Faccetta biancoceleste.
Lazio, neofascismo e nascita del
movimento ultras nell'Italia degli Anni di piombo.
Autore: Stefano Greco
Editore: Ultra
Collana: Ultra sport
Anno edizione: 2015
Pagine: 361 p.
Sei laziale? Ah, quindi sei fascista. Nessun punto
interrogativo e nemmeno di sospensione, semmai un esclamativo alla fine di
questa frase, che tanti tifosi laziali si sono sentiti ripetere, specie fuori
Roma. Quasi che l'equazione fra quella fede calcistica e quell'appartenenza politica
fosse scontata. Ma com'è nata questa associazione, e quanto c'è di vero
nell'etichetta che indica la Lazio come la squadra più fascista d'Italia?
Stefano Greco lo racconta dall'interno, in questa storia di vita vissuta,
scritta da chi ha potuto assistere da vicino alla nascita dei primi gruppi
ultras in coincidenza con l'inizio degli anni di piombo. Anni in cui scegliere
di indossare un certo tipo di giacca o guidare un certo modello di motorino
poteva costare caro, in cui curva e piazza erano una la continuazione
dell'altra, tifo e politica si mischiavano al punto da risultare
indistinguibili, gli stadi erano luoghi di reclutamento per l'eversione rossa e
nera e le curve erano frequentate da protagonisti della cronaca. "Faccetta
biancoceleste" è sicuramente una storia romana e laziale, ma è anche una
storia profondamente italiana, perché mai come in quel periodo Roma è stata
l'Italia, e viceversa. È una storia che si snoda tra fumogeni e lacrimogeni,
petardi e molotov, razzi e proiettili impazziti, e racconta le vite di uomini e
di ragazzi che spesso erano attivisti politici durante la settimana e tifosi di
curva la domenica: quasi sempre ultras, che anche da latitanti non rinunciavano
allo stadio...
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