giovedì 25 maggio 2017

il Curvometro Cervinarese | Vastogirardi - Audax Cervinara



Curvometro Cervinarese 21.05.2017
Semifinale  Nazionale Eccellenza
Asd Vastogirardi - Audax Cervinara 1935 (1-2)

La stagione trionfale dell’Audax Cervinara ha fatto (ri)emergere l’amore audace, ma apparentemente sopito di una comunità intera, senza divisioni. Questo popolo ha sempre dato tanto al mondo del pallone in ottantuno anni di battaglie dal sapore di polvere, cuoio e sudore. Amare questa squadra ti espone a tempeste di emozioni, gioie contagiose e dolori profondi, mai smaltiti.
Vastogirardi rappresenta una tappa che non chiude un ciclo, a nostro avviso. 
Il salto di categoria ha aperto una nuova fase, delicata, difficile e divertente. 
Seguire la squadra è, soprattutto, aggregazione e socializzazione. 
L’ambiente molisano non è ostile agli Audaci Seguaci che partono alla volta della prima trasferta “nazionale” con torpedoni, furgoni e tantissime auto.
Una carovanAudace d'altri tempi che non ha incontrato ostacoli sul proprio cammino. 
Anzi, la Madonna del Bagno è passata, guarda caso, a salutare i Cervinaresi incolonnati nell’area mercato, poco prima della partenza.
Gli appassionati sono tutti sorridenti e pronti a conquistare l’accesso alla superfinalissima. 
Nessuno ha dimenticato il dopo Marcianise dello scorso anno, quando la Madonna tifosa dell’Audax, coperta da un velo azzurro, abbracciò fedeli religiosi e fedelissimi calciofili. 
Unicità del posto.
Agnone è una tranquilla cittadina che ospita il Vasto, che ha una struttura non idonea, al momento, per l’evento nazionale. 
Decine di tifosi del Cervo invadono ristoranti, trattorie e bettole. 
E’esplosa l’Audax Mania, in tutte le fasce d’età e in tutti i ceti sociali. 
Un’atmosfera che potrebbe far arrossire tante presunte “grandi” tifoserie da tastiera.

Gli Ultras Audax vivono un momento magico, dopo qualche prova balbettante. 
Bisogna restare umili e non disperdere questa ondata di pura passione. 
Il numero è cresciuto a dismisura, grazie a elementi della Nuova Generazione e della Vecchia Guardia. Una miscelAudace all’altezza dell’evento storico. 
L’Audax Cervinara difende il nome dell’intera Campania in questo girone massacrante, ma necessario per spiccare il volo nell'olimpo del calcio Dilettantistico.

Gli UAC arrivano in corteo al grido di …e se sentirai cantare sempre più stanno arrivando i BiancoBlu e si posizionano alla grande in gradinata. 
Il quadrato dà un effetto visivo e un impatto vocale di ottimo livello. 
Gli Audaci Seguaci sono quattrocento, divisi tra Ultras, tifosi, appassionati e simpatici occasionali. 
I padroni di casa sono incitati dalle Ladies Fans Club. Avevano un diavolo per capello che ha permesso loro di sentirsi mezza volta in novanta minuti. Una tifoseria prevalentemente al femminile è una rarità nel mondo del calcio. Di Cani Rabbiosi, Briganti o Montanari nessuna traccia, nemmeno gli striscioni appesi. Peccato.

Il Civitelle è uno stadio all’avanguardia grazie all’assenza di reti divisorie. 
Avete letto bene. Un semplice nastro divideva le opposte fazioni oggettivamente corrette e rispettose. Zero tarantelle, alla faccia delle piche nere
Tutto fila liscio e i divieti del passato appaiono fuori luogo alla luce della realtà dei fatti. 
Lo stadio dell’Agnonese è “britannico” a tutti gli effetti, ma non ci sono stati morti, feriti o arresti.
Gli UAC sono stati esemplari, senza sbavature e con tanta voglia, hanno incassato complimenti a bizzeffe. Ennesimo schiaffo morale a chi vuole rompere il ca…lcio con scarsa capacità gestionale, azioni liberticide, repressive e preventive.

Dopo il battimani di riscaldamento e un pimpante eh eh oh oh inizia la gara sulle gradinate: Noi vogliamo questa vittoria è il primo messaggio diretto ai ragazzi scesi in campo agli ordini di Pasquale Ferraro. Immancabili i cori Libertà per gli ultras e Diffidato sempre presente tra i vessilli al vento. Molti tricolori, poche bandiere biancoblu e onnipresente la CoccardAudax. Colorano il quadrato UAC magliette e felpe.

Lo stile all’italiana degli Irpini s’impone in questa domenica da urlo. 
Vengono eseguiti i motivi alla “moda” delle curve nostrane: il Despacito, lanciato dagli argentini del San Lorenzo, viene cantato con battimani ritmati da un eccellente tamburo, mentre l’Amandoti di Gianna Nannini, ideato dalla curva foggiana, coinvolge gran parte dei presenti. 
Ben fatto Tra diffide e repressione che dura abbastanza per arrivare chiaro all’orecchio di chi vuole distruggere il Movimento.

Tutto lo stadio spinge l’Undici BluCrociato con un secco Forza ragazzi, udito nella vicina Isernia. 
La curva te lo chiede dai gonfia la rete è l’esplicito invito a reparto offensivo. 
Il tridente Zerrillo, Befi e Russolillo in campo lotta su ogni pallone e in tutti i reparti si suda la Maglia.

