Avversari/Agropoli 1921
Scontro al vertice per il Magico Cervo, impegnato nella
difficile, ma non impossibile, trasferta in terra salernitana. Ad Agropoli i
ragazzi guidati da Pasqualino Iuliano scenderanno in campo, finalmente di domenica, in uno stadio che fino a qualche mese fa ha ospitato la tanto desiderata serie D. Intitolato a Raffaele
Guariglia, vanta una capienza di cinquemila spettatori. La struttura è idonea
per ben altri palcoscenici, anche se il tifo è abbastanza altalenante. Il
sostegno per i Delfini Azzurri è legato soprattutto alle sfide contro la battipagliese,
l’Ebolitana e non ultimo il Gelbison Vallo Diano. I “cilentani 17/18” hanno un seguito scarso in casa ed inesistente in
trasferta, nonostante un buon potenziale. Infatti, quando c’è la partita di
cartello sono capaci di belle coreografie. Occasionalmente.
Le sfide tra Agropoli e Audax Cervinara iniziano nel 1997/98
in Eccellenza. Doppia sconfitta per due reti a una, sia all’andata che al
ritorno. L’Agropoli arrivò quinto con 58 punti che non gli valsero gli
spareggi, a quei tempi non previsti. Salivano solo le prime due e l’Audax
Cervinara si salvò senza grattacapi grazie ai 32 punti conquistati. In panchina
iniziò la stagione l’ex presidente Cervinarese, Angelantonio Starace, padre del
grande Potito, campione internazionale di Tennis. La conquista della seconda
salvezza consecutiva portò la firma del mitico Vincenzo Iuliano, detto
Chiatton, padre dell’attuale allenatore BiancoBluAzzurro, colonna del calcio
Caudino e amatissimo dalla Piazza.
L’anno dopo i ruoli si invertirono in classifica e sul
rettangolo di gioco. L’Audax si vendica della doppia sconfitta e strappa ben
sei punti ai Delfini. Due a zero all’andata e un secco uno a zero in trasferta.
I saraceni scivolarono in Promozione con ben 73 reti al passivo, racimolando la
miseria di 16 punti in 30 gare. Anche nel 98/99 la panchina saltò di Turtoro a cui subentrò Franco Stanzione. Da segnalare il vergognoso episodio
capitato proprio sette giorni la vittoria contro l’Agropoli. Il Cervinara
era impegnato con il Gragnano e Stanzione venne invitato come ospite nella
seguitissima trasmissione sportiva curata da uno dei capi ultrà del Napoli, Palummella,
al secolo Gennaro Montuori.
Palummella, capo storico del Commando Ultrà Curva B (C.U.C.B.),
era anche il Direttore Sportivo dei gialloblu in Eccellenza. Il clima cordiale del
giovedì in trasmissione, tuttavia non ebbe seguito la domenica allo stadio.
Giornata molto movimentata per la squadra ed i tifosi presenti.
Le due compagini si ritrovano nel 2004/05, sempre in
Eccellenza Girone B. L’Agropoli asfalta il malcapitato Cervo con un tennistico ed umiliante
sei a zero. Al ritorno, invece, pari casalingo per uno a uno, che rimedia in parte la pessima figura. Dopo dodici mesi, una vittoria a testa ed entrambe tra le rispettive mura amiche. Uno a zero al Canada e tre a zero al Guariglia. Il
Cervinara retrocesse e l’Agropoli, invece, perse gli spareggi per la D contro
il Gragnano.
Per l’esattezza, il 24 giugno 2012 l’allora A.C. Cervinara devastò
il Real Agropoli nella finalissima in Prima Categoria per accedere in
Promozione. La partita contro la seconda compagine della cittadina salernitana è tornata a galla in queste
ore, non per il successo sul campo, ma per la splendida vittoria in
Tribunale del Comune di Cervinara, assolto dall’accusa di responsabilità
oggettiva legata a presunti danneggiamenti del torpedone ospite.
Episodio che
ha visto la totale estraneità degli UAC, impegnati a festeggiare il salto di
categoria ed il ritorno dei segnalinee. Nella stessa stagione, 11/12, la vera Agropoli conquistò la
serie D direttamente. La Quarta Serie fece anche breccia nel tifo locale.
Nacquero i Supporters Agropoli e
venne aperto il circolo in memoria di Carmine
Palluotto, amate del Delfino scomparso prematuramente. Lo striscione
casalingo era di ottima fattura: US AGROPOLI 1921 SUPPORTERS. Il gruppo ultras
più conosciuto è quello dei Blue Dolphins. Poi ricordiamo la sezione Porto, i Facinors, gli Ultras Saraceni e la
pezza Identità Saracena. Nome che si ripete anche nella pallacanestro con la
Brigata, appunto, Saracena. Da queste parti seguono anche la palla arancione e si
registra anche un buon seguito al palazzetto dello sport.
