Prossimi avversari / Sorrento
Il nuovo Sorrento è seguito dai vecchi Ultras sorrentini che hanno vissuto gli anni d’oro dei professionisti.
La Curva Sud Sorrento, guidata dal gruppo Militanza Ultras, ha avuto il suo
splendore tra la fine degli anni novanta e gli anni duemila. Vittorie in
campionato e coppa hanno dato forza ad un movimento che è stato da sempre
marginale in Costiera. Gli Hell’s Army sono i ragazzi che hanno guidato il tifo
negli anni 80. Nati nel 1983, sopravvissuti fini ad oggi, rappresentano la
Vecchia Guardia di una tifoseria umorale. Si è passati da una curva stracolma a
gradinate deserte e desolate.
Il vero nemico dei sorrentini è l’indifferenza della città.
Il vero nemico dei sorrentini è l’indifferenza della città.
La storia ultras viene riassunta così: La tifoseria Costiera si presenta con un chiaro stampo nazionalista.
Molti infatti sono i tricolori presenti sui drappi e sul materiale realizzato.
Una curva per lo più "destroide", vista anche la fattura del proprio
materiale. Dalla stagione 2013-14 il tifo organizzato si unisce in un unico
gruppo: "Branco". Fino alla stagione precedente erano presenti i
gruppi "Ultras Sorrento" (che andò a sostituire il vecchio drappo
"Militanza Ultras", il quale campeggiava nei primi anni tra i
professionisti e negli anni delle serie minori), "gli Arditi",
"il Clan", "Hell's Army 1983" (vero è proprio gruppo
storico protagonista al fianco della compagine rossonera anche negli anni più
bui), "South Boy" e "Vecchio Stile", questi ultimi due
legati ad un profondo stile "casual", che erano presenti col loro
drappo solo ed esclusivamente in trasferta.
Dopo la marcia trionfale, lunga che 1998 al 2013, che ha
visto gioire i migliaia di rossoneri della Costiera, si è piombati in anni bui
con la Curva Sud spoglia e senza sostenitori.
Qualche manipolo ha seguito, ma senza poter reggere il confronto con il passato.
Qualche manipolo ha seguito, ma senza poter reggere il confronto con il passato.
Riportiamo il clamoroso comunicato che sancì l’allontanamento
degli Ultras dalla squadra: i tifosi organizzati della Curva Sud
Sorrento, vista la spregevole situazione che si è venuta a creare, visto che
ogni tentativo da parte nostra di aiutare è servito a ben poco, visto che questa
dirigenza non merita il nostro sostegno e i nostri sacrifici, visto che questa
società non ha mai avuto rispetto di Sorrento, del Sorrento, e dei sorrentini, visto
che stanno infangando il buon nome della città, visto che stanno distruggendo
quanto di buono era stato conquistato negli anni gloriosi delle promozioni, visto
che ormai non vediamo alcuna via d'uscita dal tunnel in cui ci hanno infilato, visto
che non vogliamo essere complici di un fallimento annunciato, visto che
vogliamo riservare i nostri sacrifici e la nostra passione a gente che
veramente la merita, COMUNICANO che a partire da subito, seppur con un dolore
forte al cuore, non seguiranno più le sorti del Sorrento e non sacrificheranno
più le proprie domeniche per seguire gente che non merita la nostra passione,
il nostro amore e la nostra trasparenza. Sperando che in un futuro vicino o
lontano possano far riesplodere il loro amore per questi colori e per questa
storica maglia, aspettando e sognando un progetto serio e gente che sappia farci
sentire di nuovo parte integrante di di un qualcosa che sentivamo nostro.
UN GIORNO SENTIRETE PARLARE DI NUOVO DI NOI!!!! Firmato Curva Sud Sorrento.
UN GIORNO SENTIRETE PARLARE DI NUOVO DI NOI!!!! Firmato Curva Sud Sorrento.
La confusione ha preso le redini della tifoseria, soprattutto
dopo la scissione in due “Sorrenti”.
Il tifo è venuto meno, spaccandosi, ed il sostegno è sceso ai minimi termini.
In pochi anni, dopo l’impennata del 2008, la Curva Sud è ha mostrato, amaramente, le gradinate vuote per tanto tempo.
Il tifo è venuto meno, spaccandosi, ed il sostegno è sceso ai minimi termini.
In pochi anni, dopo l’impennata del 2008, la Curva Sud è ha mostrato, amaramente, le gradinate vuote per tanto tempo.
Questa stagione rappresenta il riscatto per squadra, società
e pubblico.
Il recente passato pesa come un macigno, ma le prospettive sono positive in casa sorrentina.