Spettacolo nello spettacolo il treno islandese che permette agli Ultras di prendere fiato. 
Si intravedono molti personaggi del passato non solo nel settore caldo. Si riconoscono alcuni reduci del Commando Ultrà, qualche Mods Supporters e una marea di Audaci tifosi scongelati direttamente dagli anni Novanta. 
Infatti, il classico Cervinara eh Cervinara eh ha il sapore di quel calcio snaturato da bollette e telecomandi.
Un giorno all’improvviso, creato dagli Aquilani e ripreso da Juventini e Napoletani, viene fatto a rispondere e rende abbastanza bene. 
Nell’aria c’è tanta energia e Alessio Befi la canalizza tutta nel suo stacco imperioso. 
Grazie ad un’incertezza del portiere di casa e all’astuzia del Toro di Castello, esplode la tifoseria che non sembra affatto ospite. Uno a zero e palla a centro.
Gli Ultras Audax dopo l’esultanza continuano a cantare Un giorno all’improvviso che vola sulle ali dell’entusiasmo dilagante. 

Una riflessione positiva merita la presenza dei fratelli Ultras Grotta. Il Regime Red Lions e gli Ultras Audax Cervinara sono sempre più uniti dalla mentalità e delle comuni radici Irpine. 
Il goliardico pe-pe-pecore ora è diventato l’inno più gettonato per strappare qualche sorriso e tappare la bocca agli avversari, come nel caso dei Limonari.

Fieri delle nostre origini, dei nostri amici Giallorossi e della Eboli Ultras, che sarà presente al ritorno al Canada. Salutiamo Grottaminarda e i soliti cori per Ebolitana e Cervinara sigillano queste amicizie che danno spessore a questa realtà.
Molto veloce il Cervo-Cervo che rimbomba in tribuna. L’uso del tamburo per coordinare le manate e le corde vocali è essenziale. In altre occasioni il tamburo è stato daspato, senza vere e proprie colpe. Non c’è traccia di feriti da tamburo nella storia del tifo europeo.
Sarà capitato anche te di avere una squadra nel cuore è nitido e chiaro. 
Buono il Dale oh seguito dalla dichiarazione di fedeltà assoluta tramite La mia vita è sempre accanto a te. La sete di vittorie è tanta e tale deve restare. Guai ad abbassare, anche per un frangente, la concentrazione. 
Momenti di cordoglio quando gli UAC ricordano gli indimenticabili Mimmo e Massimo, amanti del Cervo che ci hanno lasciato prematuramente. 
Questo il testo dello striscione cartaceo: CON NOI CI SIETE VOI: MIMMO E MASSIMO PRESENTI.
Nella seconda frazione di gioco viene invitato tutto il settore a cantare Amandoti e la risposta è soddisfacente. Il coro tanto amato dall’Audace Giacomo Silietti, ora opinionista e in passato anima dell’Audax, fa tornare alla mente uno modo di tifare vecchio, ma incisivo: Mi diverto solo se vedo vincere il Cervo viene cantata da tutti. 
Il gruppo non fallisce l’atteso appuntamento e con il Canta canta wagliò si distingue dal resto del pubblico. La netta divisione tra tifosi e Ultras è un dato positivo, a nostro avviso.
La semifinalissima è una gara ostica, ma interessante. 
I Gialloblu hanno un attacco stellare, ma non vanno oltre la rete del momentaneo pareggio su tiro deviato da fuori area. L’Audax Cervinara potrebbe accontentarsi del pareggio, ma dai piedi del Cervinarese Mariano Clemente parte un invito a nozze per la Lince Zerrillo. 
Con un beffardo colpo di testa porta in vantaggio la truppa del presidente Joe Ricci. 
Una compagine che lotta fino alla fine, che guarda oltre gli ostacoli e li supera con combattività, merita di avanzare in questi estenuanti spareggi.
Festeggiano tutti il risultato che apre un varco verso la superfinalissima.
Dal Trentacinque è molto bello come inno e tutti lo cantano a squarciagola nel dopo partita, insieme ad  amarsi ancora, farlo follemente, solo per un’ora, perdutamente.
Ottima la qualità, nonché il coinvolgimento di pubblico.
La Regina della Valle Caudina torna entusiasta, soddisfatta e con la certezza di dover lottare con il coltello tra i denti e la testa sulle spalle.

Voto finale: 9
Per essere la prima avventura extra Campania, tanto di cappello agli UAC.
Voto canoro: 8
Solo per un’ora? No, la Cervinara Ultras non si ferma mai.
Striscioni esposti:
ULTRAS AUDAX CERVINARA, BRIGATA TRESCINE, REBELS ULTRA’ 1993, CERVINARA PRIMA DI TUTTO, REGIME RED LIONS 1991 ULTRAS GROTTA, ZONA AUDAX E NUOVI RIBELLI.
Curiosità:
Il viaggio di ritorno si trasforma in Odissea per i torpedoni targati UAC. Il ritardo è mostruoso e il clima festoso viene offuscato dalla incolmabile assenza del cuore pulsante BiancoBluAzzurro, disperso nelle gelide campagne molisane.

Rabbia e stanchezza strozzano in gola la bolgia prevista. Tutto rimandato alla gara di ritorno che si disputerà domenica prossima. 
La MedagliAudace della giornata se la merita, senza ombra di dubbio, un vecchio Mods. 
Incredibilmente si sperde nel Molisannio estremo, senza vedere la vittoria della squadra e della tifoseria.
Solidarietà.

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