Curvometro Cervinarese 30.09.2017
4^ giornata Eccellenza girone B
us Palmese 1914 - Audax Cervinara 1935 (1-2)
Secondo appuntamento in pochi giorni tra Audax Cervinara e
Palmese a causa dell’incrocio in Coppa Italia dilettanti. La gara casalinga di mercoledì
scorso è stata poco più di un allenamento per gli UAC, mentre oggi si devono
cacciare gli attributi, come sempre del resto, perché il momento è ancora
delicato e serve l'impegno di tutti.
Intanto, l’Audax del Presidente Joe Ricci, guidata dal
Cervinarese Pasqualino Iuliano, in campo regala emozioni a volontà e conquista
il primato momentaneo, dopo appena quattro giornate.
La Cervinara Ultras si
raduna in Via Roma e parte in MacchinAudax alla volta di Palma Campania. C’è
fermento nel gruppo e si nota una crescita delle nuove leve. Il sabato è pur
sempre un giorno lavorativo e solo con le partite di domenica si potrà vedere
la reale forza del gruppo.
Voci rossonere avevano preavvisato tutta la nobile piazza
decaduta di un possibile ritorno del tifo organizzato. In realtà i fuochi
pirotecnici lasciavano ben sperare, ma lo scoppiettante inizio dei padroni di
casa è svanito come il fumo dei botti. Tutti seduti e una sola pezza appesa,
1914. Nessuna forma di tifo organizzato per i rossoneri partenopei.
Sono lontanissimi
i tempi in cui la Palma Campania Ultras movimentava le gare interne ed esterne.
Pesano le diffide e gli arresti del dopo Palmese - Scafatese.
Il ricambio
generazionale, poi, è un’operazione difficile da gestire in tutte le realtà,
compresa Cervinara.
A Palma Campania, in provincia di Napoli, arrivano quasi
sessanta Audaci Seguaci, di cui più della metà autori di un’ottima prestazione.
Posizionati nella curva, un tempo regno della tifoseria palmese, gli UAC
formano il solito quadrato e contribuiscono alla conquista della vetta
regionale.
Torna in prima linea la pezza retrò ULTRAS AUDAX, fatta a
mano nel 2011, affiancata da quella storica dei Nuovi
Ribelli. L’attaccamento viscerale per questi Colori e per il gruppo rende
la giornata particolarmente interessante sugli spalti scalcinati.
S’inizia con una richiesta diretta, senza peli sulla lingua:
Cervinara olè devi vincere. A seguire il secco Cervinara Cervinara eh. Lo
Zoccolo Duro chiede ancora la rete con il Segnalo per noi. Mani al cielo in
continuazione che non fanno rimpiangere le bandiere. Grazie al materiale del
gruppo indossato dai militanti, la macchia blu è permanente.
Il segnalo per noi
si trasforma in Libertà per gli Ultras.
Stessa base e stessa rabbia per onorare i diffidati. Non ci avrete mai come volete voi è il messaggio diretto al calcio
moderno, quello sporco, televisivo e schiavo del denaro.
Gli Ultras sono l’opposta
fazione da reprimere per trasformare il calcio, definitivamente, in una mastodontica macchina sforna
soldi.
La passione, il calore, la storia e lo stile? Da cancellare
e/o ridimensionare.
Al decimo la Lince Zerrillo trafigge la rete napoletana con
una stoccata in area, grazie alla manovra del Toro di Castello, oggi a secco,
ma con la Maglia sudata. Il vantaggio accende la Cervinara Ultras che grida
forte il Son sempre qui e canterò così finchè non finirà questa vita ultras. Il
coro dura tantissimo ed il settore esplode di entusiasmo dopo appena sette
minuti. La Lince raddoppia e stende la Palmese.
