Curvometro Cervinarese 16.09.2017
2^ giornata Eccellenza girone B
Fc Costa d’Amalfi - Audax Cervinara 1935 (1-1)
Gli Ultras Audax Cervinara tornano a macinare chilometri per
la Maglia, stavolta se ne contano quasi duecento per arrivare al piccolo San Martino di Maiori, continuare
una marcia lunga anni e tornare sudati/soddisfatti/aggrasuti. Il pari contro una
neopromossa, tutto sommato, è un buon risultato per l’Undici del Presidente Joe
Ricci, anche se a noi interessa la sfida sugli spalti.
Nel settore ospiti arriva
un bel gruppo sparpagliato di tifosi non organizzati.
Puntualissimi, giunti in
maniera autonoma dalla carovana di auto partita da Cervinara, guardano la
partita comodamente. Il viaggio Ultras, invece, è fatto di cori e goliardia come di consueto
per chi viaggia in MacchinAudax.
Gli Ultras, alla fine, non esulteranno per il
punto racimolato in trasferta, ma per l’ennesimo pomeriggio Audace. Vissuto in
prima linea.
Per i soliti problemi tecnici gli UAC entrano allo stadio solo
verso il quarantesimo del primo tempo. Ritardo mostruoso causato da ostacoli
sparsi, parcheggiatori compresi.
Non si entra subito, per ordine pubblico. Si
entrerà dopo, sempre per ordine pubblico.
Gli UAC restano fuori dalla struttura sportiva scavata
tra le caratteristiche scogliere della Costiera Amalfitana. I cori dall’esterno
arrivano in campo e sono da brividi.
Rimbomba il Ci vedi camminare insieme, con
la pioggia o sotto il sole e non ci fermeranno mai la pay-tv e la repressione.
Gli
Audaci Seguaci, però, entrano nel settore sbagliato. La Curva Scoglio dello
stadio costiero non è il massimo, ma i ragazzi si adattano, appendono subito la
pezza e s’arrampicano sulla parete rocciosa, da buoni montanari.
L’amata
compagine, guidata egregiamente in panchina da Pasqualino Iuliano, sotto di una
rete, si sveglia all’improvviso, proprio quando stanno arrivando i Biancoblù.
Quan’t’è ‘a verità: dopo qualche minuto, allo scadere della
prima frazione di gioco, l’Audax raggiunge il pareggio con la botta di
Colarusso.
Ristabiliti gli equilibri in campo, si punta al colpo in trasferta.
Inizia il secondo tempo in un clima torrido siciliano e per
gli oltre cinquanta militanti non c’è un attimo di respiro. I presenti al
seguito dell’Audax s’aggirano sulle 130 unità, dirigenti compresi. Maiori accoglie
i Caudini con trenta gradi ed un sole cocente.
La voglia di alzare le mani al
cielo e difendere lo stile di un Movimento in movimento è più forte di tutto.
Assente giustificato il tamburo, si nota l’assenza di bandiere.
Il quadrato
odierno è molto efficiente dal punto di vista canoro. L’evidente divisione sui
gradoni segna una netta spaccatura con il resto dei presenti. La Cervinara
Ultras si posiziona al lato estremo della curva ospiti. Molto colorati, inizialmente
dalle maglie del gruppo, poi dalle decine di petti nudi, tifano all’inglese con
due pezze appese.
Cervinara olè , Cervinara olè è il primo coro lanciato con
ottimi risultati, che ammutolisce uno stadio senza il calore dei tifosi di casa. Nonostante l’eco
dei festeggiamenti, vedi lo scorso campionato, non prende forma nessuna forma di tifo. Avevano altro da fare o erano al
mare.
Il Segna per noi bisogna vincere dura un bel po’ e spinge
gli atleti, in BiancoAzzurro a strisce verticali, a lottare su ogni maledetto pallone.
Tanto già lo so, sempre con te sarò e mai ti lascerò è uno degli inni più
lunghi e incisivi della seconda giornata. A seguire il chiaro La gente come noi non molla
mai. Il fate come noi non mollate mai viene recepito sul prato del San Martino.
Zero sportività quando un calciatore del Costa d’Amalfi rotolava in terra
dolorante. Il Senza regole tibia e perone si presenta da solo, non servono
commenti. Gli Ultras pretendono impegno, agonismo e passione, fregandosene del
tabellino finale. Ti amo e non sarai mai solo è l’essenza dello spirito UAC.
Sosteniamo noi, fino al novantesimo che fatica che ti chiedo
forza Cervo facci un gol è uno dei cavalli di battaglia sfoggiato in provincia
di Salerno. Molto sentito, accompagnato da manate, il coro le diffide
passano solo gli ultras restano. Si canta contro la repressione e per i
diffidati. Il pensiero per loro non manca mai. La gara non si sblocca e il
tempo scorre via in fretta. C’è un calo d’intensità anche fra gli UAC quando mancano
appena quindici minuti allo scoccare della fine.
Fino all’ultimo il tifo della fazione BiancoBluAzzurra
cerca, invano, di essere la colonna sonora della prima vittoria esterna.Il
triplice fischio dell’uomo in giacca fuxia, pur fermando i sogni di gloria, lascia
la squadra libera di correre sotto al settore ospiti e di cantare insieme agli
Ultras.
Immancabile l’inno di queste splendide giornate: dal Trentacinque
quanto tempo è passato, quanti ricordi fai rivivere tu…
Voto finale: 6,5
Trasferta positiva e divertente come ai vecchi tempi. Tanti
giovani tra gli UAC lasciano ben sperare per il futuro.
Voto canoro: 6-
Primo tempo forzatamente assente. Ottimo inizio di ripresa
per poi sfumare nel finale complice il caldo. Bel finale con la squadra.
Striscioni esposti:
REBELS ULTRA’ 1993, NUOVI RIBELLI
Curiosità:
Molto erotico e pungente il coro goliardico rivolto ad una graziosa
signora che s’è affacciata al balcone di casa. Ultimi romantici, come al solito. Altro che tramonto!
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