giovedì 8 giugno 2017

il Curvometro Cervinarese | Folgore Selinunte - Audax Cervinara



Curvometro Cervinarese 04.06.2017
Finale  Nazionale Eccellenza - andata
Asd Folgore Selinunte - Audax Cervinara 1935 (3-1)

Sono quasi millenovecento i chilometri che gli Ultras Audax Cervinara hanno macinato per raggiungere il Paolo Marino di Castelvetrano, la cittadina che ospita la rigenerata Folgore Selinunte. Per la prima volta in 82 anni di lotte l’Audax Cervinara incontra una squadra siciliana e punta alla promozione in Quarta Serie, la serie A del calcio dilettantistico, erroneamente etichettato come minore. Non ci stancheremo mai di evidenziare la Passione Pulita che questa aggregazione diffonde, senza soste e senza limiti.
La Cervinara Ultras e i tifosi Cervinaresi arrivano per mare, per cielo e per terra. Torpedoni, furgoncini, traghetti e aerei per coronare un sogno e ribadire l’attaccamento viscerale tra l’Audax e la sua Comunità. 

Il momento è magico e si nota un fermento positivo in seno alla tifoseria, che oltre ai soliti Ultras, vede aggregarsi tanti vecchi e nuovi tifosi. 
Gli UAC si ricompattano direttamente davanti ai cancelli dello stadio trapanese e non incontrano ostilità in Terra Sicula. 
Caldo asfissiante, ma entusiasmo dilagante.
Le tante ore passate insieme rafforzano il gruppo all’interno, cosa fondamentale per il futuro, al di là del risultato in campo.
La militanza sulle gradinate è figlia uno stile che da anni lavora sulla difesa ed il recupero di tradizioni popolari. Seguire l’Audax Cervinara e vivere questa Maglia è un vanto che lega i Cervinaresi in ogni angolo del mondo.
Dall’Australia, al Canada, dagli Stati Uniti d’America al Belgio, dal profondo Nord Italia al gelido Regno Unito. Ovunque si risveglia lo Spirito Ardito e Audace di un Popolo guerriero e indomito. 
La Sicilia non è una tappa casuale, bensì il risultato di quasi dieci anni di onorata attività curvaiola.

Una serie infinita di Splendide Giornate, intrecciate con incubi, senza nemmeno i guardalinee.  
Gli anni bui per il blasone della Società, paradossalmente sono stati estremamente fertili per la Cervinara Ultras
Il lungo viaggio, a causa di mille motivi, viene frazionato e il grosso degli Ultras si ritrova direttamente a Mazara del Vallo, storica città che affaccia su Tunisi ed è a pochi chilometri dallo stadio rossonero. 
L’atmosfera è Audace al punto giusto e partono i primi cori per la libertà del Movimento
Le fdo poi coordinano gli spostamenti fino  all'Autogrill, per l'occasione trasformato in uno snodo per tutti gli amanti del Cervo, pronti a dare tutto sulle gradinate soleggiate dell'impianto, capace di ospitare quasi cinquemila spettatori.
L’entrata degli Audaci Seguaci è abbastanza lenta, a causa dei controlli meticolosi ai cancelli. Si forma un campanello rumoroso all’esterno del settore, che via via cresce fino a compattarsi. 
Gli UAC entrano uniti e fanno quadrato. 
Purtroppo, l’inizio è molto nervoso per gli Ultras, ma nessuno si ferma, anzi.
Crescono qualitativamente, con rabbia negli occhi e la volontà di vittoria. 
La partita è da dimenticare sul rettangolo di gioco. Sugli spalti, no.

La cerimonia di beneficenza, abilmente orchestrata da Joe Ricci e dal presidente folgorino, ha stemperato i toni tra due piccole realtà, legate dal sangue meridionale.

Arrivano i primi applausi del pubblico e s'infiammano gli IRR.  Le aquile lanciano un coro per il Cervinara. Gli UAC, da poco entrati, non replicano.
Viene sfoderato un nuovo copricurva semplice con lo stemma della Società fondata nel 1935.
I Cervinaresi sono quasi duecento, tutti posizionati nella tribuna laterale scoperta.
Lo spicchio  BiancoBluAzzurro esce a testa alta e supera la prova più ardua di questi interminabili ed indimenticabili spareggi.
Tanti i battimani e l’immancabile “Amandoti” rivolto alla squadra del vulcanico Pasquale Ferraro. 
Le due tifoserie si “sfidano" a colpi di colore con due bei bandieroni, sfoderati quando le squadre si sono schierate sul rettangolo di gioco in erba.
L'opposta fazione siciliana è in fase di rinascita e riorganizzazione.
I Folgorini sono aiutati dal risultato, insperato e incisivo, cacciano dal cilindro una buona prova, dopo anni di silenzio. 
Il tifo ospite è, come al solito, incessante.
Spinge alla battaglia i ragazzi del Presidente Joe Ricci, autore di un nobile gesto prima del fischio d'inizio della finale nazionale.
Il Numero Uno del calcio Cervinarese ha donato una cifra simbolica all'immenso Parco di Selinunte a Castelvetrano, un gioiello trascurato da tutti.