Micidiale uno-due
che mette le ali al tifo e all’Audax. La truppa di Iuliano gioca un gran bella
gara, soprattutto a centrocampo e con la palla per terra. Lottano su tutti i
palloni e devastano la malcapitata società ospitante dal passato glorioso. Alè alè
il Cervo alè si sente forte perché tutti i presenti danno il massimo. Noi saremo
sempre qua finché il Cervo vincerà perché il Cervo è la squadra degli Ultras
echeggia nella struttura sportiva affollata da poco più di duecento spettatori.
Il secondo tempo si apre con Amo la mia città, l’ennesima
dichiarazione di affetto verso la cittadina Caudina, ripagata con altri tre
punti preziosi per raggiungere la salvezza anticipata.
Cervinara prima di tutto e concretamente.
Dalla tribuna laterale c’è un sussulto. S’alza forte uno scemo-scemo diretto all’arbitro.
Durante
i novanta minuti c’è spazio pure per un Chi non salta è di Avellino rivolto agli
UAC.
I Cervinaresi non danno peso ai soliti tifosotti del momento e pensano a
sostenere l’Audax.
Il Ti amo, ti amo e non sarai mai solo, te lo diciamo in
coro è un po’ veloce, ma aiuta gli atleti sul difficile manto verde palmese.
La mia vita è accanto a te dura quasi dieci minuti ed è
piacevole da ascoltare. Altro coro contro degli ipotetici padroni di casa. Non
vi sentite, ragazzi, non vi sentite.
Nessuna considerazione, nemmeno questa
volta. C’è tempo per un massiccio Gireremo tutto lo stivale, ideato dai Casertani
e lanciato dagli Avellinesi. Battimani islandese senza tamburo, ancora assente.
Stavolta l’hanno visto in montagna in cerca di funghi porcini.
Atteso il suo ritorno
al Canada Roberto Cioffi contro i sorrentini.
Le diffide passano, solo gli ultras restano e Amarti ancora fallo follemente sono i migliori cori del finale, in salita a causa della rete subita dal Magico
Cervo.
Cervinara olè, non mollare sai perché, c’è la curva con te, non ti
lasceremo mai chiude questa trasferta vittoriosa in terra vesuviana. Tutta la
squadra festeggia la prima vittoria esterna targata 17/18.
In testa, oltre all'Audace, c’è
l’Agropoli, altra nobile decaduta dal calcio campano dilettantistico.
Il Dal
Trentacinque, cantato da tutti, Ultras e tifosi, è l’ultimo inno di una
splendida giornata al fianco dell’Audax Cervinara 1935.
Dopo il triplice
fischio, inaspettatamente, sono partiti gli applausi del pubblico di casa rivolti
sia alla squadra in BiancoAzzurroBlu, sia ai suoi irriducibili appassionati.
Voto finale: 6,5
Tanta qualità, poca quantità. In crescita.
Voto canoro: 7-
Il manipolo in blu dà il massimo. Avanti così. Il tamburo è
utile, non indispensabile.
Striscioni esposti:
ULTRAS AUDAX, NUOVI RIBELLI.
Curiosità:
Cresce l’odio verso gli Ultras Audax ed il Regime Red Lions,
gruppo amico. Al Pignatelli di San Martino è spuntato uno striscione cartaceo
fatto con la bomboletta nera: DIO PRIMA LI FA E POI LI ACCOPPIA: AUDAX E GROTTA
MERDA.
I nuovi ultrà del samma vorrebbero rimarcare la loro rivalità contro la
Cervinara Ultras, ma lo fanno in maniera puerile. Invece di pensare a crescere e
seguire la propria compagine ovunque, dopo anni di silenzio e figuracce, sputano
veleno contro chi in Valle Caudina, tra diffide e repressione, continua a
difendere una mentalità nata con anni di sacrifici, con gioie e dolori, nonché
chilometri macinati “c’a’pala”e tanta umiltà, cosa che manca ai neotifosotti martinari.
Radicale indifferenza.
Complimenti, invece, agli Ultras Grotta per la trasferta positiva
sulle gradinate, coronata dalla vittoria corsara.
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