StoriAudace/2 Lo Stadio Canada
Lo stadio Canada è nel cuore dei Cervinaresi, questo è un
dato di fatto.
L'amore per questi colori e questa Maglia è la spinta in più
che da decenni caratterizza la tifoseria Cervinarese. O camp
spurtiv è un pezzo importante della storia recente di tutta la comunità,
non solo sportiva. Ci sono stati i pienoni da quasi 2mila presenze, medie
elevate di spettatori, anche se legati fin troppo al risultato e dal palato
calcistico fino.
La struttura nacque con il contributo economico degli
emigranti Cervinaresi negli anni 70, da qui il nome Canada, in onore a impegno e sacrificio d’oltreoceano.
Verso la fine degli anni 80 vennero demolite quelle prime gradinate
per un nuovo progetto. Prima c'era anche l'ingresso opposto alla tribuna
centrale. Il settore aveva meno scalini, ma ebbe l'onore di ospitare l'U.S. Avellino
nel primo anno di Serie A (78-79). C’era il compianto Capitano Adriano Lombardi
a cui è stato dedicato lo Stadio Partenio di Avellino. Per un torneo dei bar
addirittura si esibì Josè Dirceu, ex stella dell'U.S.Avellino, del Napoli
preMaradona, dell’Hellas Verona e della nazionale brasiliana, con cui disputò 4
mondiali. Lo zingaro del gol è
tragicamente morto in un incidente nel 1995. Ad Eboli lo stadio dei nostri
fratelli è dedicato a Josè. Il numero
dieci giocò anche con l'Ebolitana, prima di abbandonare l'Italia.
In quegli anni senza gradinate, ma con i lavori perennemente
in corso, nacque questa generazione di Ultras, che è cresciuta pari passo al
movimento. Nella stagione 89-90 l'Audax Cervinara di Zio Giggino & Biagione disputava il campionato di seconda
categoria e nelle ultime gare un gruppo di piccoli ribelli Cervinaresi, età media 10/11 anni, si armarono di ingegno e
con le tavole di ponta (servivano per
le impalcature dei pilastri di cemento) costruirono un mini settore,
all'altezza dell'odierna uscita di sicurezza della curva.
I giovanissimi dei quartieri Maranni, Renazzo, Piazza Trescine, Scaccani e Piscimari si
fregarono uno striscione della famosa fiera di Cervinara del 1988 e sulla pezza
scrissero Ultrà Cervo.
Ma questa è un'altra storia.
Torniamo a quella del Canada.
Lo scheletro di cemento armato venne costruito nel 1991 e anche se
assolutamente non a norma, la società aveva il permesso per disputare le gare
casalinghe in un Canada ruspante di passione.
Abbiamo aspettato fino al 1992 per vedere ultimato il gioiello
dell'epoca. Il più bello in assoluto per le categorie. Quasi 700 posti a
sedere, sediolini rossi numerati da grande stadio. Comodi e un po' larghi l'uno dall'altro. In
un derby contro la Polisportiva San Martino, perso in casa per 3 a 2 con un euro
gol dell'ex Boccolino, il pubblico
del Canada si inferocì per difendere la bomboniera. Gli ospiti staccarono una
ventina di sediolini e li lanciarono in campo. Ovviamente, ci furono scaramucce
a fine gara tra le opposte fazioni. Era il gustoso calcio d'altri tempi. Molti
non hanno vissuto in queste categorie, agonisticamente spettacolari, in campo e
fuori.
Attenzione, non è la prima volta che il Canada cambia colore
(vedi foto).
Il primo settore ad essere verniciato nel 1992 fu il lato
sinistro a strisce bianco azzurre. In alto c’era scritto ultrà, nel lato inferiore Siamo
tutti con voi olè e Fedelissimi Ultrà
al posto degli striscioni, un po' come i Forever Ultras del Bologna e i Freak
Brothers che hanno gli striscioni dipinti come murales, una sorta di striscione
perenne, contro le norme restrittive impossibile da rimuovere o autorizzare.
A Cervinara invece campeggiava la scritta profetica dei
Fedelissimi: "oggi un nome
domani una leggenda".
Nel 1996 l'Audax Cervinara Club Fedelissimi "Gaspare Taddeo & Tonino Alfieri",
con a capo il Maestro Carminuccio,
dipinse tutte le gradinate da cima a fondo con una scritta enorme, in alto,
FORZA AUDAX CERVINARA. Anche in quel frangente venne al Canada l'U.S.Avellino
del Commendator Antonio Sibilia, lo storico presidente per antonomasia dei Lupi
da poco scomparso. Cervinara ospitò Bruno Pace in panchina e calciatori come
Pasquale Luiso e Giuseppe Castiglione, tra i tanti.
Gli spalti erano scoperti e le reti al gol spesso venivano
giù, come in un Audax - Juve Circello.
Da 2 a 0 per gli avversari a 3 a 2 per il Grande Cervinara. Rete divelta e
boato avvertito in tutta la Valle Caudina, peggio di una bomba atomica. Il tifo
era impressionante.
Solo con il tempo siamo arrivati ad una struttura coperta, bella
ed imponente. Le condizioni in cui versa lo Stadio Canada sono sotto gli occhi di tutti, ma qualcosa si muove e ci
sono speranze concrete per il futuro prossimo e per i tanti piccoli e grandi atleti che ne usufruiscono.
Per ora a migliorare il Canada
ci pensano gli Ultras Audax Cervinara.
Stanno lavorando all'abbellimento delle scalcinate
gradinate, rovinate dalle nevicate.
Poche parole tanti fatti.
Pure questo è un dato di fatto.
Avanti UAC!
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