Il recente passato pesa come un macigno, ma le prospettive sono positive in casa sorrentina.
La storia del Sorrento è ricca di aneddoti e personaggi.
A Sorrento il primo ultras fu un certo De Martino.
Ecco la sua storia, tratta dalla rete:
Ecco la sua storia, tratta dalla rete:
Quando a Sorrento la prima squadra cittadina era la NAZARIO
SAURO 1929, le partite si giocavano (come scritto in precedenza ) nella Piazza
"STADIO" DI PARSANO. Le trasferte erano spesso dei derby infuocati a
Vico Equense, Pimonte, Gragnano, Castellamare, Lettere, Sant'Antonio Abate,
Napoli, Scafati e Amalfi.
Tra i tifosi più accesi, viene tuttora ricordato Michele De
Martino titolare di una famosa pasticceria in Piazza Tasso nei locali dell'
attuale Bar Syrenuse, che divenne ben presto il ritrovo di tutti i tifosi di
Sorrento.
DE MARTINO è passato alla storia come inguaribile
guerrafondaio da marcare stretto per evitare grane con i tifosi avversari. Egli
era un pezzo d'uomo, gli bastava allargare le braccia per mandare al tappeto un
paio di persone. Infatti, i sorrentini, in occasione delle partite in
trasferta, si raccoglievano tutti attorno a Don Michele, sicuri di tornare a
casa senza prendere "mazzate". A rischiare molto di più erano i
tifosi avversari.
Qui, invece, la storia del Sorrento Calcio:
Il Sorrento Calcio nasce nel 1945, ma è solo nel 1949 che si
iscrive al Campionato di Promozione. Per gran parte degli anni Cinquanta, la
squadra prende il nome di Flos Carmeli, ed è solo nella stagione 1957/58 che
torna al nome della Città del Tasso.
Milita nel Campionato di Promozione fino alla stagione
1967/68, alla fine del quale si laurea capolista e viene promosso in serie D.
L’anno successivo, dopo un ottimo campionato in rincorsa, arriva primo in
classifica all’ultima giornata, insieme alla Turris. Per decretare il salto in
C, si disputa lo spareggio contro la squadra corallina in gara unica giocata
allo stadio “Flaminio” di Roma. Il Sorrento vince per 1 a 0 grazie ad un goal
firmato da Sani. E’ terza serie.
Nella stagione d’esordio 1969/70, il Sorrento raggiunge un
ottimo quarto posto sopra Lecce, Messina, Salernitana e Avellino. Sono gettate
le basi per il grande salto.
Nella stagione 1970/71 il Sorrento domina la stagione e
passa in serie B concludendo con un punto in più della Salernitana. Decisivo,
all’ultima giornata, lo 0-0 a Chieti. Il portiere Gridelli raggiunge il record
di imbattibilità con 1537 minuti.
Per la B, perdurante come allora la fatiscenza del Campo
Italia, le gare casalinghe si giocano allo stadio San Paolo di Napoli e nella
rosa c’è anche il giovane Giuseppe Bruscolotti.
L’estate porta in dono uno dei più grandi cammei della
storia rossonera. Il 29 agosto 1971, in Coppa Italia, al San Paolo, il Sorrento
sconfigge gli azzurri per 0-1: rete di Bozza dinanzi a 50000 spettatori. A
seguire, lo 0-2 viene sfiorato con un palo. A difesa della porta del Napoli,
c’era il grande Dino Zoff.
Il campionato in serie B però è doloroso. La partenza è
tragica, col Sorrento che si classificherà penultimo nonostante un girone di
ritorno praticamente perfetto in cui registra una serie di ottimi risultati
come la vittoria per 4 a 0 contro il Brescia del 30 Aprile 1972, il doppio
exploit col Livorno, la vittoria col Bari ed anche il pareggio allo stadio
Luigi Ferraris contro il Genoa, il club italiano più antico.
Si ripassa così in serie C ef il miglior risultato che
riesce a raggiungere negli anni Settanta è il quarto posto nella stagione
1975/76. Alla fine del campionato successivo, quello 1977\78, si retrocede in
serie C2 in virtù di una vasta riforma dei campionati in cui la soglia per
salvarsi è ben più alta proprio perché è necessario allargare, appunto, la categoria.
Solo nella stagione 1984/85 il Sorrento ritorna in serie C1, classificandosi
secondo dopo il Licata. Il salto è sancito dal pareggio interno ad occhiali,
col Frosinone all’ultima giornata. I ciociari, allora, erano terzi e si
giocarono al Campo Italia le possibilità di promozione.
Da quell’anno in poi il Sorrento attraversa un periodo buio:
retrocesso in C2 nel 1987 e poi in Interregionale nel 1989, in seguito ad
inadempienze finanziarie.
