Il Curvometro Cervinarese
XIX giornata Campionato Regionale
Promozione Girone C
A.Cervinara 1935 - Città di
solofra (2-1)
Le attività del gruppo continuano
senza sosta. In settima la riunione organizzativa è stata vitale per
preparare in tutti i minimi particolari questa domenica al fianco del Grande
Cervinara. La sfida è sentita a causa della vecchia rivalità con i conciari in casacca gialloblu, nonostante
la classica assenza di tifosi ospiti.
Gli UAC preparano a mano alcuni striscioni cartacei di ottima fattura.
Prepartita vecchio stampo, per
una domenica d’altri tempi. Fiumi di birra e squisita carne paesana sono gli
ingredienti per questo pranzo in famiglia, nel parcheggio dello stadio Canada.
I cori riecheggiano in tutta la cittadina e cresce l’attesa per questi 90 minuti
cruciali. Prima del calcio d’inizio viene esposto uno striscione, Fabrizio tieni duro, indirizzato ad un
calciatore del Cervo che sta passando un momento molto particolare.
Il Canada oggi non presenta la cornice di pubblico delle grandi
occasioni, purtroppo. Poco più di 200 tifosi affollano le gradinate messe a
nuovo dalla passione degli Ultras locali, che fanno quadrato dietro la balaustra.
Lo Zoccolo Duro c’è sempre e comunque.
Molto sentito il minuto di silenzio, con annesso striscione, per onorare la
memoria di una sfortunata ragazza di Rotondi, scomparsa in un tragico incidente
stradale: Carla vive!
Dopo il cordoglio iniziale, gli
Ultras Audax Cervinara cacciano dal cilindro una splendida giornata di tifo
pulito. Nel primo tempo sono tanti i cori a rispondere, forti e incisivi.
Battimani e inni contro la repressione spingono gli atleti del Presidente Joe
Ricci, che in campo trovano il vantaggio con una rete di Mortelliti. Sventolio
incessante della bandiera dei R.U. e a tratti si colora tutto il settore caldo
Cervinarese.
I secondi 45 minuti di gioco si
aprono all’insegna della goliardia. In balaustra esposto un secco Solofra (sa), per sfottere i solofrani
sulle loro dubbie origini irpine. Infatti, nel settore destinato agli
ospiti si conta la triste e sparuta presenza di dirigenti e tesserati. Bello il nuovo
coro un giorno all’improvviso, mi
innamorai di te, il cuore mi batteva non chiedermi perché, di tempo ne è
passato, ma sono ancora qua e oggi come allora io tifo Cervo alè, eseguito
prima a rispondere. Il dale Cervo coinvolge
tutti i presenti, grazie all’ottimo tamburo, tornato finalmente protagonista.
Gli Ultras chiedono di più e la squadra li accontenta, sempre con il rinato
Mortelliti, che gonfia la rete e riaccende l’entusiasmo della tifoseria. Il
2015 si è aperto nel migliore dei modi, grazie alle 4 vittorie consecutive che
hanno rilanciato il Cervinara nella corsa agli spareggi promozione. Dieci reti
all’attivo, 4 subite e 12 punti conquistati ingrossano la classifica degli
uomini del tecnico Cagnale. Nel finale l’ostico
solofra accorcia le distanze e tra i fischi dei padroni di casa, arriva il
fischio finale dell’arbitro. Squadra sotto le gradinate ad esultare. Finchè morte non ci separi è il coro di
chiusura. Con il cuore si vince, urlano gli Audaci Seguaci. La
strada imboccata è quella giusta per difendere il blasone di questa piazza che
merita ben altri palcoscenici. Domenica prossima tocca al Carotenuto di Mugnano
del Cardinale, che occupa il terzo posto in classifica. Si mira al sorpasso per
rosicchiare punti al Grotta dell’ex Salvio Casale, sconfitto di misura all’Allegretto di m.sarchio, grazie alla
rete dell’ex Alessio Befi, guidato dell’ex Cervinarese Pasquale Ferraro.
Striscioni esposti:
Ultras Audax Cervinara, Rebels
Ultrà 1993, Zona Audax, Nuovi Ribelli;
Voto Canoro: 8
Tanto tifo e corde vocali
distrutte.
Voto Finale: 8
Mentre il pubblico passivo
tentenna, legato ai risultati, gli UAC rappresentano l’unica certezza in una
tifoseria esigente, ma allo stesso tempo innamorata di questi magici Colori.
Curiosità:
Polemiche dei gialloblu, che non
digeriscono la sconfitta e si lamentano del clima ostile. All’arrivo dei
conciari volano sfottò, ma nulla di più. Cervinara sta dimostrando maturità in
questa stagione e le sterili polemiche lasciano il tempo che trovano.
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