei:

Qualcuno, in città, ha cominciato a sostenere che quanto visto sugli spalti durante la scorsa stagione fosse il classico fuoco di paglia. Più che altro, dovuto alla grande voglia di ritornare sui campi di calcio, dopo tre anni di oblio calcistico. Ironia della sorte, chi mi stava esponendo questa bizzarra teoria è stato annichilito da un boato che ha squarciato il tranquillo vociare della piazza già gremita per metà. La cosa che più mi sta facendo sorridere mentre vi scrivo è che il mio interlocutore di cui sopra è letteralmente sparito all’aumentare dei decibel dei cori del gruppone, man mano che si avvicinava alla piazza. Emblematico.
Continua ad essere ancora sbalorditivo, al di là del qualunquismo, come il movimento ultras giuglianese abbia saputo mantenersi in vita nel corso di tre lunghi anni di nulla assoluto. Per di più, continuo a chiedermi come sia stato possibile che il movimento si sia quasi completamente rigenerato, reinventato, a partire dai retaggi passati. Mi chiedo come abbia fatto ad attirare nuove leve, a coltivare così attivamente rapporti al di fuori della città, a generare attesa e aggregazione. Spiegare tutto ciò definendolo “sentimento identitario” è, molto probabilmente, riduttivo. Da solo, sarebbe bastato a mantenerlo in vita. Ma non a farlo crescere, non a rigenerarsi. Credo siano semplicemente le nuove generazioni che cominciano a scaldare al voce, guidati da chi dei suoi anni di campo ha perso il conto. E’ solo il secondo anno del nuovo ciclo vitale del Club. La Curva Liternum, invece, sembra non essersi mai fermata.

L'Audax Cervinara 1935 incontra per la prima volta il Giugliano 1928.


(La Giugliano Ultras in diretta Rai Sport)

La scheda

Squadra: Società Sportiva Giugliano
anno fondazione: 1928
colori: gialloblu
gruppi storici: Brigate Gialloblu 1984, Collettivo Ultras Giugliano, Kumani 1997, nucleo 1998, Brigata Boys, Bulldogs, Ultras Giugliano, Fossa, Falange, Commando, Eam, Boys, Vecchia Guardia;
gruppi attivi: Curva Liternum Giugliano, Vecchia Guardia Brigata Boys, Kumani ‘97, Briganti Giugliano 2008, A difesa della città, 80014.
gemellaggi: Gela
simpatie: Napoli, Brindisi, Aversa Normanna, Ercolano, Caivano, Afragola, Juve Stabia, Serradifalco, Gravina
antipatie: Mondragone.
rivalità: Puteolana, Frattese, Cavese, Palmese, Campobasso.
politica: apolitici (Nucleo 1997 “neri”)
Stadio: Alberto De Cristofaro
città: Giugliano (Napoli)


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