Curvometro Cervinarese 10.12.2017
14^ giornata Eccellenza girone B
Audax Cervinara - Battipagliese (5-1)
Domenica 10 dicembre resterà negli annali dell’Audax
Cervinara 1935 per la cinquina rifilata alla Battipagliese, l’ennesima nobile
decaduta del calcio campano. Un devastante cinque a uno che riporta il Cervo in
alta quota, quando manca una sola giornata al giro di boa.
L’Undici in Maglia
BluBiancoAzzurra, creato da Joe Ricci e guidato da Pasqualino Iuliano, aggancia
l’odiato Sorrento in seconda posizione. Scavalcato, soprattutto, il Valdiano
grazie ai ventisei punti conquistati con sudore e passione. La tifoseria
Cervinarese, guidata dai Nuovi Ribelli, nonostante il gelido pomeriggio che non
aiuta l’afflusso di pubblico sulle gradinate, riesce a riscaldare l’atmosfera.
Una quarantina di giovanotti offrono una prova continua e rumorosa tra lo
sventolio colorato di bandiere.
La Cervinara Ultras apre con una richiesta diretta, senza peli sulla lingua: Noi vogliamo questa vittoria! Lo Zoccolo
Duro, con le mani al cielo, spinge gli Uomini in campo cantando per oltre
cinque minuti il Devi vincere.
Le diffide passano, solo gli ultras restano,
dura un bel po’ e nel frattempo arrivano i mozzarellisti bianconeri che
torneranno a sette chilometri da Eboli con ben cinque marcature sul groppone.
Al dodicesimo arriva la prima rete di Alessio Befi su calcio
di rigore e in automatico parte il classico e coinvolgente: Mi diverto solo se
vedo vincere il Cervo, forza grande Cervinara non ti lasceremo mai.
Dichiarazione d’amore con il Ti amo te lo diciamo in coro. Tamburo
onnipresente, ma non in ottima forma. Dal punto di vista canoro c’è qualche
sbavatura a causa della velocità di alcuni pezzi, accompagnati da battimani. Gli
ospiti cercano di reagire, ma vengono coperti di fischi quando sono in zona
d’attacco.
La media d’età dei cuore pulsante dello Stadio Canada
Roberto Cioffi è bassa rispetto al passato, ma la mentalità è la stessa di
sempre: Cervinara di giorno e notte viene eseguito con impegno e tenacia.
Tuttavia, la presenza in curva di una tifoseria è pur sempre uno stimolo in
più.
Immancabile il Diffidato sempre presente e incisivo l’Onoriamo i diffidati.
Ci vedi camminare insieme con la pioggia o sotto il sole sottolinea la voglia
di viaggiare al seguito di una squadra che rappresenta degnamente la storia di
questa piazza calcistica.
Nonostante gli addii estivi di alcuni calciatori
importanti, l’Audax è riuscito a mantenere gli equilibri e a dare filo da
torcere a tutti i presunti squadroni in questa prima parte del campionato.
L’imprevedibilità è una caratteristica speciale in questo mondo fatto di
lacrime, gioie, goliardia e tradimenti. Nelle ultime ore sono rientrati alla
base due pedine di spessore della scorsa stagione, dopo una parentesi mediocre
in serie D. E’ il caso di rispolverare il vecchio detto popolare “addu t’ha
fatt ‘a staggion llà t’fai vierno”, soprattutto per rispettare chi ha scelto di
restare e difendere la Regina della Valle Caudina, nata nel 1935.
Il Cervinara olè, non ci posso far niente, il mio cuore lo
sai, batte solo per te vale più di mille chiacchiere da bar e/o marciapiede. Cervinara
dai, noi non ti lasceremo mai anticipa di poco la seconda rete sempre su calcio
di rigore. Uno-due micidiale che mette al sicuro i tre punti e accende
l’entusiasmo del pubblico, oggi nettamente in calo rispetto alla media delle
presenza casalinghe.
Per la seconda volta si sente il Mi diverto solo se vedo
vincere il Cervo tra i sorrisi della gente. Gli Ultras ringraziano gli atleti
con un imponente Vi vogliamo così in chiusura di primo tempo.