Seguono anni d’inferno, coi rossoneri immersi nei campi
polverosi di Promozione ed Eccellenza. Nel 1997/1998, alla guida del Sorrento,
arriva Sasà Amato indiscusso simbolo della squadra che tredici anni prima
conquistò la C1. E’ una cavalcata trionfale nel girone B d’Eccellenza, che
porta il Sorrento nell’allora CND conquistando anche la Coppa Italia Regionale
Dilettanti contro al Viribus Unitis ai rigori.
L'anno dopo, in serie D, disputa un gran campionato: arriva
quinto sognando la C2 ad occhi aperti poiché chiude in testa il girone
d’andata. La mancanza di un attaccante e l’inesperienza della truppa, fa
saltare il banco.
In D evita, poi, evita nella stagione 2000-2001 la
retrocessione in Eccellenza vincendo ai rigori, lo spareggio disputatosi a
Benevento con l’Internapoli.
L’agognato ritorno in C, avviene nella stagione 2005/2006.
Il Sorrento è promosso in C2 e vince anche la Coppa Italia Dilettanti
giocandosi la semifinale contro il Cervia, squadra protagonista del reality
“Campioni, il sogno” guidata da Ciccio Graziani, e la finale contro il Giarre.
Il Sorrento, però, è ancora affamato e domina il campionato
di serie C2 2006/2007 e viene promosso in C1 vincendo il duello col Benevento;
classificandosi primo nel girone C della C2 disputa anche la Supercoppa
Italiana di Lega della C2 contro il Legnano e il Foligno. Vince il trofeo
totalizzando 4 punti contro i 3 del Legnano.
Nella stagione 2007/2008 è C1 girone B: un avvio convulso,
ed un cambio di panchina da Provenza a Morgia, consegna i presupposti per
un’impossibile scalata ai playoff, obiettivo estivo della società.
Nella stagione 2008-09 conquista per la prima volta nella
sua storia la Coppa Italia Lega Pro, battendo nella doppia finale la Cremonese
(0-0 a Cremona e 1-0 a Sorrento). Il gol decisivo porta la firma di Federico
Giampaolo, fratello dell'allenatore del Siena. Resterà in serie C, poi Lega Pro
fino alla stagione 2012/13.
NOTE : Nella stagione 2007-08 viene sconfitto nella seconda
giornata di campionato in casa dal Potenza per 0-1, in questa occasione il
Sorrento perde la lunghissima imbattibilità casalinga che durava dal 1º maggio
2004 (Sorrento-Paganese 1-2). Dopo 72 risultati utili consecutivi interni in
gare ufficiali e dopo tre anni, quattro mesi ed un giorno si chiude la striscia
vincente che potenzialmente poteva eguagliare le 58 gare ufficiali di
campionato senza sconfitte interne del Milan, interrotta nel 1993. Dopo vari
alti e bassi, giunge un piazzamento a ridosso della zona alta della classifica.
Rivalità
Forti sono le rivalità che accomunano la tifoseria
sorrentina a quelle di alcune squadre campane, in particolare con la Juve
Stabia della vicina Castellammare, derby sentitissimo da entrambe le parti.
Tale rivalità è talmente accesa da costringere la prefettura a vietare la
trasferta a Sorrento per i tifosi stabiesi nella stagione 2007-08 e a chiudere
le porte ad entrambe le tifoserie nella stessa partita della stagione 2008-09.
La rivalità in questa stagione assume toni ancora più aspri a causa del
passaggio di proprietà della Juve Stabia, il cui neo presidente Franco Giglio
aveva da poco lasciato la presidenza del Sorrento Calcio e che ha portato con
sè buona parte dei giocatori protagonisti della stagione precedente in maglia
rossonera. Le due tifoserie non mancano di usare vari soprannomi dispregiativi
nei confronti degli avversari, così mentre gli stabiesi sono offensivamente
chiamati castelloni (genericamente un dispregiativo nei confronti degli
stabiesi) la tifoseria gialloblù apostrofa continuamente i sorrentini come
limonari, per l'esportazione dei famosi limoni di Sorrento.
La Scheda
Squadra: Sorrento F.C.
anno fondazione: 1945 (fallita nel 2016)
colori: rossonero
nome gruppo: Sorrentini
gruppi storici: Hell’s Army, Arditi, Clan, Vecchio Stile,
Militanza Ultras, South Boy,
gemellaggi: Giarre.
amicizie: Positano
rivalità: Juve Stabia, Salernitana, Frosinone, Gragnano, Marcianise,
Sant’Agnello;
politica: neri
Stadio: Italia
città: Sorrento (Napoli)
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