Curvometro Cervinarese 19.11.2017
11^ giornata Eccellenza girone B
Audax Cervinara – Nola (4-3)
Non è una domenica qualsiasi al Canada Roberto Cioffi di
Cervinara. Non è in palio la serie D o la Coppa Italia Dilettanti. C’è da
difendere una storia, un movimento, un’idea che è diventata realtà.
La
Cervinara Ultras è ancora in piedi e l’ha dimostrato in questa partita
novembrina.
Appena mercoledì scorso sembrava tutto o quasi finito.
Contro gli odiati conciari alle porte di Salerno si è toccato davvero il fondo.
Fuori dalla competizione regionale in un silenzio da brividi sulle gradinate.
Per risalire bisogna essere umili e guardare
avanti.
L’occasione per riscrivere il presente si presenta ai Nuovi Ribelli che
hanno deciso di continuare a seguire la Maglia nata nel 1935. Gli altri ragazzi si sono leggermente defilati, per vari
motivi.
Il ciclo aperto proprio con il Nola oltre dieci anni fa vive una nuova
fase. Da quel gennaio 2007 ne hanno fatto di strada gli Audaci Seguaci.
Presenti in ogni stadio o campo di periferia. Colorati e calorosi anche quando
si balbettava in Promozione senza mire o speranze.
La lungimiranza è stata
premiata, perché il ricambio generazionale non è una cosa semplice. Quando
nacquero i Nuovi Ribelli furono in molti sminuire l’importanza di un gruppo di
ragazzini. Invece, quel manipolo di giovanissimi è cresciuto al
fianco dello Zoccolo Duro UAC, restando in piedi per la seconda volta. La prima
fu nel 2010/11, proprio dopo la finalissima persa in casa contro l’odiata Sanità
di Napoli. In pochi continuarono a crederci dopo la sconfitta, la mancata
iscrizione e il tonfo in Prima Categoria dopo quasi trent’anni tra Eccellenza e
Promozione.
I Nuovi Ribelli si tuffarono in quell’avventura, consapevoli dei
limiti, ma vogliosi di difendere questi magici Colori. Ora, dopo parecchie
stagioni, eccoli lì.
L’undicesima giornata resterà impressa nelle corde vocali
di quasi cinquanta giovanotti che hanno trascinato l’Audax del Presidente Joe
Ricci e dell’Allenatore Pasqualino Iuliano.
Rocambolesco quattro a tre dal
sapore unico.
Un’altalena di emozioni che rilancia il Cervo ai vertici del
calcio regionale Campano.
L’atmosfera iniziale non è delle migliori. Troppe giornate a
porte chiuse, una doppia assenza in Coppa e la difficile situazione interna in
seno agli UAC, dopo la fine dell’era Presiello, non lasciavano presagire nulla
di buono.
Dietro la balaustra esplode la voglia di riscatto dei N.R. che contribuiscono
all’impresa degli Uomini capitanati da Alessio Befi, anche se l'attaccante purosangue abbandona il
terreno di gioco dopo pochi minuti a causa di un infortunio.
L’inizio è davvero da brividi: Noi Vogliamo questa vittoria,
fatto a rispondere si sente decisamente bene. Parte il Ricordo quand’ero
fanciullo sognavo una maglia e un pallò accompagnato da un redivivo tamburo.
Tante le manate degli Ultras, che cancellano il periodo buio con un tifo fatto
di tanto cuore e tanta sana rabbia agonistica.
Diffidato sempre presente è il
doveroso tributo a chi non può seguire il gruppo e la squadra. Numericamente
non sono tantissimi, ma cantano tutti e tutti impegnano fino a perdere la voce.
Tutti compatti.
Son sempre qui e canterò così, finchè non morirà finchè non
finirà questa vita ultras e il messaggio lanciato tra bandiere a scacchi e a
bande biancoblu.
Il non ci avrete mai come volete voi infiamma la balaustra
ed è uno spettacolo ascoltare il tifo e vedere l’entusiasmo crescere. Le
gradinate vogliono vincere ed il motivetto cambia in e segnalo per noi e
faccelo sto gol. Noi vogliamo questa vittoria con il tamburo rende bene.
Il Ti amo e non sarai mai solo, te lo diciamo in coro, che
non sarai mai solo è leggermente veloce, soprattutto i battimani sembrano
applausi a scena aperta.
Segna per noi, bisogna vincere, seguito da Magico Cervo alè,
resiste anche alla rete avversaria che mette in salita la gara. Il tifo non ne
risente e i presenti invitano gli atleti a tirare fuori gli attributi: Ragazzi, fuori le palle.
Secco.
Intanto, gli spalti si vanno riempendo e si notano tante
facce note, che preferiscono guardare la partita sparpagliati. La gente come
noi non molla mai è uno dei cori più lunghi, preciso nel momento più difficile
del Cervo. I primi venti minuti sono positivi e lasciano ben sperare.
La voglia
di sostenere l’Audax era tanta.
Noi siamo il Cervinara, a rispondere, mette la
firma alla nuova fase del tifo organizzato.
Rispolverato il Che bello è quando esco di casa per andare
allo stadio a vedere il Cervo.
Altro coro contro la repressione: Diffidato olé, non mollare
perché, tutta quanta la curva è con te.
