Il Curvometro Cervinarese 11.09.2016
I giornata – Eccellenza Girone B
Audax Cervinara 1935 – F.C. Sant’Agnello (4-0)
Torna in Eccellenza l’Audax Cervinara e gli UAC coronano il
sogno inseguito per anni. Il traguardo raggiunto chiude un lungo ciclo,
iniziato dopo l’amara retrocessione datata maggio 2006. Il Cervinara chiuse con
appena sedici punti, frutto di due vittorie, dieci pareggi e ben diciotto
sconfitte. Quel titolo di Eccellenza prelevato alla fine della stagione 2002/03
costò il nome all’Audax. L’Associazione Calcio, infatti, nacque per partecipare
al campionato di Eccellenza 2003/04. Un ritorno in sordina perché arrivammo nella
massima categoria regionale senza festeggiamenti e senza vincere sul campo. Nemmeno
una strombazzata di auto o un brindisi. La tifoseria BiancoBluAzzurra era in
coma profondo, altro che l’otto maggio a Marcianise o la vittoria epica del
1995/96 con “Meccia & Lumarella”. Ci ritrovammo in Eccellenza senza più il
nome e senza un’anima. Tutti i gruppi degli anni 90 erano sciolti o “dormienti”.
Ricordiamo che il tifo organizzato di marca Cervinarese era di casa al Partenio
di Avellino.
L’11 settembre 2016, quindi, passerà alla storia come il
giorno del gran ritorno. Gli Ultras erano in fermento, dopo un’estate ricca di
acquisti e graditi ritorni. Dalle 13 e 12 in poi è iniziata l’adunata UAC,
macchiata dalle voci di un possibile litigio tra la società e l’allenatore
Ciaramella. La carovana, composta da una decina di auto, arriva “dopo Rotondi” e occupa il settore dei
padroni di casa. Il vecchio e amato Canada è alle prese con i lavori per il
manto erboso. Il tappeto verde è in fase di costruzione e la compagine di Joe
Ricci è costretta a giocare queste prime gare casalinghe in trasferta, proprio
come venti anni fa.
Il gruppo si compatta ed esce fuori un quadrato umano fatto da una
cinquantina di unità, con molti giovani e qualche vecchia faccia. Il primo
quarto d’ora è “eccellente” con cori
continui e fragorosi. La partita verrà sbloccata al trentesimo da uno splendido
uno-due che porta la firma di
Russolillo e Zerrillo. Il primo tempo è interminabile, sotto una pioggia fitta
e fastidiosa, nonostante la copertura del “Russo”. L’affluenza di pubblico amante
del Cervo è abbastanza buona e non ci sono tifosi sorrentini al seguito come previsto.
Molti i cori a rispondere e battimani ritmati dal nuovo
tamburo, risorto per l’occasione. Messaggi di disprezzo verso i “mercenari” e i soliti cori contro il
calcio moderno. L’incitamento per la squadra è massiccio, anche perché sulla
panchina manca l’allenatore, nello stupore generale. Servono spinte continue e i Cervinaresi non si tirano indietro.
Non ne risente la gara, dominata fin dal primo minuto e gestita con esperienza dagli
atleti.
Il secondo tempo inizia in salita a causa della prolungata
sosta al bar, soprattutto dei Rebels, che si allontanano per dare sfogo alla
goliardia del momento.
Quelli che restano in trincea si difendono bene, tutto
sommato. Il tifo è molto incisivo. Nei migliori momenti degli UAC arrivano le quattro
reti. Sarà casuale, ma è davvero un’arma in più. Vengono riproposti lo “Zumb zumb wagliò” e l’amato “ari-ari-ariòh” che coinvolgono tutto il
settore. Immancabili i cori contro i
fantasmi del passato. Da segnalare la presenza del Regime Red Lions Grotta,
reduce dalla trasferta a Baiano, in Promozione. E’ sempre un piacere incontrare
gli amici giallorossi. A loro viene dedicato un coro e si consolida un’amicizia
con gente come noi, che vive la partita sulla pelle e con le palle.
L’Audax rifila quattro reti al San’Agnello e chiude in
bellezza questo ritorno atteso dieci anni. Esposto uno striscione cartaceo, “1996-2016
LA STORIA SI RIPETE”, per celebrare la chiusura di un cerchio ventennale e aprire un nuovo
ciclo ultras.
La squadra, a fine gara, intona sotto al settore “Dal trentacinque quanto tempo è passato…”
e l’entusiasmo si riversa nelle strade del centro Caudino.
La notizia dell’esonero di Ciaramella, nel frattempo,
diventa ufficiale e si aspetta il nome del sostituto. Purtroppo, viene scelto
un nome che non è gradito a tutta la tifoseria e serpeggiano ‘e facc’stort. Il rapporto di odio/amore con Pasquale Ferraro, che torna
dopo cinque stagioni, è di dominio pubblico. L’ex Cervinarese apre un nuovo capitolo
di una storia infinita e ricca di episodi negativi e vittorie sbiadite.
Per l’ennesima volta scende in campo la razionalità degli
UAC contro l’emotività di una piazza che vuole misurarsi a testa alta nel
massimo campionato dilettantistico della Campania amante del calcio minore.
Voto Finale: 7
Buona la prima. Continui e compatti per il ritorno nel
calcio che conta. Poco colore e tanto calore.
Voto Canoro: 7
Prova positiva, nonostante qualche calo e un difficile
inizio nei secondi quarantacinque minuti.
Striscioni esposti:
ULTRAS AUDAX CERVINARA, CERVINARA PRIMA DI TUTTO, NUOVI
RIBELLI, REBELS ULTRA’ 1993 e ZONA AUDAX.
Curiosità:
Torna qualche elemento di spessore del gruppo, dopo una lunga pausa di riflessione alcoolica. Sarà un campionato difficile e serve il cuore di tutti per conquistare la salvezza ed il rispetto in Eccellenza. Servirebbe anche il fegato, ma visti i componenti, ci limitiamo a chiedere tanto cuore e tanta umiltà.
Torna qualche elemento di spessore del gruppo, dopo una lunga pausa di riflessione alcoolica. Sarà un campionato difficile e serve il cuore di tutti per conquistare la salvezza ed il rispetto in Eccellenza. Servirebbe anche il fegato, ma visti i componenti, ci limitiamo a chiedere tanto cuore e tanta umiltà.
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