Un'azione molto apprezzata dai siciliani. Stemperati i toni, finalmente si mette in primo piano anche la socializzazione tra tifosi. Questo è lo spirito tiene in vita un calcio ruspante, fatto ancora di qualità umane e istinto comunitario. 

Inizialmente gli UAC sono colorati grazie alle tante maglie del gruppo indossate.
Durante la gara, però, si notano molti elementi a torso nudo.
Poche bandiere al seguito, ma tante pezze esposte sopra lo striscione degli Ultras Audax Cervinara.
Si rivede anche la pezza elegante, casualmente assente da molto tempo. 
Il tifo è fatto da cori molto lunghi e continui, che coinvolge anche i semplici tifosi al seguito.
Non manca il calore verso l'Undici schierato in MagliaBluCrociata.
A dare l'anima c'è lo Zoccolo Duro senza tregua. Rispolverato il famoso inno di matrice Casertana, ripreso alla Curva Sud Avellino, che lo diffuse nell'Italia con le corde vocali logorate.
E gireremo tutto lo Stivale cantando sempre forza grande Cervinara è il coro più azzeccato della trasfertona. Immancabile il solito repertorio. eseguito con rabbia a causa dell’infame risultato.

Despacito fatto bene dà intensità al tifo organizzato, soprattutto quando è aiutato dai battimani.
Molti i boati in onore dei daspati, lontani dai campi, ma da vicini alle famose Emozioni Audaci, collante vitale della famiglia UAC. 
Diffidato non mollare, tieni duro finché puoi, noi lottiamo con orgoglio ultras per la tua libertà è perfetto ed azzeccato. Significativo il No al calcio moderno, no alla pay tv, diventato ancor di più attuale con la Quarta Serie Nazionale alle porte. 
Più si sale di livello e più aumentano i disagi per gli amanti di questo mondo. 
Questa volta non ci sono restrizioni, ma tarantelle sulla vendita di bevande alcoliche.
Un duro colpo per i Fegati Spappolati di fede Biancoblu.
Non si registrano incidenti o intemperanze in Sicilia e/o Calabria.
Tutto fila liscio come l’olio, alla faccia di chi denigra questo modo di amare i colori della propria città, p’mar, p’ciel e p’terr a difesa un Ideale nella vita reale.

Dal Trentacinque a fine gara raccoglie gli atleti sotto il settore, ma non è l’ultimo coro della gara, amaramente trascorsa senza poter bere nulla. 
Ormai è strano vivere le partite senza qualche restrizione, seppur piccola e fastidiosa.
Libero cittadino? No, Ultras era un motto diffuso in molte curve italiane, che con il tempo si è rivelato un'amara profezia nei riguardi della libertà del cittadino, appassionato di calcio o militante nelle curve, cambia poco.

Importante la presenza del Primo Cittadino Filuccio Tangredi e di altri esponenti “istituzionali” capaci di sobbarcarsi tutti questi chilometri insieme al Popolo.
Il folle Amore chiamato Audax ha unito maggioranza ed opposizione in seno al consiglio comunale. 
Vitale è stato il loro sostegno, giunto da più fronti, per una trasferta ai confini dell’Europa Mediterranea.
La Cervinara Ultras difende il nome di tutta la Campania in questa Avventuraudace!


Voto finale: 9,5
La trasferta delle trasferte. Infinita, straziante, sudata, vissuta. Ultras.
Voto canoro: 8,5
Sotto il sole e sotto la pioggia di reti non si ferma il tifo. Mai.
Striscioni esposti.
ULTRAS AUDAX CERVINARA, REBELS ULTRA’ 1993, ZONA AUDAX, BRIGATA TRESCINE, NUOVI RIBELLI, CERVINARA PRIMA DI TUTTO, PEZZA ELEGANTE (CASUALE)
Curiosità:
Sulla spiaggia di Mazara del Vallo un nucleo alcoolico di UAC scambia quattro chiacchiere e parecchi litri di vino con una vecchia faccia della curva rosanero del Palermo.
In vino ultras!

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