Al trentatreesimo arrivano gli ospiti
in curva. Una cinquantina i nolani, guidati dagli Essepienne ed accompagnati
dai alcuni gemellati, gli Old Fans di Fondi.
L’arrivo degli oltre cinquanta ospiti non interferisce sulla
prova dei Cervinaresi, anzi.
Le diffide passano solo gli ultras restano è fatto
bene e dura abbastanza.
Il livello è buono e nessuno avrebbe scommesso mille lire
prima della partita.
Molto potente il coro sulle note di
Rita Pavone: Perché la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la
partita pallone, perché? Perché, Cervinara io lo amo più di te. Troppo veloce
il battimani, ma proprio su questo coro Colarusso pareggia sotto il naso dei gigliati.
Esulta il Canada con il classico Mi diverto solo se vedo
vincere il Cervo.
Finisce il primo tempo con un ritrovato entusiasmo sulle
gradinate.
La gente come noi non molla mai, sottolineano i Nuovi Ribelli che
nei primi quarantotto minuti non ha mai abbassato la guardia.
Inizio lento nel secondo tempo e addirittura si sentono i
nolani che in curva fanno la loro egregia prestazione. I Cervinaresi aprono uno
striscione cartaceo, fatto molto bene, con scritto Forza Luca in rossoblu. Il
messaggio è per lo sfortunato ultras della Sambenedettese che è in coma da
qualche giorno dopo un episodio alquanto nebuloso. Seguiremo gli sviluppi di
questa vergognosa vicenda.
Gli Ultras Audax hanno un buon rapporto con alcuni
ragazzi della Samb conosciuti dopo il terremoto dell’agosto 2016. Gli UAC,
insieme alle tifoserie della Valle Caudina, raccolsero tantissimi aiuti per i
terremotati, oltre le rivalità campanilistiche. I napoletani bianconeri
applaudono allo striscione esposto dalle nuove leve, comparso in molte piazze
italiane ed anche all’estero.
Si alza un forte Forza Luca non mollare che precede un
massiccio no al calcio moderno.
La mentalità ultras, fatta di regole non scritte, unisce gli
amanti di un mondo che sta crollando sotto i colpi di repressione e interessi
economici. Onore a chi difende il difendibile.
Cervinara olè non ci
posso far niente il mio cuore lo sai batte solo per te è tra i migliori
pezzi della giornata, fatto tra uno
sventolio continuo di vessilli e tanti battimani.
Immancabile il coro per i fratelli di Eboli: Ebolitana &
Cervinara!
Te lo dico con la voce te lo dico forte ancor ed in campo la squadra
non molla, lotta su ogni pallone, pur senza sbrogliare la matassa. Il Nola è
messo bene in campo, ma l’Audax ha quella spinta in più grazie al sostegno
continuo dagli appassionati.
I numeri complessivi sono abbastanza scarsi, ma a noi
interessa la qualità.
La quantità si vedrà da maggio ad agosto.
Gli Ultimi
romantici ribadiscono, senza mezze misure: Noi siamo il Cervinara!
Segna per noi, bisogna vincere e l’Audax passa in vantaggio
con la Lince Zerrillo.
Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai accompagna la
palla in porta.
Si scalda il Canada e puntuale dopo la rete parte il Mi diverto
solo se vedo vincere il Cervo, forza grande Cervinara, non ti lasceremo mai.
Il
tifo cresce e il Cervo prende le misure per mettere a tappeto gli avversari.
I
Nuovi Ribelli salutano, ancora una volta, i daspati locali con Diffidato sempre
presente..
Questo secondo tempo passerà alla storia per lo
scoppiettante finale.
L'autorete di un difensore caudino rimette in carreggiata la città di Giordano Bruno. Due due.
L’Audax non si blocca e triplica con un super Zerrillo.
Sorrisi tra i
padroni di casa che mancavano da settimane. Sembrava fatta, ma i blasonati ospiti in casacca a strisce riescono nell’impresa.
Tre a tre e bruniani in festa che accendono qualche torcia in curva.
Il quadrato BiancoBluAzzurro non si ferma mai ed è
un bel punto di partenza.
Oltre il risultato, come giusto che sia.
Gli sforzi di tutti,
oltre il novantesimo, vengono premiati con un calcio di rigore a pochi secondi
dal termine. Colarusso insacca e si scrive una nuova pagina di storia, in campo
e sulle gradinate.
Il Dodicesimo Uomo in campo è indispensabile per questa
squadra che regala audaci ed indelebili emozioni.
I tre punti rilanciano definitivamente
la compagine nata nel 1935, ora a sole due lunghezze dalla vetta occupata dall’Agropoli.
La Cervinara Ultras vive alla giornata e continua a crederci.
Finale con Dal Trentacinque insieme agli leoni con la Maglia
sudata.
Voto finale: 8
L’undicesima giornata potrebbe essere la prima di un nuovo
ciclo.
Voto canoro:7+
Impegno lodevole e sostegno continuo. Molti cori eseguiti
con stile.
Striscioni esposti:
NUOVI RIBELLI, UAC 1935, CERVINARA PRIMA DI TUTTO.
Curiosità:
Esordio per la nuova pezza degli UAC 1935 esposta in
balaustra. Presenti in forma anonima molti ragazzi della Brigata Trescine e
della Zona Audax. Solo il tempo rimargina le ferite e/o le fratture.
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