mercoledì 14 gennaio 2015

storiAudace/Lo Stadio Canada



StoriAudace/2 Lo Stadio Canada

Lo stadio Canada è nel cuore dei Cervinaresi, questo è un dato di fatto.
L'amore per questi colori e questa Maglia è la spinta in più che da decenni caratterizza la tifoseria Cervinarese.  O camp spurtiv è un pezzo importante della storia recente di tutta la comunità, non solo sportiva. Ci sono stati i pienoni da quasi 2mila presenze, medie elevate di spettatori, anche se legati fin troppo al risultato e dal palato calcistico fino.
La struttura nacque con il contributo economico degli emigranti Cervinaresi negli anni 70, da qui il nome Canada, in onore a impegno e sacrificio d’oltreoceano.
Verso la fine degli anni 80 vennero demolite quelle prime gradinate per un nuovo progetto. Prima c'era anche l'ingresso opposto alla tribuna centrale. Il settore aveva meno scalini, ma ebbe l'onore di ospitare l'U.S. Avellino nel primo anno di Serie A (78-79). C’era il compianto Capitano Adriano Lombardi a cui è stato dedicato lo Stadio Partenio di Avellino. Per un torneo dei bar addirittura si esibì Josè Dirceu, ex stella dell'U.S.Avellino, del Napoli preMaradona, dell’Hellas Verona e della nazionale brasiliana, con cui disputò 4 mondiali. Lo zingaro del gol è tragicamente morto in un incidente nel 1995. Ad Eboli lo stadio dei nostri fratelli è dedicato a Josè. Il numero dieci giocò anche con l'Ebolitana, prima di abbandonare l'Italia.
In quegli anni senza gradinate, ma con i lavori perennemente in corso, nacque questa generazione di Ultras, che è cresciuta pari passo al movimento. Nella stagione 89-90 l'Audax Cervinara di Zio Giggino & Biagione disputava il campionato di seconda categoria e nelle ultime gare un gruppo di piccoli ribelli Cervinaresi, età media 10/11 anni, si armarono di ingegno e con le tavole di ponta (servivano per le impalcature dei pilastri di cemento) costruirono un mini settore, all'altezza dell'odierna uscita di sicurezza della curva.
I giovanissimi dei quartieri Maranni, Renazzo, Piazza Trescine, Scaccani e Piscimari si fregarono uno striscione della famosa fiera di Cervinara del 1988 e sulla pezza scrissero Ultrà Cervo.
Ma questa è un'altra storia.
Torniamo a quella del Canada. Lo scheletro di cemento armato venne costruito nel 1991 e anche se assolutamente non a norma, la società aveva il permesso per disputare le gare casalinghe in un Canada ruspante di passione.
Abbiamo aspettato fino al 1992 per vedere ultimato il gioiello dell'epoca. Il più bello in assoluto per le categorie. Quasi 700 posti a sedere, sediolini rossi numerati da grande stadio.  Comodi e un po' larghi l'uno dall'altro. In un derby contro la Polisportiva San Martino, perso in casa per 3 a 2 con un euro gol dell'ex Boccolino, il pubblico del Canada si inferocì per difendere la bomboniera. Gli ospiti staccarono una ventina di sediolini e li lanciarono in campo. Ovviamente, ci furono scaramucce a fine gara tra le opposte fazioni. Era il gustoso calcio d'altri tempi. Molti non hanno vissuto in queste categorie, agonisticamente spettacolari, in campo e fuori.
Attenzione, non è la prima volta che il Canada cambia colore (vedi foto).
Il primo settore ad essere verniciato nel 1992 fu il lato sinistro a strisce bianco azzurre. In alto c’era scritto ultrà, nel lato inferiore Siamo tutti con voi olè e Fedelissimi Ultrà al posto degli striscioni, un po' come i Forever Ultras del Bologna e i Freak Brothers che hanno gli striscioni dipinti come murales, una sorta di striscione perenne, contro le norme restrittive impossibile da rimuovere o autorizzare.
A Cervinara invece campeggiava la scritta profetica dei Fedelissimi: "oggi un nome domani una leggenda".
Nel 1996 l'Audax Cervinara Club Fedelissimi "Gaspare Taddeo & Tonino Alfieri", con a capo il Maestro Carminuccio, dipinse tutte le gradinate da cima a fondo con una scritta enorme, in alto, FORZA AUDAX CERVINARA. Anche in quel frangente venne al Canada l'U.S.Avellino del Commendator Antonio Sibilia, lo storico presidente per antonomasia dei Lupi da poco scomparso. Cervinara ospitò Bruno Pace in panchina e calciatori come Pasquale Luiso e Giuseppe Castiglione, tra i tanti.
Gli spalti erano scoperti e le reti al gol spesso venivano giù, come in un Audax - Juve Circello. Da 2 a 0 per gli avversari a 3 a 2 per il Grande Cervinara. Rete divelta e boato avvertito in tutta la Valle Caudina, peggio di una bomba atomica. Il tifo era impressionante.
Solo con il tempo siamo arrivati ad una struttura coperta, bella ed imponente. Le condizioni in cui versa lo Stadio Canada sono sotto gli occhi di tutti, ma qualcosa si muove e ci sono speranze concrete per il futuro prossimo e per i tanti piccoli e grandi atleti che ne usufruiscono.
Per ora a migliorare il Canada ci pensano gli Ultras Audax Cervinara.
Stanno lavorando all'abbellimento delle scalcinate gradinate, rovinate dalle nevicate.
Poche parole tanti fatti.
Pure questo è un dato di fatto.

Avanti UAC!

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