La tifoseria ha vissuto una serie incredibili di spareggi
sia per salire che per salvarsi. Le vittorie scatenarono l’entusiasmo sulle
gradinate, ma le delusioni le resero deserte. La serie D ha regalato ricordi
indelebili ai tifosi azzurri. Trasferte a Messina, Cosenza, Licata, un tempo
allenata da un certo Zeman in serie B. Indimenticabili i duelli con Cavese,
Frattese, Reggina, Siracusa, Vigor Lamezia, Marsala, Noto, Roccella Jonica e
Acireale, per citarne qualcuna.
Le rivalità del tifo agropolitano sono tre: Gelbison Vallo
della Lucania, Battipagliese, Cavese ed Ebolitana. Ecco cosa riportarono i
giornali cilentani, schierati a difesa degli azzurri, dopo Eboli:
Brutto episodio di cronaca nella giornata di oggi ad Eboli.
Doveva essere un giorno dedicato allo sport. Allo Stadio Massaioli andava in
scena l'incontro tra l'Ebolitana capolista e i delfini. Sulle tribune c'erano
circa 200 tifosi eburini ed una cinquantina di sostenitori dell'Agropoli, alcuni
dei quali giunti con dei pullman organizzati. Tutto è filato liscio fino a
quando i padroni di casa non sono passati in vantaggio. A quel punto, i tifosi
ebolitani hanno iniziato i cori contro il pubblico agropolese che ha evitato di
rispondere alle provocazioni. Il silenzio però non è bastato e a fine gara è
scoppiata la guerriglia. I tifosi dell'Agropoli stavano abbandonando il campo
con i sostenitori dell'Ebolitana che continuavano nei cori contro di loro.
All'improvviso, i cancelli del settore dello stadio riservato ai tifosi di casa
si aprono e gli ultras ebolitani iniziano a correre nello spazio antistante il
campo dove gli agropolesi stavano salendo sui pullman. Gli ebolitani hanno
iniziato a lanciare bottiglie e pietre contro gli agropolesi incapaci di
reagire, danneggiando i loro pullman. Per fortuna invece nessun danno alle
persone. Inermi le forze dell'ordine in numero esiguo a fronte dei circa 50
ultras eburini.
Nel 2015/16 i Blue Dolphins chiamarono a raccolta i Delfini
che si erano allontanati dallo stadio per altri lidi: Riportiamo il loro
comunicato:
In quasi cento anni di storia l’Agropoli Calcio ne ha viste di
tutti i colori. Dai momenti bui ai gloriosi passando per gli anni nei quali la
squadra non godeva della giusta attenzione. Purtroppo quest’ultimo caso si sta
nuovamente riproponendo, proprio nell’anno in cui c’era più bisogno
dell’affetto della gente. La gestione Cerruti Magna, non ci nascondiamo dietro
ad un dito, ha vissuto momenti di gloria ma anche brutti passaggi. Una squadra
di calcio dovrebbe però, a prescindere da tutto, ricevere l’affetto
incondizionato dalla sua gente. Comprendiamo però che “il pallone” vive di
risultati e senza quelli difficilmente si ottiene il giusto seguito. Ma per
risultati cosa s’intende? È sempre facile fare le feste per i campionati vinti
ma i più dovrebbero comprendere che raggiungere una salvezza quest’anno
varrebbe più di mille vittorie. Una salvezza che questo organico di ragazzini,
perché di questo parliamo, insegue lottando sudando e combattendo ogni domenica
per i nostri colori. C’è qualcosa meglio di questo? Tutto questo semplicemente
per far capire che, allo stato attuale, l’Agropoli rischia fortemente di
retrocedere da una categoria per la quale abbiamo lottato tutti insieme.
Sarebbe bello fare altrettanto anche in questo travagliato anno. Si vince
insieme e si perde insieme ma purtroppo sono sempre meno le persone che ogni
domenica danno il proprio apporto alla squadra. Per noi è sempre stato un
dovere e un piacere sostenere i nostri colori e sarebbe bello condividere con
voi questo privilegio. Domenica 20 Marzo i delfini affronteranno la cruciale
sfida salvezza contro la Palmese allo stadio Guariglia, quale occasione
migliore per poter dimostrare che l’Agropoli calcistica non è morta e mai lo
sarà? Con la certezza di non aver, con queste parole, sprecato fiato siamo
certi di vedere nuovamente il Guariglia pieno come dovrebbe essere. Sempre
forza Agropoli!
Nel 2017 è retrocesso sul campo, aspettando invano il
ripescaggio, da buoni pisciaiuoli. Il delfino, invece, è condannato a nuotare
di nuovo in Eccellenza. Punta al ritorno diretto nel tempio dal calcio minore
nazionale, ma farà i conti con l’Audax Cervinara.
La Scheda
Squadra: Unione Sportiva Agropoli
anno fondazione: 1921
colori: azzurro
nome gruppi: Blue Dolphins, Ultrà Agropoli sezione Porto,
Facinors, Brigata Saracena, Agropoli Supporters, Identità Saracena, Gruppo
Sballato,1921;
gemellaggi: Sant’Antonio Abate
rivalità: Gelbison, Battipagliese, Cavese, Ebolitana
politica: apolitici
Stadio: Raffaele Guariglia (5000 posti)
città:Agropoli (Salerno)
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