Qualche baruffa in campo con i mozzarellisti, indegni del
blasone della società nata nel 1929 che ha giocato per molti anni tra in serie
C1 e serie D.
Il secondo tempo prende il via con il “veronese” Seguo la
squadra del mio cuore, tifo i colori bianco blu, alzo al cielo le bandiere del
grande Cervinara BiancoBlu.
L’Audax è nettamente superiore sia come tecnica sia
come gioco ed è un piacere vederla così.
Gli Audaci Seguaci lanciano tantissimi cori per i fratelli
della Eboli Ultras, che stanno vivendo momenti difficili nonostante la meritata
promozione in serie D.
Eboli, Eboli si sente fino ad Eboli, come l’inno Ebolitana & Cervinara.
La terza rete arriva al momento giusto e stronca le velleità dei
trenta avversari, che si spengono in curva. La tristezza dei bianconeri e la
gioia dei Cervinaresi cresceranno di pari passo con le altre due reti siglate. Cinque
a zero e La gente come noi molla mai.
Torna dopo qualche mese o’Zump zump uagliò, ripreso proprio
dai Fratelli Eburini e ideale per festeggiare questa schiacciante vittoria.
Fatto bene il significativo Noi siamo il Cervinara con a seguire Cervinara Cervinara
eh. Fischiano gli ospiti dopo il Mio fratello è Ebolitano, fischi però coperti
dall’Eboli Eboli, che zittisce i filo ascolani.
Entra sul prato del Canada uno dei cavalli di ritorno e si
sente il Noi odiamo i mercenari.
I rapporti tra appassionati e squadra sono
basati sul rispetto reciproco e sulla parola d’Onore.
Chi tradisce le
aspettative deve anche sobbarcarsi le conseguenze di scelte opinabili.
Ricordo quand’era fanciullo sognavo una maglia e un pallon è
l’inno più romantico di una giornata piacevole, nonostante il freddo cane.
Fiumi di goliardia con il Mo ven Natal nun teng renar che diverte i presenti.
Si canta, si balla e si festeggia con il Cocorocò degli irriducibili UAC.
Cori
contro la repressione e il lungo Dale Cervo chiudono la gara, tutto sommato da
incorniciare.
Il gruppo è in crescita e si diverte, non tralascia lo stile
e ostenta una mentalità che lascia ben sperare per il 2018 del Movimento. Chissà
se il nuovo anno riporterà anche la Vecchia Guardia a cantare compatta dietro
la balaustra. Al momento chi canta conta.
Il Dal trentacinque mette la parola fine ad una prova
positiva di un’annata straordinaria.
Il 2017 resterà scolpito per sempre nella
storia calcistica di Cervinara. Migliaia di Audaci hanno gremito gli spalti
della struttura coperta con tanto di manto erboso. Gli spareggi hanno dimostrato
che quando ci sono una programmazione solida e un gruppo unito i sogni possono
diventare realtà.
Il discorso cambia radicalmente quando si parla di Ultras,
quelli di sempre.
E’ stato bello vedere un Canada pieno zeppo, ma è amaro
constatare il calo di spettatori in questa fase della stagione. La metamorfosi
degli UAC è ancora in piena evoluzione.
La pausa natalizia sarà importante per
mettere a fuoco le cose negative e positive degli ULTRAS AUDAX
CERVINARA.
Voto finale: 7+
Prova molto positiva. In crescita.
Voto canoro: 7,5
Il numero non è sinonimo di qualità. Tifo incessante e
goliardico.
Striscioni esposti:
NUOVI RIBELLI, UAC 1935
Curiosità:
Un paio di sere dopo la partita è apparso uno striscione
cartaceo in Piazza Trescine per sottolineare l’ostilità contro i mercenari. I
tradimenti di Maglia rovinano il calcio vero, quello fatto di valori etici, non
di denaro o interessi personali. L’Audax Cervinara è una comunità umana, pronta
ad esaltare, osannare, ma anche criticare per difendere il giocattolo. Tuttavia,
la mentalità ultras ha delle caratteristiche ben precise che s’incarnano in una
frase: CERVINARA PRIMA DI TUTTO e tutti.
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